Iran, primi arresti per avvelenamento studentesse

Iran, primi arresti per avvelenamento studentesse
An activist holds a picture of Shah Mohammad Reza Pahlavi during a gathering in support to Iran’s anti-government protesters, in Strasbourg, eastern France, Monday, Jan. 16, 2023. The Strasbourg march comes after over 100 MEPs signed last week a letter calling on the EU to take a firmer stance on Iran. (AP Photo/Jean-Francois Badias)

Sono oltre 5mila i casi denunciati alle autorità, molte ragazze hanno avuto bisogno di ricorrere a cure ospedaliere

Il vice ministro dell’Interno iraniano, Majid Mirahmadi, ha dichiarato alla televisione di stato di Teheran che le autorità hanno arrestato “un certo numero di sospetti” per i casi di avvelenamento di studentesse che si sono verificati nel Paese.

Sono oltre 5mila i casi di studenti, in gran parte studentesse, colpiti da avvelenamento in Iran. Lo riporta il Daily Mail citando un membro della commissione di inchiesta di Teheran che indaga sul caso. I primi episodi si sono verificati a novembre, con alcuni studenti che hanno avuto bisogno di ricorrere a cure ospedaliere.

Insegnanti in piazza dopo intossicazione studenti, interviene polizia

Gli insegnanti iraniani hanno organizzato proteste in diverse città dopo i casi di sospetti avvelenamenti che hanno interessato migliaia di studentesse.Le forze di sicurezza hanno interrotto molte delle manifestazioni usando cannoni ad acqua e gas lacrimogeni, hanno reso noto gli attivisti. Finora almeno 127 scuole hanno segnalato casi sospetti di avvelenamento, secondo i dati raccolti dal quotidiano riformista di Teheran Etemad. Video e foto online hanno mostrato insegnanti che manifestavano in diverse città iraniane, tra cui Ahvaz, Isfahan, Karaj, Mashhad, Rasht, Sanandaj, Saqqez e Shiraz. Gli attivisti, che si identificano come appartenenti al Consiglio di coordinamento dei sindacati degli insegnanti dell’Iran, hanno affermato che la polizia ha usato spray al peperoncino e cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti a Mashhad, Rasht e Saqqez. 

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