Il Paese nordafricano intende costruire un impianto da 300 milioni di euro che dovrebbe entrare in produzione a partire dal 2025

La Germania scommette sul Marocco come fornitore di idrogeno verde sottolineando il suo ruolo come pioniere in Africa. Lo rende noto il sito di notizie tedesco Tagesschau, che ha dedicato un servizio video sul primo canale televisivo pubblico tedesco ARD, agli sforzi compiuti dal Marocco nel campo delle energie rinnovabili, secondo quanto riportato dal sito in linuga francese Le360.

Occupa infatti il settimo posto nell’indice di protezione del clima 2023, appena dietro a paesi come Danimarca e Svezia. “L’energia verde prodotta da acqua, vento e sole copre già il 42% del fabbisogno energetico del Marocco, e ha avviato progetti ancora più ambiziosi”, spiega l’esperto energetico marocchino Rahal Lagnaoui, citato nell’articolo. Il Paese mira ad aumentare la quota di energie rinnovabili nel suo consumo di elettricità al 52% entro il 2030, e se possibile anche fino all’86%. Sebbene questo obiettivo sia ambizioso, è realizzabile grazie al notevole potenziale solare.

Infatti il Paese nordafricano punta a diventare leader mondiale nella produzione di idrogeno verde, grazie anche al sostegno tedesco, e intende costruire un impianto da 300 milioni di euro che dovrebbe entrare in produzione a partire dal 2025. Con gli investimenti tedeschi, il Marocco sta portando avanti la sua transizione energetica; in cambio la Germania riceverà idrogeno verde marocchino.

“L’idea non è quella di fare del Marocco la futura ‘Hydrogen Russia’, ma un attore importante con il quale possiamo produrre idrogeno verde ad alto valore aggiunto e basso costo, in modo competitivo e a breve termine“, afferma Samir Rachidi, vice capo della Istituto Nazionale di Ricerca per l’Energia Solare e le Nuove Energie (IRESEN).

L’alleanza tedesco-marocchina consentirà al Marocco di accelerare la propria transizione energetica e ridurre così la sua dipendenza dai combustibili fossili e l’importazione di energia fossile. Tuttavia, ricordano gli esperti, ci sono molte sfide, a cominciare dalla scarsità d’acqua e dalla siccità. Per questo, “l’idea è infatti quella di utilizzare esclusivamente acqua di mare desalinizzata per produrre idrogeno”, spiega Samir Rachidi, ricordando come il Marocco sta costruendo nuovi impianti di desalinizzazione con il supporto della Società Tedesca per la Cooperazione Internazionale (GIZ) e KfW, che attualmente sta investendo circa 700 milioni di euro nel settore idrico in Marocco.

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