Il tweet della deputata Pd Quartapelle: "Chiara intimidazione contro chi manifesta". La replica: "Installate dieci anni fa"

Si accende la polemica sull’ambasciata iraniana a Roma dopo il tweet della deputata Pd Lia Quartapelle, che denuncia: “L’ambasciata iraniana a Roma ha montato una telecamera sopra una forca. Si tratta di una chiara intimidazione contro chi manifesta fuori dall’ambasciata. Il governo italiano non tolleri questo sfregio e si faccia sentire con parole inequivocabili”. Nel tweet, la vicepresidente in commissione Esteri di Montecitorio allega anche una foto della telecamera. 

Tante le reazioni di indignazione da parte della politica. Tra gli altri Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, ha scritto: “La Farnesina convochi subito l’ambasciatore del regime islamofascista di Teheran perchè venga subito tolta”, mentre Mariastella Gelmini di Azione ha dichiarato: “È un chiaro tentativo di intimidazione. L’ambasciatore deve fare chiarezza”. 

La replica: “Telecamere installate 10 anni fa”

In serata è arrivata la replica della rappresentanza diplomatica di Teheran. “Telecamere di protezione e sicurezza con l’applicazione del controllo di entrata e uscita, sono state progettate e realizzate da tecnici italiani almeno dieci anni fa e installate all’ingresso dell’ambasciata iraniana a Roma, in questi giorni esse sono diventate oggetto di chi nutre profonda inimicizia e odio contro il popolo iraniano. Solo una mente malata può fraintendere le cose circostanti in questo modo“. Fonti dell’ambasciata hanno sottolineato a LaPresse che “l’ambasciata iraniana a Roma, come tutte le sedi diplomatiche, è dotata da anni di telecamere a circuito chiuso per garantire la sicurezza”, aggiungendo che “molti luoghi come negozi, ospedali, uffici e persino case private hanno telecamere a circuito chiuso” quindi “per favore non va prestata attenzione a queste bugie“.

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