Charlie Weimers a LaPresse: "Svezia deve essere pronta anche a uscire dall'Ue se necessario"

L’europarlamentare del partito di destra dei Democratici svedesi Charlie Weimers, vicepresidente del gruppo dei conservatori (Ecr) al Parlamento europeo, di cui fa parte anche Fratelli d’Italia, parla a LaPresse delle prossime Europee, del futuro dell’Ue e della Svezia. “Spero che il Ppe cerchi compromessi a destra – invece che a sinistra – e abbiamo visto indicazioni che si muoveranno nella nostra direzione su alcune questioni. Il fatto che una maggioranza di centro-destra possa dare potere a una nuova Commissione dipende interamente dalla politica e dalle persone che ne sono a capo” ha dichiarato. “Considerando come le politiche della prima Commissione von der Leyen hanno aumentato il costo della vita per i comuni cittadini europei, la prossima Commissione dovrebbe concentrarsi pienamente sul ripristino della competitività e dovrebbe trovare un approccio meno conflittuale e di costruzione del consenso che rispetti gli interessi nazionali. Trovo difficile capire come von der Leyen possa promettere in modo credibile di realizzare tutto ciò“, sottolinea Weimers. 

“Chiunque abbia negoziato sa che bisogna essere pronti ad abbandonare il tavolo delle trattative per ottenere il miglior risultato possibile. Pertanto, la Svezia dovrebbe essere pronta a lasciare l’Ue come ultima risorsa” dice ancora Weimers. La proposta è “l’eliminazione dei riferimenti all’Ue nella Costituzione” che ” indica che la Svezia ha delle opzioni ed è pronta a uscire come ultima risorsa se l’Ue si spinge troppo oltre. Inoltre, dovrebbe essere introdotto un blocco referendario che garantisca che prima di firmare trasferimenti significativi di potere o contributi finanziari aggiuntivi il governo debba chiedere un mandato ai cittadini attraverso un referendum”, aggiunge Weimers. 

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