Blinken ribadisce il sostegno degli Stati Uniti. Bombardati gli aeroporti di Damasco e Aleppo. La Jihad: "Battaglia oltre Gaza". La Francia vieta manifestazioni pro Palestina
Attacchi di Israele su Gaza nella notte, che nel frattempo è rimasta senza corrente. I palestinesi di Gaza hanno trascorso la notte al buio pesto, circondati dalle rovine dei quartieri polverizzati. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha giurato di “schiacciare e distruggere” Hamas, con il sostegno di un nuovo gabinetto di guerra. “Ogni membro di Hamas è un uomo morto”, ha detto Netanyahu in un discorso televisivo. I gruppi di aiuto internazionali hanno avvertito che le morti a Gaza potrebbero aumentare in modo rapidissimo, dato che il territorio è a corto di rifornimenti a causa del blocco israeliano. La guerra ha già causato almeno 2.300 vittime da entrambe le parti, scrive Ap.
Lunedì Israele ha bloccato l’ingresso di cibo, acqua, carburante e medicine nel territorio. L’unica centrale elettrica di Gaza ha esaurito il carburante e si è spenta, lasciando solo le luci alimentate da generatori privati sparsi. Riaperto il checkpoint al confine con l’Egitto, ma non è consentito il passaggio di civili palestinesi e aiuti umanitari.
Segretario Difesa Usa Austin atteso in Israele
Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha in programma una visita in Israele, Si tratta del secondo funzionario statunitense di alto livello a recarsi a Tel Aviv in due giorni, in una dimostrazione di sostegno e nel tentativo di determinare quali ulteriori aiuti militari siano necessari nella guerra contro Hamas. Austin dovrebbe incontrare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant. Lo ha fatto sapere un funzionario statunitense che ha parlato a condizione di anonimato. L’arrivo di Austin arriva appena un giorno dopo la visita del Segretario di Stato americano Antony Blinken.
Esercito Israele: “Trovati manuali Al Qaida lasciati da Hamas”
Il portavoce delle forze di difesa israeliane (Idf) Daniel Hagari ha affermato che “Hamas è Isis: non è uno slogan” e ha mostrato un manuale dell’Isis e di Al Qaida sulla produzione di ordigni esplosivi improvvisati che i militanti di Hamas hanno lasciato dietro di loro nelle comunità in cui hanno fatto irruzione. Lo riporta Haaretz. Hagari ha poi aggiunto che gli alti ufficiali dell’Idf sono in stretto contatto con il Presidente dello Stato Maggiore degli Stati Uniti e che la partnership operativa ha “un grande valore”.
Ok della Knesset a governo di emergenza israeliano
La Knesset, il parlamento israeliano, ha votato a favore dell’istituzione di un governo di emergenza. Lo riporta The Times of Israel. Con la votazione, che ha visto 66 deputati favorevoli e 4 contrari, 5 membri dell’opposizione entrano a far parte dell’esecutivo. “Le decisioni difficili hanno sempre bisogno di un ampio sostegno, ed è quello che stiamo facendo oggi”, ha detto il numero due del partito di unità nazionale, Gideon Sa’ar. Il suo leader Benny Gantz sarà al fianco di Netanyahu nel governo di emergenza.
Londra invia navi nel Mediterraneo in supporto a Israele
Il governo britannico ha dichiarato di voler dispiegare due navi della Royal Navy nel Mediterraneo orientale entro pochi giorni per mostrare sostegno a Israele, offrire “deterrenza e garanzia” e sostenere gli sforzi umanitari. Il governo ha fatto sapere che anche gli aerei di sorveglianza della Royal Air Force inizieranno il loro pattugliamento domani per aiutare a “monitorare le minacce alla sicurezza regionale, come il trasferimento di armi a gruppi terroristici”. Il dispiegamento militare, che comprende tre elicotteri e una compagnia di Royal Marines, sarà pronto a sostenere Israele e gli alleati regionali. “Dobbiamo essere inequivocabili nel garantire che le scene orribili a cui abbiamo assistito questa settimana non si ripetano”, ha affermato il primo ministro Rishi Sunak in un comunicato.
Mosca: “Raid Israele violano sovranità Siria e rischiano escalation”
Il ministero degli Esteri russo ha definito gli attacchi dell’aeronautica israeliana sugli aeroporti di Damasco e Aleppo una grave violazione della sovranità siriana, avvertendo che tali azioni potrebbero portare a un’escalation armata nella regione. “Queste azioni da parte israeliana costituiscono una grave violazione della sovranità della Repubblica araba siriana e delle norme fondamentali del diritto internazionale”, ha affermato il ministero degli Esteri russo in una dichiarazione citata da Interfax, “nel contesto di un forte aggravamento della situazione nella zona del conflitto israelo-palestinese, tali azioni violente sono foriere di conseguenze estremamente pericolose, poiché possono provocare un’escalation armata in tutta la regione. Ciò non deve in nessun caso essere consentito”.
Hamas: “Oltre 120 prigionieri israeliani”
Hamas detiene più di 120 prigionieri israeliani dall’inizio dell’attaco di sabato. Lo ha confermato l’organizzazione alla tv giordana Al Mamlaka, secondo quanto riporta l’emittente su X.
Sparatoria a Gerusalemme, 2 poliziotti feriti
Due poliziotti sono rimasti feriti, di cui uno in maniera grave, in una sparatoria vicino alla stazione di Shalem, appena fuori dalla Porta di Erode, all’ingresso della Città Vecchia di Gerusalemme. Lo riporta The Times of Israel. Gli agenti hanno risposto al fuoco contro l’uomo armato “neutralizzandolo”. L’assalitore impugnava un mitragliatore improvvisato, come si vede in alcune immagini pubblicate dalla polizia israeliana.
Usa organizzeranno voli per rimpatri da domani
Il governo degli Stati Uniti organizzerà voli charter a partire da domani per i cittadini americani che vogliono lasciare Israele. Lo ha annunciato il portavoce della Sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. L’amministrazione sta “ancora lavorando su alcuni dettagli”, ma è in procinto di organizzare voli charter per i cittadini statunitensi e i loro parenti stretti “da Israele verso siti in Europa”, ha detto, come riporta la Cnn. Kirby ha invitato i cittadini americani che vogliono lasciare Israele a compilare un modulo su travel.state.gov , che secondo lui aiuterà il Dipartimento di Stato a elaborare le richieste e a “farsi un’idea della portata del bisogno”.
Iran: “Assedio a Gaza dei sionisti è un genocidio”
“La continuazione dei crimini di guerra da parte di Netanyahu e dei sionisti contro i civili di Gaza, assediando, tagliando acqua ed elettricità e negando l’ingresso di medicine e cibo, ha creato le condizioni per cui i sionisti cercano un genocidio di tutta la gente di Gaza”. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, citato dalla Tv di stato iraniana. Lo riporta Arab news. “La guerra a cui assistiamo oggi nella Striscia di Gaza non è solo la guerra dei sionisti contro Hamas, è la guerra dei sionisti contro tutti i palestinesi”, ha aggiunto.
Macron: “In corso negoziati per liberare ostaggi francesi”
Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato ai leader del partito che sono in corso negoziati sulla questione degli ostaggi francesi in mano al gruppo palestinese di Hamas. Lo confermano fonti all’emittente radiofonica Rtl. Alcuni partecipanti a questo incontro hanno riferito di possibili accordi tramite intermediari.
Macron: “Sono 13 i francesi uccisi in Israele”
Il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto sapere che sono 13 i cittadini francesi uccisi negli attacchi di Hamas in Israele. Lo riferisce Bfmtv.
Salgono a 27 cittadini Usa morti in Israele
Salgono a 27 i cittadini degli Stati Uniti uccisi in Israele da quando il gruppo palestinese di Hamas ha lanciato il suo attacco sabato. Altri 14 risultano dispersi. Lo fa sapere il portavoce della Sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, come riporta la Bbc.
Blinken: “Foto che ho visto oltre ogni immaginazione”
Nelle foto delle vittime degli attacchi di Hamas, mostrate dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ci sono scene “oltre ciò che chiunque vorrebbe immaginare“. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in conferenza stampa durante la sua visita in Israele. “Bambini crivellati di proiettili, giovani bruciati vivi”, ha aggiunto, “è semplicemente depravazione nel modo peggiore che si possa immaginare”. Lo riportano i media internazionali.
Blinken: “Attacchi a Israele come dieci volte 11 settembre”
L’attacco lanciato da Hamas contro Israele “è l’equivalente di dieci 11 settembre” in termini di vite umane. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken in conferenza stampa durante la sua visita in Israele, rispondendo alla domanda di un giornalista. “Questo attacco è stato devastante”, ha aggiunto, come riporta la Bbc.
Erdogan: “Non c’è alcuna spiegazione per il massacro a Gaza”
“Non c’è alcuna spiegazione per gli attacchi che equivalgono a un massacro contro i miei fratelli a Gaza”. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citato da Sabah. “Non c’è acqua, né pane, né cibo a Gaza in questo momento.Questo è contrario alla Dichiarazione universale dei diritti umani.Dov’è l’Occidente?”, ha aggiunto.
Tajani: “Hamas gruppo terroristico, suoi delitti efferati”
“Hamas è un’organizzazione terroristica che ha compiuto delitti efferati che hanno quasi superato” per crudeltà “quelli dei nazisti”. Così il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, nel corso di un’intervista a ‘Nessun luogo è lontano’ su Radio 24. Nell’ambito della crisi e della questione degli ostaggi, ha spiegato Tajani, “l’Egitto è un Paese in grado di dialogare e svolgere un ruolo di mediazione per conoscenza, esperienza e perché confinante con la Striscia di Gaza”. Al presidente egiziano, Abdel Fattah al Sisi – ha sottolineato – “ho chiesto di risolvere il problema degli ostaggi che è di difficile soluzione” ma “Hamas ha rifiutato la proposta dell’Egitto e non vedo la possibilità di procedere”.
Tajani: “Strategia Hamas criminale, vuole estendere guerra”
“Hamas ha interesse a peggiorare la situazione, il suo obiettivo è far esplodere il conflitto in tutta la regione. È una strategia criminale che punta ad allontanare il dialogo tra i Paesi arabi e Israele“. Così il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, nel corso di un’intervista a ‘Nessun luogo è lontano’ su Radio 24. “Hamas – secondo il ministro – non vuole dialogare, speriamo che ci sia qualcuno che possa ottenere il rilascio degli ostaggi, almeno donne, bambini e anziani”. Per Tajani “Hamas ha fatto di tutto per impedire che gli Accordi di Abramo si trasformassero in un’occasione di dialogo tra Israele e i Paesi arabi che volevano pace e stabilità”.
Lapid: “Non mi unirò a governo di emergenza israeliano”
Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid ha confermato che non si unirà a un governo di emergenza con il primo ministro Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Benny Gantz. Lapid aveva precedentemente affermato di essere disponibile a formare un governo di emergenza in una dimostrazione di unità, ma solo se i partiti di estrema destra nella coalizione di governo di Netanyahu non fossero stati inclusi nel gabinetto di sicurezza, cosa che non è avvenuta. “Lascio sul tavolo la mia proposta, richiesta, appello”, ha detto Lapid, come riporta Haaretz, “rimuoviamo dal governo gli elementi estremisti che non consentono una corretta gestione della guerra e uniamo le forze per un governo sano, ampio e forte, con un apparato decisionale efficace”.
Ue richiama anche TikTok su disinfomazione e violenze
Il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, ha inviato una lettera al ceo di “TikTok, Shou Zi Chew, richiamandolo sui contenuti di disinformazione apparsi sulla piattaforma a seguito dell’attacco della situazione in Medioriente. Lo stesso avvertimento è stato mandato nei giorni scorsi a X e Meta. “TikTok ha l’obbligo particolare di proteggere i bambini e gli adolescenti dai contenuti violenti e dalla propaganda terroristica, nonché dalle sfide mortali e dai contenuti potenzialmente pericolosi per la vita. Il Digital Services Act stabilisce obblighi molto chiari a cui TikTok deve attenersi”, ha scritto Breton su X. Il social network ha ora 24 ore per rispondere ai rilievi Ue con le misure che vuole intraprendere.
Hamas su invasione Israele: “Abbiamo risposta pronta”
Un alto funzionario di Hamas ha avvertito che qualsiasi invasione israeliana della Striscia di Gaza si rivelerà catastrofica per l’esercito israeliano. “Per ogni azione del nemico abbiamo un piano di risposta pronto”, ha detto Saleh Al-Arouri, vice capo dell’ufficio politico di Hamas. I funzionari della difesa israeliana non hanno ancora ordinato un’invasione di terra del territorio martoriato, ma ne hanno pianificato l’eventualità. L’esercito israeliano ha chiamato in azione oltre 300.000 riservisti per prepararsi.
Jerusalem Post, foto verificate confermano bimbi decapitati
Il Jerusalem Post conferma la decapitazione di alcuni bambini nel kibbutz di Kfar Aza, nel sud di Israele. “Il Jerusalem Post – scrive il quotidiano – può ora confermare, sulla base di foto verificate dei corpi, che le notizie di bambini bruciati e decapitati durante l’assalto di Hamas a Kfar Aza sono corrette”.Queste foto, sottolinea il Jerusalem Post, “sono state mostrate al segretario di Stato americano Antony Blinken durante la sua visita in Israele”.
Parigi vieta tutte le manifestazioni filo-palestinesi
Il governo francese ha deciso di vietare tutte le manifestazioni filo-palestinesi nel Paese. Lo riporta Bfmtv secondo cui il ministro francese dell’Interno, Gerald Darmanin, ha imposto il divieto sistematico di tutte le manifestazioni filo-palestinesi con il conseguente arresto degli organizzatori e di chi “provoca disordini”. Intanto, secondo la stessa Bfmtv, 381 francesi sono in viaggio per Parigi a bordo dell’aereo speciale dell’Air France da Tel Aviv.
Uccisi quasi 450 bambini palestinesi
Tra i 1.417 morti per i raid israeliani sulla Striscia di Gaza ci sono anche 447 bambini e 248 donne. Lo fa sapere il ministero delle Sanità palestinese.
Hackerata tv Hamas: “Residenti Gaza andate nei rifugi”
Un attacco hacker ha preso di mira il canale televisivo al-Aqsa di Hamas, trasmettendo un messaggio che invitava i residenti della Striscia di Gaza a proteggersi e a raggiungere i rifugi. Lo scrive il Jerusalem Post. “Hamas ha distrutto la Striscia di Gaza e ha portato clandestinamente i suoi leader in luoghi sicuri. Ora dovete proteggervi, evacuare le vostre case e andare in luoghi sicuri perché il colpo sarà fatale”, affermava il messaggio trasmesso dal canale.
Abbas: “Rifiutiamo uccisioni di civili da entrambe le parti”
“Rifiutiamo la pratica di uccidere civili o di maltrattarli da entrambe le parti, perché contravviene alla morale, alla religione e al diritto internazionale”. Lo ha detto il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, durante un incontro con il re di Giordania Abdallah II. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa. “Rinunciamo alla violenza e aderiamo alla legittimità internazionale, alla resistenza popolare pacifica e all’azione politica come percorso per raggiungere i nostri obiettivi nazionali”, ha aggiunto il leader palestinese. Abbas ha poi chiesto la fine immediata dell’aggressione contro il popolo palestinese e sottolineato la necessità di fornire aiuti umanitari, medici e di soccorso, fornendo acqua ed elettricità e aprendo corridoi umanitari urgenti nella Striscia di Gaza.
Da sabato lanciate 6.000 bombe su Gaza
L’esercito israeliano ha dichiarato in un comunicato sui social media di aver sganciato finora circa 6.000 bombe del peso di 4.000 tonnellate sulla Striscia di Gaza da quando Hamas ha lanciato un attacco sabato. Secondo i funzionari sanitari palestinesi, finora i bombardamenti hanno ucciso almeno 1.417 persone, di cui circa la metà sono bambini e donne, e ne ha ferite più di 6.000.
Hamas: “Mosca felice, meno pressioni su Russia in Ucraina”
“Ci sono anche Paesi che ci supportano dal punto di vista politico. Anche la Russia simpatizza per noi. I russi ci hanno inviato messaggi ieri mattina: simpatizzano per noi”. Lo ha detto il dirigente di Hamas, Ali Baraka, in un’intervista rilasciata l’8 ottobre 2023 su Russia Today tv. “La Russia è felice che l’America sia coinvolta in Palestina: allevia la pressione su Mosca in Ucraina”, ha spiegato Baraka, “un conflitto allevia la pressione sull’altro”.
Hamas: “Non siamo soli sul campo di battaglia”
“Non siamo soli sul campo di battaglia“. Lo ha detto il dirigente di Hamas, Ali Baraka, in un’intervista rilasciata l’8 ottobre 2023 su Russia Today tv. “I nostri alleati sono quelli che ci aiutano con armi e denaro”, ha spiegato Baraka, “primo fra tutti l’Iran che ci dà denaro e armamenti. C’è anche Hezbollah e le popolazioni arabe islamiche che sono dalla nostra parte”.
Usa: “Israele ha diritto difendersi ma con proporzionalità”
“Sono d’accordo con il Segretario generale: gli israeliani hanno il diritto di proteggere il loro popolo e ci aspettiamo che rimangano concentrati su questo. Così cerco di definire la proporzionalità”. Lo ha detto il segretario Usa alla Difesa, Lloyd Austin, nella conferenza stampa al termine della ministeriale Difesa nel Quartier generale della Nato, rispondendo a una domanda su cosa intendesse Stoltenberg sulla richiesta di proporzionalità nella reazione di Israele.
Usa: “Nessun indizio che Iran sia dietro attacchi di Hamas”
“Non abbiamo visto alcuna indicazione che l’Iran fosse coinvolto nella pianificazione o nell’esecuzione di questo attacco (di Hamas). Non ho ancora visto nessuna di queste indicazioni. Ciò che sappiamo a questo punto è che non ci sono indicazioni che fosse così, ma rimarremo concentrati su questo”. Lo ha detto il segretario Usa alla Difesa, Lloyd Austin, nella conferenza stampa al termine della ministeriale Difesa nel Quartier generale della Nato. Sappiamo anche che l’Iran ha una lunga esperienza nel sostenere Hamas, e quindi c’è un rapporto che si estende nel corso degli anni, ma in termini di partecipazione attiva alla pianificazione dell’esecuzione di questo attacco, non abbiamo visto ancora alcuna indicazione di questo”, ha aggiunto.
Hamas preparava attacco da 2 anni
“Stavamo preparando questo attacco da due anni“. È quanto ha rivelato il dirigente di Hamas, Ali Baraka, in un’intervista rilasciata l’8 ottobre 2023 su Russia Today tv. “L’ora zero è stata tenuta completamente segreta”, ha raccontato Baraka, “la conosceva solo un numero limitato di leader di Hamas”, un numero che si poteva “contare sulle dita di una sola mano”. “Abbiamo fabbriche locali per tutto”, ha poi aggiunto, elencando fabbriche di razzi, mortai, munizioni, fucili e proiettili.
Tajani: “Hamas responsabile, ci auguriamo non trovi solidarietà”
“Hamas è responsabile di tutto ciò che sta accadendo, è un’organizzazione terroristica e ci auguriamo che non trovi solidarietà in Hezbollah nel sud del Libano e ci auguriamo che non ci sia un’escalation”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani a ‘Il pomeriggio di Radio1’ su Rai Radio1. “Non vogliamo che la guerra diventi una guerra regionale”, ha aggiunto Tajani, “Israele ha il pieno diritto di difendersi e nessuno può pensare di cancellarlo dalla carta geografica”.
Israele annuncia nuove restrizioni per terroristi detenuti
Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, ha annunciato nuove restrizioni pr i terroristi detenuti nelle carceri israeliane, con l’obiettivo di peggiorare le loro condizioni di vita. Le misure, approvate dal procuratore generale Gali Baharav-Miara, “renderanno più affollato lo spazio abitativo dei prigionieri”. Lo riporta The Times of Israel. Gvir ha aggiunto che i detenuti per terrorismo dormiranno su materassi, così da consentire alle carceri di ospitare più detenuti.
Kiev: “Sette ucraini morti in attacchi Hamas”
Sette cittadini ucraini hanno sinora perso la vita a seguito dell’attacco lanciato da Hamas in Israele. Lo ha scritto su Facebook il portavoce del ministero ucraino degli Esteri, Oleg Nikolenko. “Il numero di ucraini morti in Israele è arrivato a sette – riferisce Nikolenko -. I consoli sono in contatto con i parenti e sono al lavoro per rimpatriare i corpi”. Nikolenko ha aggiunto che nove ucraini “hanno riportato ferite con diversi gradi di gravità e altri nove risultano dispersi”.
Piantedosi: “Rischio terroristi tra migranti, più controlli”
“L’azione del governo sin dal suo insediamento si è incentrata su ogni forma di contrasto all’immigrazione irregolare anche in relazione ai possibili profili di rischio di infiltrazione terroristica nei flussi“. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi al question time al Senato. “I recenti tragici avvenimenti impongono una rinnovata e più elevata attenzione, in particolare attraverso il potenziamento delle attività itenrforze per i controlli delle frontiere – spiega – e di quelle effettuate dalle specifiche task force operanti nelle principali aree di sbarco e negli hotspot nazionali”.
Ministra tedesca Baerbock domani in Israele
La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock si recherà domani in Israele in visita di solidarietà dopo l’attacco di Hamas. Lo ha annunciato un portavoce del ministero degli Esteri, come riportano i media tedeschi. Non si conoscono ancora ulteriori dettagli sulla sua visita.
Jihad islamica: “Battaglia si estenderà oltre Gaza”
La battaglia “non sarà limitata a Gaza” ma “potrebbe estendersi” ad altri territori. Lo ha detto Abu Hamza, portavoce delle brigate Al-Quds, braccio militare della Jihad islamica. Lo riportano i media arabi. “Quello a cui avete assistito al confine con il Libano, cioè la miseria e l’uccisione dei vostri ufficiali non è che un piccolo esempio dell’orrore che vi aspetta”, ha minacciato rivolgendosi agli israeliani. Quello “che è successo nella Striscia di Gaza”, ha avvertito “avverrà anche su altri fronti”.
Stoltenberg: “Nessuno provi a sfruttare la situazione”
“La situazione in Medioriente è difficile ed è sempre possibile che organizzazioni ostili a Israele come Hezbollah o Paesi come l’Iran cerchino di trarne vantaggio ma nessuno deve provare a sfruttare la situazione”. Lo ha detto il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa al termine della ministeriale Difesa presso il Quartier generale dell’Alleanza a Bruxelles.
Oltre 1.400 i morti a Gaza, 6.200 i feriti
Sale a 1.417 i morti negli attacchi delle forze israeliane nella Striscia di Gaza. Mentre sono 6.268 i feriti. È quanto fa sapere il ministero della Sanità palestinese.
Capo esercito Israele: “Sabato abbiamo fallito”
“Le forze di difesa israeliane (Idf) è responsabile della sicurezza del Paese e dei suoi cittadini, e sabato mattina, nell’area circostante la Striscia di Gaza, non l’abbiamo gestita”. Lo ha detto capo di stato maggiore dell’Idf, Herzi Halevi, nella sua prima dichiarazione pubblica dall’attacco di Hamas, in cui ha ammesso il fallimento dei suoi militari. “Impareremo, indagheremo, ma ora è il momento della guerra”, ha aggiunto, come riporta The Times of Israel.
Capo Idf: “Gaza non sarà più la stessa”
“Gaza non sarà più la stessa“. Lo ha assicurato il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, Herzl Halevi. Lo riporta Haaretz. “Raggiungeremo una situazione in cui coloro che guidano Gaza affronteranno gravi conseguenze – ha affermato – la smantelleremo. Coloro che rimangono lì dovrebbero capire molto bene che tali azioni non possono essere intraprese contro lo Stato di Israele. Ci vorranno tempo e pazienza. Halevi ha poi fatto le sue condoglianze alle famiglie delle vittime. “Il prezzo della guerra è alto e difficile. Faremo di tutto per riportare a casa i prigionieri”, ha affermato.
Assad: “Serve azione rapida per proteggere palestinesi”
Il presidente siriano, Bashar al Assad, nel corso di una telefonata con l’omologo iraniano, Ebrahim Raisi, ha sottolineando la necessità “di un’azione rapida a livello arabo e islamico per proteggere il popolo palestinese, in particolare nella Striscia di Gaza, e per fermare i raid israeliani contro bambini e donne”. Lo riporta l’agenzia siriana Sana. I due presidenti, si legge nel resoconto, hanno affermato la loro posizione “a sostegno del popolo palestinese nell’affrontare i crimini a cui è sottoposto e la sua legittima resistenza a difendere la sua giusta causa e ripristinare i suoi diritti usurpati”.
4 bimbi tra francesi dispersi
Ci sono anche quattro bambini fra i 17 cittadini francesi scomparsi in seguito all’attacco effettuato sabato mattina da Hamas nei confronti di Israele. Lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron in un incontro con i capi dei vari partiti politici. Lo riporta BfmTv. Ieri la premier Elisabeth Borne nel corso di un’audizione al Senato aveva parlato di “diversi” minori francesi dispersi che presumibilmente erano finiti nelle mani di Hamas.
Prefabbricati per cittadini fuggiti da confine con Gaza
Israele sta pianificando di costruire delle strutture residenziali temporanee per i suoi cittadini evacuati dalle comunità di confine con la Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz. I siti – viene spiegato – consisteranno in costruzioni prefabbricate di infrastrutture temporanee che includeranno istituzioni educative e servizi sanitari e comunitari.
Netanyahu: “Israele nazione di leoni, eroismo vincerà”
Israele è ora “una nazione sofferente, una nazione guerriera, una nazione di leoni, una nazione determinata a sconfiggere le forze del male che ci circondano”. È quanto scrive in un post sul social X il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, dopo il suo incontro con il segretario di Stato americano, Antony Blinken. “Di ora in ora ascoltiamo storie di orrore e storie di eroismo”, ha aggiunto Netanyahu, “le storie dell’orrore dicono tutto di loro, e le storie di eroismo dicono tutto di noi – e questo eroismo vincerà”.
Israele lancia volantini su Gaza per avvertire di raid
I residenti palestinesi della città di Beit Lahiya, nella regione settentrionale della Striscia di Gaza, hanno raccontato che gli aerei dell’esercito israeliano hanno sganciato dei volantini che li avvertivano di evacuare le loro case e di dirigersi verso “rifugi conosciuti”. “Chiunque si trovi vicino ai terroristi di Hamas metterà in pericolo la propria vita”, si leggeva nei volantini, “ubbidendo alle istruzioni delle forze di difesa israeliane (Idf) si eviterà di essere esposti al pericolo”.
12 membri Onu uccisi a Gaza dal 7 ottobre
L’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) ha dichiarato tramite il proprio profilo Twitter che 12 membri del suo personale sono morti a Gaza dal 7 ottobre. Ieri la vicedirettrice per gli affari di Gaza, Jennifer Austin, aveva parlato di undici vittime fra i dipendenti dell’agenzia.
Hamas, 18 morti in raid israeliano su campo profughi
Diciotto palestinesi sarebbero rimasti uccisi in un raid effettuato dalle forze armate israeliane sul campo profughi di Nuseirat nella parte centrale della Striscia di Gaza. Lo riporta Al-Jazeera citando Hamas.
Blinken: “25 americani uccisi in attacchi Hamas”
A causa degli attacchi condotti da Hamas “venticinque cittadini americani sono stati uccisi“. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in dichiarazioni alla stampa successive all’incontro con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, a Tel Aviv. “Il numero dei morti continua ad aumentare” in modo incessante, ha sottolineato Blinken, secondo cui “nessuna aerea geografica dovrebbe essere assoggettata a un comportamento del genere”.
Netanyahu: “Hamas nemico civiltà, come Isis”
Hamas è “un nemico della civiltà” e dovrebbe essere trattato “come l’Isis”. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in una dichiarazione dopo l’incontro con il segretario di Stato americano, Antony Blinken. Secondo Netanyahu, Hamas “sarà schiacciato”. Il leader di Tel Aiviv ha quindi ricordato i massacri compiuti dai miliziani palestinesi dopo l’inizio della guerra. “L’assassinio di giovani ad un festival musicale all’aperto, il massacro di intere famiglie, l’assassinio di genitori davanti ai bambini e l’assassinio di bambini davanti ai loro genitori, il rogo di persone vive, le decapitazioni, il rapimento di un ragazzo – non solo rapito, molestato, aggredito, ferito – e la disgustosa dimostrazione di celebrare questi orrori”, ha elencato Netanyahu che ha poi ringraziato Blinken per il sostegno americano.
Blinken: “Brutalità Hamas ricorda il peggio dell’Isis”
“La brutale disumanità di Hamas ricorda il peggio dell’Isis“. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in dichiarazioni alla stampa successive all’incontro, a Tel Aviv, con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo riporta Sky new international. Blinken ha quindi ricordato i massacri compiuti in questi giorni in Israele da Hamas. “Vengo davanti a voi come marito e padre di figli piccoli”, ha affermato, “è impossibile guardare le foto delle famiglie uccise e non pensare ai propri figli”.
El Al volerà durante Shabbat per portare in Israele riservisti
La compagnia israeliana El Al ha reso noto che, per la prima volta dal 1982, volerà durante lo Shabbat per riportare in patria gli israeliani richiamati in servizio militare di emergenza, nonché le forze di sicurezza e di salvataggio bloccate all’estero. Lo riporta il Times of Israel. La compagnia aerea nazionale israeliana afferma che si sta preparando a operare voli questo sabato dagli Stati Uniti e dall’Asia. I riservisti torneranno gratuitamente su due aerei Boeing 787 in partenza da New York e Bangkok. Il costo dei voli – precisa El Al in una nota – sarà sostenuto dalla compagnia e da grandi istituti finanziari statunitensi.
Lanciati 50 missili su Sderot
Le brigate Al-Qassam, ala militare di Hamas nella Striscia di Gaza, hanno annunciato tramite il loro profilo Telegram di aver lanciato un attacco missilistico sulla città israeliana di Sderot, non lontana dalla Striscia. Sarebbero stati utilizzati 50 missili. Le stesse brigate hanno anche detto di avere attaccato Beit Shemesh, a ovest di Gerusalemme, e la base militare israeliana ‘Raim’.
Sale a 12 numero morti francesi dopo attacco Hamas
Il ministero degli Esteri francese ha annunciato che il bilancio delle vittime transalpine dopo l’attacco effettuato da Hamas su Israele è salito a 12. La portavoce del ministero Anne-Claire Legendre in una conferenza stampa, ha aggiu nto che Parigi “non ha notizie di 17 connazionali la cui scomparsa è considerato molto preoccupante”. La ministra degli Esteri, Catherine Colonna, si recherà giovedì sera all’aeroporto di Roissy per accogliere di persona i primi francesi di ritorno da Israele.
Attacco Israele su aeroporti Damasco e Aleppo
L’esercito israeliano sta prendendo di mira gli aeroporti di Damasco e Aleppo in Siria. Lo riporta il quotidiano Al-Watan. Secondo i dati preliminari raccolti dai media siriani, le forze di difesa israeliane (Idf) hanno sparato sulle piste ed entrambi gli scali sono stati messi fuori servizio.
Egitto: “Valico Rafah aperto ma inutilizzabile”
Il ministero degli Affari Esteri egiziano ha negato la chiusura del valico di Rafah con la Striscia di Gaza ma ha chiarito che le strutture di base del valico sul lato palestinese sono state distrutte a causa dei ricorrenti attacchi israeliani e di conseguenza “non può funzionare normalmente”. L’Egitto ha chiesto a Israele di astenersi dal prendere di mira la sezione palestinese del valico di Rafah in modo che venga ripristinato e si possa dare sostengo umanitario ai palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza.
Parroco Gaza: “Accogliamo anche musulmani, stop al conflitto”
“Sono morte più 1200 persone, il 60% sono donne e bambini, più di 5700 sono i feriti a Gaza”. Lo dice a LaPresse, padre Gabriel Romanelli, parroco dell’unica parrocchia di Gaza, dopo la controffensiva di Israele all’attacco di Hamas di sabato scorso. “La cosa che auspico è che venga accolta la richiesta di Papa Francesco di fermare il conflitto, è la cosa più urgente. Si facciano tornare a casa dalle loro famiglie gli ostaggi”, aggiunge Romanelli che spiega come Gaza sia “una prigione a cielo aperto, sono 2 milioni e 300mila persone che abitualmente non escono, tranne alcune migliaia di lavoratori”. “Le persone sono disperate, in parrocchia si sentono protette da Gesù e fanno vita da rifugiati. Ne ospitiamo centinaia nelle strutture della parrocchia. La cosa terribile che 8 case dei nostri parrocchiani sono andate perse completamente e tante sono state danneggiate” ha aggiunto Romanelli. “Accogliamo non solo cristiani, ma anche musulmani”.
Bandiera Isis sui miliziani uccisi in un kibbutz
L’esercito israeliano (Idf) ha confermato la notizia secondo cui i soldati di Tel Aviv avrebbero trovato una bandiera dell’Isis addosso a uno dei miliziani uccisi durante un assalto al Kibbutz Sufa, vicino al confine di Gaza. Lo riporta The Times of Israel secondo cui l’Idf ha pubblicato un’immagine nella quale si vedono le truppe che mostrano la bandiera. Era stato il canale Telegram South First Responders, in precedenza, a pubblicare la foto della bandiera dell’Isis trovata nel kibbutz.
Blinken vede Netanyahu, domani incontra Abu Mazen
Il presidente palestinese Abu Mazenincontrerà domani il segretario di Stato statunitense Antony Blinken, mentre oggi Blinken vede Benjamin Netanyahu. A riferirlo un funzionario dell’Organizzazione per la liberazione della palestina (Olp), Hussein Al-Sheikh. “Nell’ambito degli sforzi compiuti 24 ore su 24 dalla leadership palestinese per fermare questa guerra devastante, e nel quadro dello sforzo congiunto tra Giordania e Palestina”, il presidente Mahmoud Abbas “incontrerà oggi ad Amman suo fratello, Sua Maestà il Re Abdullah II. Il presidente ha in programma anche un incontro domani, venerdì, con il Segretario di Stato americano Anthony Blinken”, ha scritto Al-Sheikh in un post sul suo profilo X.
81 famiglie hanno ricevuto conferma di avere parenti in ostaggio
Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), il contrammiraglio Daniel Hagari, ha dichiarato che l’esercito ha finora confermato a 81 famiglie che i loro cari sono fra gli ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. Hamas e la Jihad islamica sostengono di avere 130 ostaggi, mentre alcuni rapporti stimano che siano almeno 200 le persone catturate e tenute in ostaggio nella Striscia di Gaza.
Israele: “Pronti per attacco via terra”
L’esercito israeliano afferma che si sta preparando per una possibile operazione di terra a Gaza, ma che i leader politici della nazione non hanno ancora deciso in merito. Il tenente colonnello Richard Hecht ha spiegato che le forze armate “si stanno preparando per una manovra di terra, se verrà decisa“. Israele ha richiamato circa 360mila riservisti dell’esercito e ha minacciato una risposta senza precedenti alla sanguinosa incursione di Hamas avvenuta lo scorso fine settimana.
Attaccate le forze d’élite di Hamas
L’esercito israeliano ha dichiarato che gli attacchi della notte hanno preso di mira le forze d’elite Nukhba di Hamas, compresi i centri di comando utilizzati dai combattenti che hanno attaccato Israele sabato, e la casa di un alto funzionario navale di Hamas che, secondo l’esercito israeliano, sarebbe stata utilizzata per conservare armi non specificate. “In questo momento ci stiamo concentrando sull’eliminazione dei loro vertici”, ha dichiarato il tenente colonnello Richard Hecht, portavoce dell’esercito israeliano. “Non solo la leadership militare, ma anche quella governativa, fino a (il massimo leader di Hamas, Yehiyeh) Sinwar. Erano direttamente collegati”.
Sirene nel centro di Israele
Le sirene dell’allarme anti-aereo sono suonate nel centro di Israele. Lo riporta il Times of Israel. Fra le località interessate Even Yehuda, Tayibe, Ariel e Kfar Yona. Il lancio dei razzi arriva dopo una pausa di circa 10 ore. Si sentono esplosioni provocate sia dagli impatti dei razzi che dalla contraerea. Intercettazioni. Non ci sono notizie immediate di feriti.
Usa: livello di allerta 3 per viaggi in Israele
Il Dipartimento di Stato americano avverte di “riconsiderare i viaggi in Israele, in seguito agli attacchi mortali di Hamas dello scorso fine settimana”. Lo riporta la Cnn. Il livello di allerta viaggi è stato alzato al “livello 3” che equivale a “riconsiderare i viaggi”. A causa dei disordini civili e del terrorismo, si avvisa che “la situazione in Israele rimane fluida; e che il lancio di mortai e razzi può avvenire senza preavviso”.
Poi, viene ricordato che pur essendo aperto l’aeroporto internazionale Ben Gurion, diverse compagnie aeree hanno annunciato di aver sospeso i voli. Quindi, prosegue l’avviso: “Si prega di verificare con le compagnie aeree la disponibilità dei voli e lo stato del volo. Si consiglia ai cittadini statunitensi a Gaza che desiderano andarsene, e possono farlo in sicurezza, di verificare lo stato del valico di Rafah verso l’Egitto”. Anche l’allerta di viaggio per la Cisgiordania è stata portata al livello 3. Per Gaza l’allerta rimane al livello più severo, il ‘Livello 4’ che equivale a “non viaggiare”.
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