Otto giovani imputati su 10 sono stati condannati a pene sospese tra uno e due anni

La sentenza emessa ad Amburgo, in Germania, in seguito al processo per uno stupro di gruppo ai danni di una quindicenne, ha scatenato un’ondata d’odio sui social media, soprattutto nei confronti della giudice che ha presieduto il procedimento contro dieci giovani imputati. Il processo riguarda un episodio di violenza sessuale avvenuto circa tre anni fa, durante il periodo della pandemia di Covid-19, e aveva suscitato grande scalpore. Una ragazza, all’epoca quindicenne, si era recata in un parco cittadino di Amburgo per partecipare ad un festival ed era stata violentata da diverse persone. Dopo un anno e mezzo di processo, la Camera per i reati giovanili ha condannato nove imputati a pene detentive. Un decimo imputato è stato assolto. Come riporta Zdf, la Camera ha sospeso le condanne minorili da uno a due anni per otto imputati, che sono ora in libertà vigilata o cosiddetta ‘messa alla prova preliminare’, dove il giovane è posto sotto la stretta supervisione di un addetto alla sorveglianza e deve soddisfare determinate condizioni per evitare il carcere. Solo un 19enne ha ricevuto una condanna più dura. Il tribunale lo ha condannato a due anni e nove mesi di carcere senza condizionale.

Insulti e minacce sui social media

Secondo un portavoce del tribunale, cinque dei dieci imputati hanno la cittadinanza tedesca; tra gli altri figurano un siriano, un montenegrino, un kuwaitiano, un afghano e un armeno. Tutti loro sono stati in Germania abbastanza a lungo per comprendere l’ingiustizia delle loro azioni, ha spiegato la giudice Anne Meier-Goering. Allo stesso tempo, ha criticato il comportamento dei giovani durante il processo, affermando che “nessuno degli imputati ha espresso una parola di rammarico“. Dopo la sentenza, commenti di odio, attacchi personali, insulti e minacce contro le persone coinvolte nel processo si sono moltiplicati, soprattutto sui social media. Ci sono state anche minacce di violenza contro la giudice, riporta Der Spiegel, con utenti che hanno scritto che lei o i suoi parenti potrebbero diventare vittime di stupro. “Osserviamo con grande preoccupazione l’ostilità in relazione al procedimento e alla sentenza”, ha affermato Kai Wantzen, portavoce del tribunale regionale di Amburgo, aggiungendo che la sicurezza dei colleghi è la massima priorità, motivo per cui le autorità sono in stretto contatto tra loro.

Lo sdegno dell’associazione dei magistrati

L’Associazione dei giudici di Amburgo, ha detto di essere rimasta sgomenta per “l’insopportabile agitazione contro una collega che aveva adempiuto in questo difficile caso al compito assegnatole dalla Legge fondamentale”. “Gli appelli alla violenza contro il giudice – che hanno anche un background anti-migranti – sono del tutto insopportabili”, ha detto la presidente Heike Hummelmeier. Anche il gruppo di lavoro degli avvocati penalisti di Amburgo è allarmato dopo che gli avvocati del procedimento sono stati minacciati nel “presunto anonimato di Internet”, ma anche tramite e-mail e telefonate, secondo quanto riferito dal presidente Arne Timmermann.

 

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