Il governo di Teheran impedisce alla famiglia di Mahsa di ritirare il Sakharov, l'avvocato: 'Bloccati in aeroporto nonostante il visto'

Narges Mohammadi, l’attivista per i diritti umani attualmente in prigione in Iran e vincitrice del Premio Nobel per la pace, ha annunciato che inizierà oggi, giorno in cui a Oslo riceverà ufficialmente il premio che sarà consegnato ai figli, uno sciopero della fame. È quanto si legge in un post pubblicato sulla sua pagina Instagram. Lo sciopero della fame sarà effettuato “in solidarietà con la minoranza religiosa bahai” e contro la “grave e diffusa violazione dei diritti umani in Iran”.

Intanto le autorità iraniane hanno impedito di partire per Parigi per ritirare il Premio Sakharov ai genitori e al fratello della 22enne Mahsa Amini, la giovane curda-iraniana morta l’anno scorso mentre era sotto la custodia della polizia morale per avere indossato il velo non correttamente. Il premio è stato assegnato postumo alla giovane vittima. Lo ha dichiarato all’Afp l’avvocato della famiglia in Francia. “Ai familiari è stato vietato di salire sul volo che li avrebbe portati in Francia nonostante avessero il visto”, ha detto Chirinne Ardakani. “I loro passaporti sono stati confiscati”, ha aggiunto.

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