Cinque cittadini statunitensi liberati da Teheran. In cambio l'amministrazione Biden sblocca 6 miliardi in fondi iraniani

Scambio di prigionieri tra Iran e Stati Uniti in cui vengono liberati cinque cittadini statunitensi tra cui Siamak Namazi, uomo d’affari iraniano-americano che è rimasto dietro le sbarre in un carcere di Teheran per quasi otto anni. “Lo scambio di prigionieri avverrà oggi e cinque prigionieri, cittadini della Repubblica islamica, saranno rilasciati dalle carceri degli Stati Uniti”, ha detto il portavoce del ministro degli Esteri iraniano Nasser Kanaani in conferenza stampa. Di questi, come ha precisato Kanaani, due fanno ritorno in Iran, uno raggiunge la famiglia in un Paese estero e due hanno espresso il desiderio di rimanere negli Stati Uniti. In risposta, “cinque cittadini americani detenuti in Iran sono consegnati alla parte statunitense“, ha aggiunto Kanaani, “ci aspettiamo che queste due questioni si svolgano pienamente sulla base dell’accordo”.

Sbloccato fondo da 6 mld da amministrazione Biden

In un passo avanti verso lo scambio, l’amministrazione Biden ha dato il via libera allo sblocco di 6 miliardi di dollari di fondi iraniani, congelati in varie banche della Corea del Sud. Ora, ha annunciato Kanaani, il denaro si trova in Qatar. 

Chi sono i prigionieri Usa

Tra i detenuti statunitensi in Iran figura il nome di Siamak Namazi, un uomo d’affari iraniano-americano che è rimasto dietro le sbarre in un carcere di Teheran per quasi otto anni, il più lungo periodo di detenzione di un cittadino Usa in Iran. Altri nomi sono quelli, tra gli altri, di Morad Tahbaz, anch’egli un imprenditore, che è in possesso anche della nazionalità britannica, e quello di Emad Shargi. I prigionieri sono tutti stati liberati il mese scorso dal carcere di Teheran di Evin e posti agli arresti domiciliari, come primo passo verso la finalizzazione dell’accordo.

Arrivati a Doha i 5 prigionieri Usa liberati in scambio

L’aereo con a bordo cinque irano-americani liberati nell’ambito di uno scambio di prigionieri con l’Iran è atterrato a Doha, in Qatar. Secondo quanto riferito da un alto funzionario dell’amministrazione Biden, oltre ai cinque americani liberati, hanno lasciato Teheran anche due familiari Usa. Secondo quanto precedentemente riferito dal portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, lo scambio prevede lo scongelamento di circa 6 miliardi di dollari di asset iraniani. Lo stesso portavoce aveva aggiunto che, nell’ambito dello scambio di prigionieri, “cinque cittadini della Repubblica islamica saranno rilasciati dalle prigioni negli Stati Uniti”, ma due di loro hanno scelto di restare negli Usa. Secondo il sito web Nour News, due dei prigionieri iraniani sono già arrivati a Doha. 

Nuove sanzioni Usa contro ex presidente Ahmadinejad

Gli Stati Uniti emetteranno nuove sanzioni contro l’Iran dopo lo scambio di prigionieri. Le misure prenderanno di mira il ministero dell’Intelligence di Teheran (Mois) e l’ex presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad. Lo hanno detto alti funzionari dell’amministrazione statunitense, come riporta la Cnn. Si tratta della seconda serie di sanzioni imposte nell’ambito di un ordine esecutivo firmato dal presidente Joe Biden che cerca di punire organizzazioni o criminali responsabili della detenzione di americani. L’accordo per liberare gli americani dalla detenzione iraniana “non ha cambiato in alcun modo il nostro rapporto con l’Iran”, ha detto un alto funzionario dell’amministrazione Biden.”L’Iran è un avversario e uno stato sponsor del terrorismo”, ha aggiunto un secondo alto funzionario, “li riterremo responsabili ove possibile”. 

Biden: “Cinque americani innocenti finalmente tornano a casa”

Oggi, cinque americani innocenti imprigionati in Iran stanno finalmente tornando a casa. Siamak Namazi, Morad Tahbaz, Emad Sharghi e due cittadini che desiderano rimanere privati si riuniranno presto ai loro cari, dopo aver sopportato anni di agonia, incertezza e sofferenza. Sono grato ai nostri partner in patria e all’estero per i loro instancabili sforzi volti ad aiutarci a raggiungere questo risultato, compresi i governi del Qatar, dell’Oman, della Svizzera e della Corea del Sud”. Così il presidente Joe Biden, in una dichiarazione diffusa dopo la liberazione dei cinque cittadini Usa. “Mentre celebriamo il ritorno di questi americani, ricordiamo anche coloro che non sono tornati. Invito il regime iraniano a fornire un resoconto completo di quanto accaduto a Bob Levinson“, sottolinea Biden annunciando che “oggi sanzioniamo l’ex presidente Mahmoud Ahmadinejad e il ministero dell’Intelligence iraniano ai sensi della legge Levinson per il loro coinvolgimento in detenzioni illegali. E continueremo a imporre costi all’Iran per le sue azioni provocatorie nella regione”. Il presidente Usa, infine, ricorda “ancora una volta a tutti gli americani i gravi rischi di viaggiare in Iran” e come “ricongiungere gli americani ingiustamente detenuti con i loro cari è stata una priorità per la mia amministrazione fin dal primo giorno”.

Raisi: “Scambio con Usa può aiutare a costruire fiducia” 

Il presidente dell’Iran, Ibrahim Raisi, presente all’Assemblea generale delle Nazioni unite, ha suggerito che lo scambio di prigionieri di oggi con gli Usa potrebbe essere “un passo nella direzione di un’azione umanitaria” tra i due Paesi. “Può sicuramente aiutare a costruire la fiducia”, ha detto Raisi ai giornalisti.

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