Il cessate il fuoco è iniziato alle 18, come riferiscono alcuni media in lingua araba. Ma i paramilitari accusano l'esercito di averlo violato

L’esercito sudanese ha accettato un cessate il fuoco di 24 ore a partire da questa sera. Lo riferiscono alcuni media in lingua araba, come Al-Arabiya e Al-Jazeera, che citano l’alto ufficiale militare Shams El Din Kabbashi. Anche le forze paramilitari (Rsf) guidate da Mohamed Hamdan Dagalo, hanno accettato la tregua umanitaria. In precedenza l’esercito sui propri canali social aveva respinto l’idea di una tregua, accusando Mohamed Hamdan Dagalo di mobilitare nuove forze per combattere.

Tregua a partire dalle 18 di oggi

Il cessate il fuoco è entrato in vigore alle 18 di oggi, 18 aprile, dopo 4 giorni di pesanti combattimenti tra l’esercito sudanese e le forze paramilitari Rsf. Lo riferiscono i due generali rivali, Mohamed Hamdan Dagalo, capo delle forze paralimilitari sudanesi (Rsf) e Abdel Fattah al-Burhan, capo dell’esercito sudanese. 

Paramilitari accusano: “Esercito ha violato cessate il fuoco”

Dopo poco meno di un’ora dall’entrata in vigore del cessate il fuoco in Sudan, il gruppo paramilitare Rsf ha accusato l’esercito di aver violato la tregua. “I combattimenti sono ancora in corso“, ha affermato ad Associated Press Atiya Abdulla Atiya del Sindacato dei medici del Sudan, “sentiamo continui spari”. I residenti della capitale Khartoum hanno detto di aver sentito ancora spari ed esplosioni in diverse zone della città, in particolare intorno al quartier generale dell’esercito e al Palazzo Repubblicano, sede del potere. Hanno detto che poche persone si sono avventurate fuori, anche se c’era folla fuori da alcune panetterie.

Pesanti bombardamenti prima del cessate in fuoco

Pesanti bombardamenti sono stati registrati a Khartoum, poco prima dell’inizio del cessate il fuoco.”Meno di un’ora prima della tregua, possiamo sentire gli aerei da combattimento dell’esercito sudanese volare sopra di noi nella parte centrale della capitale Khartoum. Possiamo anche sentire pesanti bombardamenti”, ha raccontato il corrispondente sul posto di Al Jazeera.

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