La Corte suprema aveva definito illegale il suo arresto per accuse di corruzione
L’Alta Corte di Islamabad ha accordato due settimane di libertà su cauzione all’ex primo ministro del Pakistan Imran Khan. Lo riferisce il suo avvocato, Babar Awan, che definisce Khan “un uomo libero”, sottolineando che è stata una decisione giusta. Ieri la Corte suprema del Pakistan aveva definito illegale l’arresto di Khan per accuse di corruzione e aveva chiesto al tribunale di pronunciarsi oggi. La decisione dell’Alta Corte è giunta dopo che Khan è tornato oggi in tribunale, lo stesso che aveva deciso del suo arresto martedì, per sapere appunto se sarebbe stato protetto da un nuovo arresto o riportato in carcere. Il partito di Khan, Pakistan Tehreek-e-Insaf (PTI), sostiene che le accuse contro di lui, legate a regali ricevuti da leader stranieri quando era primo ministro, siano politicamente motivate.
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