Hamas è pronto a rifiutare l'accordo con Israele mediato a Parigi per gli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza

La guerra in Medioriente giunge al giorno 123. Secondo il colonnello Gabi Siboni, delle Forze di difesa israeliane, il conflitto durerà ancora a lungo. Una nave mercantile di proprietà britannica è stata danneggiata in un attacco di droni al largo dello Yemen controllato dai ribelli Houthi. In precedenza Usa e Gran Bretagna avevano compiuto raid su Sana’a, colpendo “decine di obiettivi” dei miliziani sciiti. Hamas è pronto a rifiutare l’accordo con Israele mediato a Parigi per gli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza. Il movimento islamista chiederebbe un maggior numero di detenuti palestinesi da liberare da parte dello Stato ebraico. Da Tel Aviv, il premier Netanyahu ha chiuso la porta a nuove concessioni e minacciato: “La guerra finirà solo quando tutti i leader di Hamas saranno morti”.

01:26 Raid israeliano in Siria, 4 morti

Quattro persone, di cui due civili, sono morti in un raid israeliano nella zona di Homs, in Siria. Lo ha annunciato Rami Abdel Rahman, che dirige l’Osservatorio siriano per i diritti umani, citato anche ai media israeliani. Il ministero della Difesa siriano ha riferito gli attacchi hanno colpito “una serie di siti nella città di Homs e nelle sue campagne, uccidendo e ferendo un certo numero di civili”.

20:47 Blinken: “Discussione produttiva con emiro Al-Thani”

“Ho avuto una discussione produttiva con l’emiro del Qatar Al Thani a Doha. Il costante impegno ai massimi livelli dei nostri governi riflette la nostra incessante attenzione a garantire il rilascio di tutti gli ostaggi e a ottenere una pausa nella lotta per affrontare la terribile situazione umanitaria a Gaza”. Lo scrive su X Blinken. 

20:14 Israele: “Da Iran 150 milioni di dollari a Hamas e Sinwar”

“Abbiamo trovato documenti ufficiali di Hamas del 2020, compresi i dettagli dei fondi trasferiti dall’Iran a Hamas e Yahya Sinwar, tra il 2014 e il 2020. Più di 150 milioni di dollari sono stati trasferiti dall’Iran ad Hamas”. È quanto afferma il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, come riporta il Times of Israel. “Questo è un altro esempio di come l’Iran esporta il terrore in tutto il Medioriente”, ha aggiunto, “questo è un problema globale”. Hagari ha precisato che le informazioni raccolte dall’intelligence israeliana verranno fornite ai Paesi alleati per essere verificate. 

20:05 Biden: “Richiesta Hamas un po’ esagerata”

Ha commentato la notizia anche il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. “C’è stata una risposta da parte di Hamas, ma sembra un po’ esagerata”, ha detto il leader americano parlando alla Casa Bianca. “In questo momento i negoziati continuano”. Lo riporta il Times of Israel. 

19:11 Blinken: “Domani discuterò proposta accordo con Israele”

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha fatto sapere che domani sarà in Israele e discuterà con i funzionari israeliani della proposta di accordo concepita a Parigi. “C’è ancora molto lavoro da fare, ma continuiamo a credere che un accordo sia possibile, e anzi essenziale”, ha detto in conferenza stampa a Doha. 

19:08 Hamas: “Su accordo spirito positivo, chiesta tregua totale”

“Il movimento ha gestito la proposta con uno spirito positivo e ha chiesto un cessate il fuoco totale”. È quanto ha affermato l’organizzazione estremista palestinese in una dichiarazione ufficiale. Lo riporta Ynet. Il gruppo ha anche aggiunto di aver chiesto nella bozza “la cessazione dell’aggressione contro il nostro popolo, la garanzia di soccorso, riparo e riabilitazione, la fine dell’assedio alla Striscia di Gaza e il completamento dello scambio di prigionieri”. 

18:51 Qatar: da Hamas risposta positiva su accordo ostaggi

Il Qatar ha ricevuto una “risposta positiva” da Hamas alla bozza di accordo sugli ostaggi con Israele. Lo ha annunciato l’emiro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, in una conferenza stampa congiunta con il segretario di Stato americano Antony Blinken, in visita a Doha. “Abbiamo ricevuto una risposta da Hamas al quadro generale dell’accordo”, ha detto Thani, “la risposta include alcuni commenti, ma in generale è positiva”. Lo riporta il Times of Israel. Thani non ha fornito ulteriori dettagli, ma ha aggiunto che è “ottimista” e che la bozza di accordo è stata consegnata a Israele. 

16:25 Nyt: morti 32 ostaggi ancora nelle mani di Hamas

Almeno 32 dei 136 ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza sono morti e le loro famiglie sono state informate. È quanto hanno riferito fonti d’intelligence israeliana al New York Times. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno fatto sapere che indagheranno queste “informazioni non confermate”, come riporta Ynet. 

15:53 Houthi: “Intensificheremo attacchi se Israele non si fermerà”

Il leader dei ribelli Houthi in Yemen, Abdul Malik al-Houthi, ha affermato che la milizia “continuerà a intensificare” le sue operazioni nel Mar Rosso se “l’aggressione israeliana a Gaza non si fermerà”. Lo riporta il sito israeliano Ynet.

15:29 Milei annuncia trasferimento ambasciata argentina a Gerusalemme

Il presidente argentino Javier Milei, in visita in Israele, ha annunciato il trasferimento dell’ambasciata argentina a Gerusalemme. “Grazie signor presidente dell’Argentina, Javier Milei per l’annuncio del trasferimento dell’ambasciata argentina in Israele a Gerusalemme, la capitale”, ha scritto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, sul social X.

 

14:32 Blinken vola in Qatar dopo l’incontro con Al Sisi

Prosegue la missione diplomatica in Medioriente del segretario di Stato americano, Antony Blinken, la quinta dall’inizio della guerra fra Israele e Hamas. Dopo l’incontro al Cairo con il presidente egiziano, Abdel Fattah Al-Sisi, Blinken ha lasciato il Paese africano per recarsi in Qatar, altro attore chiave nei negoziati per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo riporta la Cnn. L’incontro con Al-Sisi è durato circa due ore e una parte si è svolta in privato, con le delegazioni dei due Paesi che hanno lasciato la stanza dove si trovavano il presidente egiziano e Blinken. 

14:09 Spari contro soldati a Nablus: neutralizzato assalitore

Un palestinese armato avrebbe aperto il fuoco contro una postazione militare israeliana nella zona di Itamar, vicino Nablus (in Cisgiordania) venendo colpito e neutralizzato dai soldati. Lo riportano i media israeliani. L’assalitore era armato con pistola e coltello. Non ci sarebbero feriti tra i militari. 

12:51 Rapporto su accuse Unrwa pronto per inizio marzo

L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, l’Unrwa, si aspetta che il rapporto preliminare sulle accuse israeliane contro di lei sia pronto per l’inizio del mese prossimo. Si sosterrebbe che dodici dipendenti dell’Unrwa avrebbe preso parte all’attacco di Hamas contro lo Statop ebraico. Dorothee Klaus, rappresentante dell’Unrwa in Libano, ha dichiarato ai giornalisti che l’agenzia si aspetta che i donatori che hanno sospeso i loro finanziamenti dopo l’emergere delle accuse rivedano le loro decisioni sulla base del rapporto. Lo riporta il Times of Israel.

Dei 12 lavoratori dell’Unrwa accusati di aver partecipato all’attacco del 7 ottobre, sette sarebbero insegnanti, due consulenti educativi e altri responsabili di magazzini di aiuti umanitari. Uno dei 12 uomini coinvolti è un insegnante dell’Unrwa accusato di aver partecipato all’attacco di Hamas con un missile anticarro, mentre un altro insegnante è stato accusato di aver filmato un ostaggio che veniva fatto prigioniero durante l’assalto. Un altro dipendente, anch’egli insegnante di scuola elementare, sarebbe stato un comandante di Hamas e avrebbe partecipato al massacro nel Kibbutz Be’eri, mentre un uomo impiegato dall’Unrwa come assistente sociale sarebbe stato coinvolto nel rapimento di un soldato dell’Idf.

12:00 Anp: “Israele accoglie Blinken mentre commette massacri”

Israele riceverà il segretario di Stato americano, Antony Blinken, mentre “intensifica i suoi crimini e il genocidio contro il nostro popolo, prendendo di mira i civili, impedendo l’accesso ai servizi primari e continuando a distruggere la Striscia di Gaza“. Così il ministero degli Esteri dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), commentando l’imminente arrivo di Blinken nello Stato ebraico nel quadro del suo quinto tour in Medioriente dall’inizio della guerra. Lo riporta Al Jazeera. Secondo l’Anp, Israele sta inviando “un messaggio forte” sfidando la comunità internazionale e l’amministrazione americane, ammassando più di 1,3 milioni di palestinesi a Rafah, minacciando di invadere la città meridionale e di “commettere altri massacri”. Israele, conclude l’Anp, “accoglierà Blinken in mezzo alla crescente frammentazione della Cisgiordania, ai continui attacchi dei coloni e allo spiegamento di più posti di blocco che paralizzano la circolazione dei cittadini”.

10:40 Autorità Gaza, 27.585 palestinesi uccisi da inizio guerra

Continua a salire il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza a seguito degli attacchi israeliani. Dall’inizio della guerra sono stati uccisi 27.585 palestinesi, secondo il locale ministero della Sanità gestito da Hamas, citato da Sky News Uk. I feriti totali sono, al momento, 66.978. Nelle ultime 24 ore, prosegue il dicastero, 127 palestinesi sono stati uccisi e 143 feriti.  

10:20 Idf, ucciso miliziano Jihad coinvolto in attacco 7 ottobre

Un miliziano della Jihad islamica palestinese che aveva partecipato all’attacco contro Nir Oz il 7 ottobre è stato ucciso in un raid aereo condotto dalle forze israeliane di difesa (Idf) su Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta l’Idf, citata da The Times of Israel. Le truppe israeliane, spiega l’Idf, continuano a combattere gli uomini di Hamas in superfice e nei tunnel, in particolare a Khan Younis, nel sud dell’enclave palestinese, e conducono attacchi nella parte settentrionale e centrale della Striscia, uccidendo decine di miliziani. 

10:15 Michel: “Non possono esserci ‘due pesi e due misure'” 

“Un tema che emergerà è il processo di pace e la soluzione dei due Stati. Siamo impegnati e l’Alto rappresentante Borrell ha presentato proposte come una tabella di marcia. Non è necessario essere d’accordo con l’intera tabella di marcia, ma serve come base per una discussione con i nostri partner, compresi i paesi arabi della regione. È importante lavorare per la pace, che è importante per Israele e per gli altri paesi nella regione”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo discorso al Parlamento europeo sulle conclusioni delle riunioni del Consiglio europeo, in particolare la riunione speciale del Consiglio europeo del 1° febbraio.”In Europa, il nostro Dna è intriso di cooperazione internazionale ed è fondamentale per noi essere sempre risoluti e determinati nel difendere il diritto internazionale. Non possono esserci doppi standard. Accettare doppi standard significherebbe perdere influenza ed è proprio l’influenza che ci consente di essere costanti e coerenti”, ha rimarcato.

09:45 Raisi: “Iran vuole allontanare i Paesi islamici da Israele”

“Allontanare” i Paesi islamici dal regime sionista è una delle politiche fondamentali della Repubblica islamica dell’Iran”. Lo ha detto il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, incontrando a Teheran il ministro degli Esteri del Sudan, Ali Al-Sadegh Ali. “Se questi Paesi avessero tentato di interrompere le loro relazioni con i sionisti, oggi non avremmo assistito alla continuazione di attacchi e bombardamenti contro il popolo oppresso e musulmano di Gaza”, ha proseguito Raisi. Secondo il presidente iraniano “il criminale regime sionista, che ha sempre cercato di ostacolare il movimento dei musulmani creando sedizione e cospirazione, non potrà mai essere amico dei paesi islamici e interessato alla crescita e allo sviluppo delle nazioni musulmane”.

09:15 Mar Rosso, Houthi rivendicano attacchi a navi Usa e Gb 

I ribelli Houthi hanno rivendicato gli attacchi contro due navi, una statunitense e l’altra britannica, nel Mar Rosso, affermando di aver condotto “due operazioni militari nell’area“. Lo riporta Al Masirah, emittente vicina ai ribelli yemeniti. Nell’attacco, prosegue la dichiarazione sono state prese di mira “la nave americana Star Nasia e la nave britannica Morning Tide”. Gli houthi confermano quindi l’intenzione di continuare “le operazioni contro obiettivi statunitensi e britannici nel Mar Rosso e nel Mar Arabico come diritto legittimo di rispondere all’aggressione, in difesa dello Yemen”. E ribadiscono che gli attacchi continueranno sino a quando “non cesserà l’aggressione a Gaza e l’assedio non sarà revocato”.

09:00 Onu: “A Gaza evacuati i due terzi del territorio” 

Gli ordini di evacuazione di Israele nella Striscia di Gaza coprono ora due terzi del territorio, ovvero 246 chilometri quadrati. Lo hanno riferito gli osservatori umanitari delle Nazioni Unite. L’area interessata prima della guerra ospitava 1,78 milioni di palestinesi, ovvero il 77% della popolazione di Gaza. All’inizio del conflitto le forze israeliane hanno cominciato a ordinare ai palestinesi del nord di Gaza di evacuare per non essere coinvolti negli attacchi. Gli aerei israeliani hanno, tuttavia, attaccato anche nel sud di Gaza, dove era stato detto ai rifugiati di trasferirsi. Tel Aviv sostiene di prendere di mira solo obiettivi di Hamas e accusa il gruppo militante palestinese di farsi scudo dei civili. Nel corso della guerra, gli ordini di evacuazione hanno interessato anche la parte meridionale dell’enclave, compresa la città di Khan Younis e le aree circostanti, oggi al centro dell’offensiva di terra israeliana. Decine di migliaia di persone sono fuggite e continuano a fuggire da lì, ha affermato l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). Più della metà della popolazione di Gaza, pari a 2,3 milioni di persone, si trova ora nella città di Rafah, al confine con l’Egitto e nelle aree circostanti, ha affermato l’Ocha.

07:30 Nave mercantile britannica danneggiata da attacco droni 

Una nave mercantile britannica è stata attaccata da droni mentre viaggiava nel Mar Rosso meridionale. L’attacco è avvenuto a circa 59 miglia marine ad ovest della città yemenita di Hodeyda, ha fatto sapere la United Kingdom maritime trade operations (Ukmto). La società di sicurezza marittima Ambrey ha identificato la nave come mercantile battente bandiera delle Barbados e di proprietà britannica. La nave ha riportato “lievi danni” e nessuna persona a bordo della nave è rimasta ferita. Nessun gruppo ha ancora rivendicato la responsabilità dell’attacco, ma i sospetti sono caduti sui ribelli Houthi in Yemen. 

07:00 Attacco Usa contro due droni marini Houthi nello Yemen 

Nuovo attacco degli Stati Uniti contro gli Houthi nello Yemen. Lo rende noto lo Us Central Command (Centcom) in un post pubblicato su X, spiegando che nel pomeriggio di ieri, alle 15.30 locali (le 13.30 italiane), è stato condotto una attacco contro due droni marini di superficie con esplosivi. “Le forze statunitensi – si legge nel messaggio – hanno identificato i droni marini nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi e hanno stabilito che rappresentavano una minaccia imminente per le navi della marina americana e le navi mercantili nella regione”.

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