Il capo di Stato maggiore, Enrico Credindino, è intervenuto in audizione presso la commissione Difesa della Camera dei Deputati
“I russi hanno una postura molto aggressiva che non avevano fino all’anno scorso nel Mediterraneo, arrivano fino allo Jonio, fanno puntate verso lo Jonio con un gruppo navale di tre navi moderne. La situazione è complessa, il rischio di incidenti c’è, è alto“. Lo ha detto il capo di Stato maggiore della Marina Militare, Enrico Credindino, intervenuto in audizione presso la commissione Difesa della Camera dei Deputati.
Flotta russa nel Mediterraneo a livelli mai visti
“Gli effetti immediati sulla nostra sicurezza della guerra in Ucraina si sono riverberati ancora una volta sul mare e sono l’aumento impressionante della flotta russa nel Mediterraneo e nel mar Nero a un livello che non si vedeva dai tempi della Guerra Fredda. Dal 2015 a oggi a oggi il numero delle navi è aumentato. Non è una minaccia diretta al territorio nazionale, ma aumenta moltissimo la tensione. I russi hanno un atteggiamento molto aggressivo che non si vedeva nel Mediterraneo. Il rischio di incidente è possibile e quando c’è non si sa dove si può andare a finire”.
Grande attenzione a cybersicurezza
“Abbiamo una grande attenzione alla cybersicurezza, le nostre navi saranno tutte cyber resilient. Per la prima volta ad aprile faremo un grande addestramento per vedere come gli equipaggi saranno in grado di rispondere. La cyber è una nostra priorità anche perché una nave quando è in mare è molto vulnerabile”.
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