Nuovo raid su Rafah, almeno 11 morti

IN AGGIORNAMENTO – E’ salito ad almeno 115 morti il bilancio della strage avvenuta a Gaza City mentre i civili erano in attesa di aiuti umanitari. Lo ha riferito il ministero della Sanità di Gaza secondo cui altre centinaia di palestinesi sono rimasti feriti. Israele ha negato di aver sparato alla folla, ha affermato che molte delle vittime sono morte nella calca e che le sue truppe hanno sparato colpi di avvertimento dopo che la folla si è mossa verso di loro in modo minaccioso.

Dall’inizio della guerra, Israele ha impedito l’ingresso di cibo, acqua, medicine e altri rifornimenti nella Striscia a eccezione di una piccola parte degli aiuti che entra nel sud dall’Egitto al valico di Rafah e al valico israeliano di Kerem Shalom. Secondo le Nazioni Unite, un quarto dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza rischia di morire di fame. Il presidente Usa Joe Biden ha annunciato che l’esercito degli Stati Uniti invierà a Gaza aiuti umanitari per via aerea. I funzionari che si occupano degli aiuti hanno riferito che i lanci aerei non sono un mezzo efficiente per la distribuzione e che sono una misura di ultima istanza. 

Risposta Hamas su accordo attesa a colloqui al Cairo

È atteso che i mediatori di Egitto e Qatar ricevano una risposta da Hamas sull’accordo relativo a cessate il fuoco e ostaggi durante i colloqui al Cairo, che dovrebbero riprendere domenica. Lo ha dichiarato un alto funzionario egiziano, parlando a condizione di mantenere l’anonimato perché non autorizzato a discutere in pubblico dei delicati colloqui. Un alto funzionario Usa ha riferito che Israele ha “sostanzialmente accettato” il quadro di accordo proposto su un cessate il fuoco a Gaza e sugli ostaggi ma che “in questo momento la palla è nel campo di Hamas e stiamo continuando a spingere il più possibile”. 

Usa: “Per accordo la palla è nel campo di Hamas”

Israele ha “sostanzialmente accettato” il quadro di accordo proposto su un cessate il fuoco a Gaza e sugli ostaggi, ma “l’onere” spetta ora a Hamas e sta al gruppo accettarlo. È quanto riferisce un alto funzionario Usa coperto dall’anonimato. Gli israeliani hanno “più o meno accettato” la proposta, che prevede un cessate il fuoco di 6 settimane a Gaza e il rilascio da parte di Hamas degli ostaggi considerati vulnerabili, tra cui malati, feriti, anziani e donne, ha riferito il funzionario. “Gli israeliani hanno sostanzialmente accettato gli elementi dell’accordo” e “in questo momento la palla è nel campo di Hamas e stiamo continuando a spingere il più possibile”, ha aggiunto. La fonte ha informato i giornalisti a condizione di mantenere l’anonimato perché non autorizzato a discutere pubblicamente i dettagli dei colloqui per il cessate il fuoco.

Raid Israele su Rafah

Un attacco aereo israeliano ha colpito delle tende fuori dall’ospedale emiratino di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, provocando 11 morti e circa 50 feriti, fra cui operatori sanitari. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza. A Rafah si è rifugiata oltre metà degli abitanti della Striscia, visto che l’esercito israeliano aveva chiesto ai palestinesi di spostarsi verso sud man mano che l’offensiva aerea, marittima e terrestre procedeva. 

Oltre 30mila morti

Il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha riferito che il numero dei palestinesi uccisi dagli attacchi del 7 ottobre è salito a 30.320. Di questi, 92 sono morti nelle ultime 24 ore. Dall’inizio del conflitto sono rimaste ferite 71.533 persone. Le autorità di Gaza non fanno distinzioni tra i miliziani uccisi e le vittime civili. L’Onu ha lanciato un allarme nelle ultime ore sottolineando che a Gaza sono state uccise almeno 9mila donne palestinesi. 

Onu: “Molti con ferite d’arma da fuoco”

Un team dell’Onu che ha visitato l’ospedale Shifa di Gaza City, ha riferito che tra le oltre 200 persone ricoverate nella struttura, dopo la strage dei civili in attesa degli aiuti umanitari, c’era un gran numero che aveva “ferite da arma da fuoco”. Il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric ha detto che l’équipe ha riferito, dopo la visita, che Shifa avrebbe ricoverato più di 700 feriti e ricevuto i corpi di più di 70 persone uccise giovedì vicino a Gaza City. Il team dell’Onu ha incontrato alcuni degli oltre 200 feriti palestinesi ancora ricoverati nell’ospedale, e da quello che hanno visto “c’era un gran numero di ferite da arma da fuoco”, ha detto Dujarric. 

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