L’Italia, però, chiede che l'approvazione del Regolamento sulle emissioni CO2 delle autovetture nuove sia tolta dai punti senza discussione del Consiglio Energia

Gli ambasciatori Ue hanno deciso che “l’accordo sulle norme relative alle emissioni di CO2 per le automobili sia inserito nell’ordine del giorno del Consiglio energia per l’adozione definitiva”. Lo riporta la presidenza svedese del Consiglio Ue sul suo profilo Twitter. L’Italia aveva invece chiesto di rimandare il voto per ulteriori approfondimenti.

Il regolamento sulle emissioni CO2 delle Auto non sarà riaperto e questa è la base per procedere eventualmente con la decisione” di approvarlo. Così un alto funzionario Ue, in vista del Consiglio Energia di domani, ha risposto alla domanda se il negoziato sullo stop alle Auto a motore termico verrà riaperto per includere i biocarburanti, come sta chiedendo l’Italia, oltre ai carburanti sintetici, su cui è stato raggiunto l’accordo con la Germania. “Penso che la Commissione dovrà comunicare cosa farà parte dell’accordo raggiunto con la Germania durante il fine settimana, è una dichiarazione che doveva essere fatta dalla Commissione e che non è disponibile al momento”, ha aggiunto. Mentre i carburanti sintetici (e-fuels) erano già previsti nel ‘considerando 11’ del regolamento, i biocarburanti sembrano esulare dall’ambito del provvedimento, in quanto non al 100% ‘neutrali’ in termini di emissioni di Co2. Ora la Commissione si è impegnata a “dare seguito alle misure giuridiche necessarie per attuare il Considerando 11”. “Nell’attuale regolamento sulle emissioni di CO2 che stiamo negoziando, c’è un ‘considerando’ che prevede una proposta da parte della Commissione sugli e-fuels e la discussione verteva su quando la Commissione avrebbe rispettato tale impegno, ma se era già incluso nel regolamento, i negoziati sullo stesso regolamento non verranno riaperti”, ha spiegato la fonte. 

Italia chiede di rimandare voto previsto domani in consiglio Ue 

Nella riunione degli ambasciatori Ue I di oggi  l’Italia ha chiesto che l’approvazione del Regolamento sulle emissioni CO2 delle autovetture nuove sia tolta dai punti senza discussione del Consiglio Energia di domani 28 marzo. Lo si apprende da fonti diplomatiche Ue. La Commissione – riferisce la fonte – presenterà una dichiarazione scritta sui prossimi passi per l’attuazione del Preambolo 11 del Regolamento sull’immatricolazione dopo il 2035 di veicoli che funzionano esclusivamente con “e-fuels”. La richiesta dell’Italia si basa sul fatto che l’attesa dichiarazione della Commissione (sebbene non alteri formalmente il testo normativo del nuovo Regolamento) cambia sostanzialmente le condizioni per la sua interpretazione ed attuazione. “Qualunque sia il contenuto della dichiarazione, l’Italia ritiene che gli Stati membri debbano avere, in ogni caso, il tempo di riflettere su di essa. Le regole procedurali del Consiglio prevedrebbero infatti un termine di 14 giorni per l’inserimento di un nuovo punto senza discussione nell’agenda del Consiglio”.

Italia contro accordo Ue: “Esclusione biocarburanti inaccettabile”

Da quanto si apprende, nella riunione degli ambasciatori Ue, l’Italia ha reiterato le ragioni, formali e sostanziali, della propria richiesta di posporre la decisione sul Regolamento. Sul piano sostanziale – riferisce una fonte diplomatica Ue – l’Italia ha sottolineato che una interpretazione restrittiva dei carburanti neutri in termini di CO2 (che include cioè è-fuels ma esclude altri carburanti rinnovabili come i biocarburanti) “non è accettabile in quanto non in linea con il principio di neutralità tecnologica“. Sul piano procedurale – spiega la fonte – l’Italia ha fatto notare che lo sviluppo del negoziato avvenuto nel fine settimana e la dichiarazione che ne scaturisce hanno implicazioni sostanziali sull’interpretazione e attuazione del regolamento. “Anche altri Stati membri hanno condiviso quanto fatto notare dall’Italia in merito al processo e alla tempistica ristretta”, riferisce la fonte. La Presidenza svedese del Consiglio Ue ha comunque confermato il mantenimento del Regolamento come punto A all’ordine del giorno al Consiglio Energia di domani, quindi un punto che non prevede una discussione ma che non impedisce agli Stati di poter fare interventi. 

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