Lo ha dichiarato il portavoce del primo ministro armeno. Impegno Baku-Erevan per incontro a vertice Granada

Più di 47mila sfollati interni del Nagorno-Karabakh sono arrivati in Armenia. Lo fa sapere il portavoce del primo ministro armeno Nazeli Baghdasaryan. In precedenza Baghdasaryan aveva riferito di circa 42mila persone che avevano attraversato il confine. Il portavoce ha aggiunto che durante la giornata è previsto il trasferimento dal Nagorno-Karabakh ai centri medici armeni di oltre 80 persone che sono rimaste ferite durante le violenze e che sono state coinvolte nell’esplosione di una stazione di rifornimento a Stepanakert. 

Dal 24 settembre 20.270 persone si sono trasferite dal Nagorno-Karabakh in Armenia aggiunge il portavoce del primo ministro armeno Nazeli Baghdasaryan. “Da tre giorni, su iniziativa del governo, sono operativi centri di accoglienza” per gli sfollati dal Nagorno-Karabakh “è in corso la registrazione dei cittadini. Ad oggi sono state registrate 20.270 persone”, ha detto. 

Impegno Baku-Erevan per incontro a vertice Granada

Sotto gli auspici del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, i suoi consiglieri diplomatici Simon Mordue e Magdalena Grono hanno ospitato un incontro tra il segretario del Consiglio di sicurezza dell’Armenia Armen Grigoryan e il consigliere per la politica estera del presidente dell’Azerbaigian Hikmet Hajiyev, con la partecipazione dei consiglieri diplomatici del presidente francese Macron e del cancelliere tedesco Scholz, Emmanuel Bonne e Jens Ploetner, nonché il rappresentante speciale dell’Ue per il Caucaso meridionale e la crisi in Georgia Toivo Klaar. Il presidente Michel si è unito ai partecipanti per un breve scambio. Lo comunica la portavoce del presidente del Consiglio europeo in una nota.L’incontro – si legge nella nota – ha consentito intensi scambi tra i partecipanti sull’importanza di un possibile incontro dei leader nel quadro del terzo vertice della Comunità politica europea previsto per il 5 ottobre 2023 a Granada. I partecipanti hanno preso atto dell’interesse comune di Armenia e Azerbaigian ad approfittare del possibile incontro a Granada per continuare i loro sforzi di normalizzazione.

A questo proposito, Armen Grigoryan e Hikmet Hajiyev si sono impegnati in colloqui su possibili passi concreti per far avanzare il processo di pace tra Armenia e Azerbaigian nel prossimo possibile incontro, come quelli riguardanti la delimitazione dei confini, la sicurezza, la connettività, le questioni umanitarie e un trattato di pace più ampio. Sono necessarie azioni concrete e soluzioni di compromesso decisive su tutti gli aspetti del processo di normalizzazione. L’Ue ritiene che il possibile incontro di Granada dovrebbe essere utilizzato sia da Erevan che da Baku per ribadire pubblicamente il loro impegno nei confronti dell’integrità territoriale e della sovranità reciproca, in linea con gli accordi raggiunti in precedenza a Praga e Bruxelles.L’Ue ha invitato i partecipanti a uno scambio di opinioni sull’attuale situazione sul campo e sui vari sforzi volti ad affrontare i bisogni urgenti della popolazione locale. L’Unione europea segue da vicino tutti questi sviluppi ed è impegnata ai massimi livelli per contribuire ad alleviare l’impatto delle ostilità sui civili. L’Ue ha ribadito in questo contesto la sua posizione sull’operazione militare dell’Azerbaigian la scorsa settimana.Hikmet Hajiyev ha illustrato i piani dell’Azerbaigian per fornire assistenza umanitaria e sicurezza alla popolazione locale. L’Ue ha sottolineato la necessità di trasparenza e accesso per gli attori internazionali del settore umanitario e dei diritti umani e di maggiori dettagli sulla visione di Baku per il futuro degli armeni del Karabakh in Azerbaigian. L’Ue fornisce assistenza agli armeni del Karabakh.

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