Chiesto alla premier Meloni di mediare con Polonia e Ungheria, lei dopo il vertice: "Non sono delusa da chi difende gli interessi nazionali"
Niente accordo sui migranti al Consiglio europeo. Il summit a Bruxelles tra i capi di Stato dei 27 Paesi membri si è chiuso senza adottare le conclusioni sulle migrazioni. Per il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, “c’è stato un sostegno di 25 Paesi sulle conclusioni del Consiglio europeo. Data l‘opposizione di Ungheria e Polonia si è quindi deciso di approvare delle conclusioni della presidenza” del Consiglio europeo, sostenute da 25 Stati su 27.
Michel e leader chiesto a Meloni mediazione con Polonia-Ungheria
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha riferito ai leader al Consiglio europeo che dopo l’incontro trilaterale con il premier polacco, Mateusz Morawiecki, e quello ungherese, Viktor Orban, non c’era consenso per approvare le conclusioni nella parte relativa alla migrazione. Da qui la decisione di uscire dall’impasse con una dichiarazione della presidenza del Consiglio europeo. Lo riferisce una fonte qualifica Ue vicina ai lavori del vertice. Già da ieri sera, visto lo stallo, c’era stata la richiesta del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, alla premier Meloni di provare a convincere Morawiecki e Orban, riferisce la fonte. C’è stata poi una chiara richiesta dai leader a Meloni di provare a convincere i due leader che si era opposti al capitolo migrazione.
Meloni: “Polonia e Ungheria? Mai delusa da chi difende interessi nazionali”
“Non sono delusa dall’atteggiamento di Polonia e Ungheria, non sono mai delusa da chi difende i propri interessi nazionali. Finché noi cerchiamo soluzioni su come gestire i migranti quando arrivano sul territorio europeo non troveremo mai unanimità. L’unico modo è lavorare sulla dimensione esterna. Quello che è accaduto già lo sapevamo, comprendo la loro posizione che in questo caso è diversa dalla nostra, ma il lavoro sulla dimensione esterna coinvolge tutti i 27 Paesi, su questo c’è un consenso unanime”. Lo ha detto la premier, Giorgia Meloni, al termine del Consiglio europeo a Bruxelles.
“Con Polonia e Ungheria – ha aggiunto Meloni – ho un ottimo rapporto e ho tentato una mediazione fino all’ultimo. È un lavoro che bisogna continuare a fare, io sarò a Varsavia mercoledì. Polonia e Ungheria dobbiamo però ricordare che sono le due nazioni che in Europa si stanno occupando di più dei profughi ucraini. Nel merito delle conclusioni del Consiglio, che era la dimensione esterna, siamo stati tutti d’accordo. Si devono affrontare i movimenti primari, e obiettivamente un approccio del genere non era mai esistito per l’Ue. Bisogna essere molto concreti ed è quello che cerchiamo di fare“.
Meloni: “Patto questione secondaria, fermare immigrazione illegale a monte”
“Sul combattere i flussi illegali abbiamo un consenso unanime e continuiamo a lavorare per affrontare questo tema in maniera strutturale. Il patto di migrazione e asilo è una questione secondaria e neanche per me è la soluzione ottimale. Io non chiedo i ricollocamenti ma chiedo di fermare l’immigrazione illegale a monte con un partenariato strategico con i Paesi africani”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine dei lavori del Consiglio europeo che si è svolto a Bruxelles nelle giornate di ieri e di oggi.
Ue, Meloni: “Italia ha avuto ruolo protagonista”
“Credo che il ruolo dell’Italia sia stato di protagonista. Chi ha seguito il Consiglio europeo può confermarlo”.Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles. Meloni ha anche sottolineato che è la prima volta che “finalmente viene citata in un documento del Consiglio europeo la dimensione della demografia”. “Sulla questione demografica e della natalità siamo molto concentrati e spesso mi sono chiesta perché un’Unione europea che ha un programma su molte cose non affronti una delle più grandi questioni strutturali che la riguardano. Così come l’intelligenza artificiale, io continuo a porre il tema di governare un processo che rischia di schiacciarci. Anche questo è nelle conclusioni del Consiglio”, ha detto Meloni, “per cui credo che il ruolo dell’Italia sia stato da protagonista e sono soddisfatta del lavoro che è stato fatto“.
Pnrr, Meloni: “Situazione su terza rata non si aggrava, continuiamo a lavorare”
“Non si sta aggravando” la situazione sulla terza rata, “continuiamo a lavorare, così come avete visto dalla comunicazione che ha fatto la Commissione stamattina”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles. “Gli spoiler che cercando di minare un lavoro molto paziente che stiamo facendo non stanno centrando il loro obiettivo”, ha aggiunto Meloni, parlando di “ricostruzioni un po’ bizzarre che leggo sulla stampa“. “Stiamo lavorando sulla terza rata, sulla quarta rata, è un lavoro lungo che è in corso e non entro nel merito dei singoli dettagli”, ha concluso.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata