Le tensioni tra l'esercito e le Fsr (Forze di supporto rapido) proseguono da tempo

Nella capitale del Sudan, Khartoum, si sono registrati questa mattina scontri a fuoco, legati alle forti tensioni tra l’esercito e i paramilitari delle Forze di supporto rapido. Gli spari di questa mattina sono stati uditi in diverse aree della città, tra cui il centro di Khartoum e il quartiere di Bahri. In una dichiarazione rilasciata questa mattina, le Fsr hanno accusato l’esercito di aver attaccato le sue forze in una delle sue basi a sud di Khartoum.

L’esercito avrebbe usato armi leggere e pesanti nell’attacco. Le tensioni tra l’esercito e le Forze di supporto rapido si sono intensificate negli ultimi mesi e hanno costretto a ritardare la firma di un accordo sostenuto a livello internazionale con i partiti politici per rilanciare la transizione democratica del Paese. Le attuali tensioni tra l’esercito e i paramilitari derivano da un disaccordo sulle modalità di integrazione delle Fsr nell’esercito.

Tuttavia, la rivalità tra esercito e Fsr risale al governo del presidente Omar al-Bashir, spodestato nel 2019. Sotto l’ex presidente, la forza paramilitare – guidata dal potente generale Mohammed Hamdan Dagalo – si è sviluppata notevolmente, integrando soprattutto membri delle ex milizie locali, note come Janjaweed, protagoniste della brutale repressione nella regione sudanese del Darfur durante i decenni di conflitto.

 

I paramilitari delle Forze di supporto rapido sudanesi hanno annunciato su Twitter “l’espulsione degli aggressori” (le forze del governo, accusate dalle Fsr di avere attaccato il loro quartier generale nell’area di Soba, nel sud della capitale) e di avere “il controllo dell’aeroporto di Khartoum”.

Le forze armate del governo “hanno attaccato contemporaneamente i siti e il quartier generale delle Forze di supporto rapido a Khartoum, Marawi e altre città”, si legge nei tweet delle Fsr, che “si sono difese e hanno risposto alle forze ostili, infliggendo loro pesanti perdite”.Inoltre, le Fsr hanno annunciato di controllare anche “l’aeroporto di Merowe”. “In questa delicata circostanza nella storia della nostra nazione, le Forze di supporto rapido invitano tutti i cittadini a stare al loro fianco e continueranno i loro sforzi per proteggere le conquiste del paese e la gloriosa, vittoriosa rivoluzione del suo popolo”, affermano.

Usa: “Cessino violenze in Sudan”

“Siamo in contatto con il team dell’ambasciata a Khartoum. Esortiamo tutti gli attori a fermare immediatamente la violenza ed evitare ulteriori escalation o mobilitazioni di truppe e continuare i colloqui per risolvere le questioni in sospeso”. Lo ha scritto su Twitter il segretario di Stato americano, Antony Blinken, che si è detto “profondamente preoccupato per le notizie sull’escalation della violenza tra le Forze armate sudanesi e le Forze di supporto rapido (Fsr)”.

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