Aveva 87 anni ed era noto per aver introdotto il neologismo 'nonluogo'

È morto Marc Augé, antropologo, etnologo, scrittore e filosofo francese. Aveva 87 anni ed era noto per aver introdotto il neologismo ‘nonluogo’, utilizzato per indicare tutti quegli spazi che hanno la prerogativa di non essere identitari, relazionali e storici. Augé condusse numerose ricerche etnografiche in Africa, soprattutto in Costa d’Avorio e Togo. Dopo la metà degli anni ottanta, effettuò numerosi soggiorni in America latina.

Autore di numerosi saggi, già directeur d’études presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi, di cui è stato a lungo presidente, era membro, dal 2009, del Comitato scientifico del festivalfilosofia, che così lo ricorda: “Con Marc Augé se ne va un amico e un maestro che ha dato al Festivalfilosofia e al suo pubblico, come a tanti pubblici sparsi in tutto il mondo, alcuni insegnamenti dai quali non si torna indietro, come l’idea che le nostre pratiche culturali siano immerse in sistemi simbolici che è indispensabile studiare con gli strumenti dell’antropologia: una disciplina che Augé, grande specialista del terreno africano, ha praticato anche rivolgendo quel particolare tipo di sguardo alle nostre società, nella convinzione che, per essere intelligibili, i processi culturali implichino che nella loro analisi ci rendiamo ‘stranieri a noi stessi’. A tutte le persone a lui care va il cordoglio del festivalfilosofia, che lo saprà ricordare come merita”.

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