Scontri tra manifestanti serbi e forze si pace Kfor guidate dalla Nato

Nel pomeriggio sono continuati gli scontri nel nord del Kosovo tra i manifestanti di etnia serba e le truppe della forza di pace Kfor, guidata dalla Nato. I soldati della Kfor hanno chiesto ai serbi di liberare la strada a due veicoli delle forze speciali di polizia kosovare. I soldati hanno poi usato gas lacrimogeni e granate stordenti per proteggere gli ufficiali kosovari nei veicoli e disperdere i manifestanti, secondo i testimoni e i media locali. I serbi riuniti hanno risposto lanciando pietre e altri oggetti duri. Un veicolo è stato bruciato, ma non ci sono ancora conferme di eventuali feriti.Gli scontri sono scoppiati dopo che i manifestanti serbi hanno tentato di irrompere in alcuni municipi guidati da sindaci di etnia albanese. 

“Voglio esprimere solidarietà ai militari della missione Kfor rimasti feriti in Kosovo durante gli scontri tra manifestanti serbi e polizia kosovara. Tra di loro 14 italiani di cui 3 in condizioni serie ma non in pericolo di vita“. Lo fa sapere il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un tweet. “I militari italiani continuano ad impegnarsi per la pace”, aggiunge Tajani. In diverse cittadine del Kosovo si stanno svolgendo scontri tra la popolazione di etnia serba e le truppe di pace Kfor guidate dalla Nato. 

“La Difesa e il ministro, Guido Crosetto, esprimono vicinanza e augurano una pronta guarigione ai militari della Kfor Nato italiani, ungheresi e moldavi rimasti feriti negli scontri in Kosovo”. Così in un tweet il ministero della Difesa dopo la notizia del ferimento di 11 militari italiani in Kosovo, dove si stanno svolgendo diversi scontri tra la popolazione di etnia serba e le truppe di pace Kfor guidate dalla Nato.

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