Lo riporta la ong Hengaw Organization for Human Rights. La ragazza era stata fermata la sera del 29 dicembre mentre si trovava in macchina con un amico

La studentessa di 20 anni, Anahita Amirpour, è stata uccisa dai colpi sparati dagli agenti di sicurezza iraniani nella città di Borujerd, nella provincia del Lorestan, in Iran. Lo riporta la ong Hengaw Organization for Human Rights, secondo cui la ragazza è stata fermata la sera del 29 dicembre mentre si trovava in macchina con un amico, anch’egli studente. I due, non riconoscendo gli agenti che vestivano in borghese, si sono spaventati e non si sono fermati alla loro richiesta di fermare l’auto e di scendere. Questi hanno quindi aperto il fuoco contro l’auto, uccidendo Anahita, mentre l’amico, M. Jalaifar, è rimasto ferito ed è stato ricoverato. La giovane era studentessa di educazione fisica al primo anno nell’Università Borujerd Azad. 

Come riporta la ong, le autorità hanno fatto pressioni sulla famiglia della ragazza per convincerla a non denunciare il fatto e a confermare la versione ufficiale, secondo cui l’omicidio sarebbe una conseguenza dei disordini legati all’attentato avvenuto a Kerman. Due membri del personale dell’ospedale ‘Shaheed Chamran’ di Borujerd, dove il ragazzo è stato ricoverato e Anahita è stata dichiarata morta, sono stati convocati dal dipartimento di intelligence e sono stati minacciati perché non contraddissero la versione dell’incidente fornita dalle autorità

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