Haim Regev avverte Iran, Siria e Libano

L’ambasciatore di Israele presso l’Ue e la Nato, Haim Regev mette in guardia Iran, Siria e Libano. “La comunità internazionale dovrebbe chiarire agli Stati dell’asse (Iran, Siria e Libano) e alle organizzazioni terroristiche presenti nell’area che devono astenersi dal prendere parte alla guerra di Hamas e stabilire che non dovrebbero promuovere, incoraggiare o consentire l’apertura di un altro fronte contro Israele. L’espansione dell’arena della lotta contro Israele incontrerà azioni determinate e letali da parte di Israele e una risposta particolarmente dura”, ha dichiarato il diplomatico a LaPresse, dopo il vasto attacco di Hamas del 7 ottobre.

Amb. Israele: “Rispettiamo diritto internazionale, Hamas usa scudi umani”

Riguardo al rispetto del diritto internazionale e umanitario da parte di Tel Aviv e il coinvolgimento dei civili di Gaza Regev sottolinea:”Israele sta facendo, e continuerà a fare, tutto il possibile per prevenire danni a persone non coinvolte. Tuttavia, è necessario tenere conto del fatto che le organizzazioni terroristiche operano consapevolmente e deliberatamente all’interno di aree popolate da civili e in prossimità di edifici e istituzioni umanitarie. Le organizzazioni terroristiche operano di proposito e intenzionalmente tra la popolazione civile, e così facendo stanno commettendo doppi crimini di guerra: prendere di mira indiscriminatamente i civili israeliani e utilizzare i residenti della Striscia di Gaza come scudi umani”.  

“In conformità con il diritto internazionale, le Forze di difesa israeliane (Idf) ha adottato misure precauzionali volte a ridurre al minimo i danni alla popolazione civile o a danneggiare le persone non coinvolte – continua il diplomatico -. Queste misure includono l’avviso anticipato, quando possibile, sulle azioni dell’Idf contro Hamas che potrebbero causare danni a persone non coinvolte. Di conseguenza, l’Idf ha avvertito i residenti della Striscia di Gaza e li ha invitati a spostarsi nell’area a sud di Wadi Gaza, per proteggerli e impedire che venga loro causato alcun danno. Questo consiglio è stato inviato in arabo attraverso vari canali mediatici, compresi i social media, nonché attraverso la società civile e le organizzazioni internazionali”.

“In contrasto con gli sforzi dell’Idf per ridurre al minimo i danni alla popolazione civile, Hamas si è rivolta ai residenti di Gaza il 13 ottobre – afferma Regev – e ha detto loro di ignorare gli avvertimenti dell’Idf, sostenendo che l’annuncio dell’Idf sulla necessità di evacuare era falso e ha invitato i residenti a ‘mimetizzarsi con la resistenza’. Hamas lo ha fatto perché vuole continuare a sfruttare gli abitanti di Gaza come scudi umani per le sue attività. Inoltre, vi è un numero crescente di testimonianze secondo cui Hamas interferisce, o addirittura impedisce con la forza, lo spostamento della popolazione civile verso la parte meridionale della Striscia. L’evacuazione dei civili a Gaza è una misura temporanea intesa a salvare vite umane”.

Amb. Israele in Ue: “7/10 ha cambiato tutto, minaccia Gaza sparirà”

Il 7 ottobre 2023 è il giorno più buio della nostra storia dai tempi dell’Olocausto. In un atto di guerra non provocato, oltre un migliaio di terroristi si sono infiltrati in Israele via terra, mare e aria in diverse località e sono avanzati verso le comunità israeliane e i centri abitati vicino alla Striscia di Gaza. Ciò è stato effettuato in concomitanza con il lancio indiscriminato di razzi contro paesi e città del sud, del centro del paese e di Gerusalemme – finora sono stati lanciati più di 6.600 razzi e missili – con l’intento di massimizzare il danno ai civili”, dichiara ancora l’ambasciatore di Israele presso l’Ue e la Nato, Haim Regev. “Questo brutale attacco ha cambiato tutto, e Israele non tornerà mai più a una realtà in cui Gaza rappresenta nuovamente una minaccia per i suoi civili”, sottolinea, “i terroristi sono penetrati negli insediamenti del sud e hanno iniziato una serie di omicidi di famiglie e individui nelle loro case, nelle strade e durante un festival musicale che si teneva nella zona. Hanno rapito chiunque incontrassero al loro ritorno nella Striscia di Gaza, soprattutto famiglie, donne e bambini. Finora in Israele sono state uccise più di 1.400 persone e 4.010 sono state ferite a vario titolo.
Oltre 199 persone risultano scomparse o prigioniere dopo essere state rapite e portate a Gaza. Tra le vittime, circa 152 degli assassinati e 141 dei dispersi hanno la cittadinanza straniera (inclusa la doppia cittadinanza)”.

Amb. Israele in Ue: “Chiaro sostegno Iran dietro attacchi Hamas”

“Considerando l’intera regione, è chiaro che Hamas non sarebbe stata in grado di portare a termine questo attacco omicida senza il finanziamento, il supporto logistico e le armi che ha ricevuto dall’Iran. Nel nord, Hezbollah – il lungo braccio del regime iraniano in Libano – si è assunto negli ultimi giorni la responsabilità di una serie di attacchi contro Israele, tra cui il lancio di missili anticarro e lanciarazzi e tentativi di infiltrazione terroristica. Questa attività è un’espressione pratica delle crescenti minacce iraniane secondo cui ‘se Israele non smette di combattere a Gaza, il conflitto si estenderà ad altre aree’ e che ‘Israele subirà un forte terremoto’. Queste iniziative sono portate avanti sotto la guida e il sostegno dell’Iran e mettono in pericolo lo Stato del Libano e i suoi residenti”.  

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