La Guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, è stato uno dei primi a votare

Urne aperte in Iran per le prime elezioni legislative dopo le proteste di massa del 2022 contro le leggi sull’hijab obbligatorio dopo la morte di Mahsa Amini, mentre ci si interroga su quante persone si presenteranno alle urne. Circa 15.000 candidati sono in lizza per un seggio nel Parlamento composto da 290 membri, formalmente noto come Assemblea consultiva islamica. Il mandato dura quattro anni e cinque seggi sono riservati alle minoranze religiose iraniane.

La Guida suprema dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, 84 anni, ha espresso uno dei primi voti in un’elezione che vedrà anche l’elezione dei nuovi 88 membri nell’Assemblea degli esperti del Paese. Il gruppo di religiosi, con un mandato di otto anni, ha il mandato di selezionare una nuova Guida sapremo in caso di dimissioni o morte di Khamenei. 

Apertura seggi estesa di 2 ore, chiuderanno alle 17.30

L’orario di apertura dei seggi è stato esteso di due ore. Sarà possibile votare fino alle 20 ora locale, le 17.30 in Italia, mentre inizialmente era previsto che i seggi avrebbero chiuso alle 18 locali. I primi risultati sono attesi sabato. L’incognita sotto osservazione è l’affluenza. Le autorità iraniane, e persino la Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, hanno esortato i cittadini ad andare a votare, ma i seggi elettorali nella capitale Teheran sembravano avere pochi elettori.

Si vota sia per scegliere il Parlamento monocamerale, detto Assemblea consultiva islamica, sia per la cosiddetta Assemblea degli esperti, che ha il potere di nominare la Guida Suprema, la più alta autorità politica in Iran. Sono circa 15mila i candidati in corsa per i 290 seggi del Parlamento (5 dei seggi sono riservati alle minoranze religiose), il cui mandato dura 4 anni, mentre sono 144 i candidati per gli 88 seggi dell’Assemblea degli esperti (l’ex presidente iraniano Hassan Rohani, moderato sotto il cui mandato l’Iran ha concluso l’accordo nucleare del 2015 con le potenze mondiali, è stato escluso dalla corsa). Nelle ultime settimane si sono diffusi appelli al boicottaggio delle elezioni, anche da parte della premio Nobel per la pace Narges Mohammadi, attivista per i diritti delle donne, che le ha definite una “farsa”. La televisione di Stato iraniana ha mostrato seggi affollati, ma altrove sembravano esserci pochi elettori che sfidavano le gelide temperature di Teheran. Misure di sicurezza rigide in tutta la Capitale, con agenti di polizia ordinaria e anti-sommossa visibili nelle piazze e negli incroci principali. Circa 200mila agenti sono stati dispiegati in tutto il Paese e sono oltre 59mila i seggi elettorali. Il Paese conta circa 85 milioni di abitanti, dei quali secondo le stime sono 61 milioni in età di voto.

Khamenei, 84 anni, è stato fra i primi a recarsi al seggio. Ha votato davanti a una folla di giornalisti a Teheran, con la mano sinistra che tremava leggermente mentre prendeva la scheda dalla destra, rimasta paralizzata in un attentato nel 1981. l’Ayatollah ha esortato la gente a votare il prima possibile, affermando che sia gli amici che i nemici dell’Iran stanno osservando l’affluenza alle urne. “Prestate attenzione a questo, rendete felici gli amici e deludete i maligni”, ha detto in un breve commento vicino alle urne. Il suo pupillo, il presidente Ebrahim Raisi, ha ripetuto l’appello e ha esortato i cittadini a rendere questo “un giorno glorioso per la nazione iraniana”.

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