Il 6 giugno 1944 l'inizio della battaglia che avrebbe portato alla conquista di Parigi e al tracollo definitivo del regime nazista

Il 6 giugno di 79 anni fa gli Alleati sbarcarono in Normandia, dando inizio alla lunga a sanguinosa battaglia che porterà il 25 agosto alla conquista di Parigi e, molti mesi dopo, al tracollo definitivo del regime nazista. Ogni anno, da quel 6 giugno 1944, la ricorrenza viene celebrata (in Francia, ma non solo) perché fu da quell’avventurosa e per molti versi azzardata operazione militare che prese avvio la fase finale della Seconda guerra mondiale.

“Il giorno più lungo”

“Il giorno più lungo”, lo definì il generale tedesco Erwin Rommel. E ‘Il giorno più lungo’ è anche il titolo di un saggio pubblicato nel 1959, e soprattutto di un mitico film del 1962 con un cast straordinario, da John Wayne a Sean Connery, da Henry Fonda a Robert Mitchum. Il contingente coinvolto nello sbarco fu massiccio: 5 mila fra navi e mezzi anfibi, 104 cacciatorpedinieri, 130 mila soldati (in larga maggioranza inglesi e americani) e 20 mila paracadutisti lanciatisi oltre le linee nemiche.

Le immagini di Robert Capa

Le eccezionali immagini dello sbarco si devono al grande fotografo Robert Capa, che arrivò sulle coste francesi fortemente presidiate dai tedeschi insieme con i primi, coraggiosi soldati statunitensi. Ma di quel reportage fatto a rischio della vita si salvarono purtroppo pochissime foto, a causa dell’errore di un tecnico di laboratorio nella fase di sviluppo dei rullini. Così, nell’immaginario collettivo le scene di quel drammatico sbarco appartengono oggi al film di Steven Spielberg ‘Salvate il soldato Ryan’ (1998), e in particolar modo ai primi 20-30 minuti dell’opera, con il sangue, le esplosioni, le pallottole fischianti, gli arti mutilati e gli innumerevoli cadaveri che resero rossa l’acqua del mare sulla battigia della spiaggia di Omaha. Il massacro di Omaha, scrive lo storico britannico Antony Beevor nel libro ‘D-Day: la battaglia che salvò l’Europa’, divenne “una sorta di mito americano, ma nelle battaglie successive ci sarebbe stata una verità ancora più crudele di questa leggenda. In Normandia, le perdite medie per divisione da ambo le parti (alleati e tedeschi) avrebbero superato quelle subite dalle divisioni sovietiche e tedesche durante un periodo equivalente di scontri sul fronte orientale. Le perdite tedesche in Russia erano in media di poco meno di 1.000 uomini al mese per divisione; in Normandia questa cifra sale a 2.300 uomini. Le perdite alleate in Normandia erano vicine a una media di 2.000 uomini al mese per divisione”.

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