Alta tensione dopo la visita di Biden a Kiev e il discorso di Putin al Parlamento. Ma per Mosca la guerra nucleare rimane "inammissibile"

Alta tensione sul conflitto in Ucraina, dopo la visita a sopresa di Biden a Kiev, il suo discorso da Varsavia e le parole di Vladimir Putin nel discorso al Parlamento russo. Si agita lo spettro del nucleare, con il ritiro della Russia dal trattato Start. Prima sventolata come ipotesi, poi ritenuta “inammissibile” da Mosca.

“Se gli Stati Uniti vogliono sconfiggere la Russia, allora abbiamo il diritto di difenderci con qualsiasi arma, compreso il nucleare. E come ha giustamente affermato Vladimir Putin: È impossibile sconfiggere la Russia sul campo di battaglia”. Lo ha scritto su Telegram Dmitry Medvedev vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa.

Secondo quanto riferito dal portavoce del Cremlino Peskov, non sono comunque previsti contatti tra Biden e Putin dopo la dichiarazione di Mosca sul ritiro dal trattato Start (che riguarda proprio il nucleare). Peskov ha detto che “Washington non era stata avvisata” della decisione.

La Duma sostiene sospensione Start

Il Comitato per la Difesa della Duma russa sostiene il disegno di legge che sospende la partecipazione della Federazione Russa al trattato ‘New Start’. Lo ha affermato Andrei Kartapolov, capo del Comitato per la Difesa della Duma di Stato. L riporta Ria Novosti.  

Il futuro del trattato Start “dipende interamente dagli Stati Uniti e da quali decisioni prenderanno”. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov. Lo riporta Ria Novosti. Secondo Rabkov, il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin “deciderà se e quando saranno mature le condizioni per rivedere o chiarire la decisione di ieri, o prendere ulteriori contromisure: sono tutte questioni che solo il presidente può decidere dando una valutazione adeguata”.

Guerra nucleare per Mosca è “inammissibile”

Dopo la sospensione della partecipazione al Trattato Start, “la Russia rimane fedele al postulato dell’inammissibilità della guerra nucleare”. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov. Lo riporta Ria Novosti. “Sì, certo, non può essere altrimenti – ha spiegato – penso che tutti abbiano prestato attenzione a ciò che il presidente ha detto nel suo discorso all’Assemblea federale. C’è una tesi secondo cui è impossibile sconfiggere una potenza nucleare. Questa deve essere combinato con quella sull’inammissibilità della guerra nucleare”.

Revocata sovranità Moldavia

Il presidente russo Vladimir Putin ha revocato un decreto del 2012 che in parte sosteneva la sovranità della Moldavia nel risolvere il futuro della Transnistria, una regione separatista sostenuta da Mosca che confina con l’Ucraina e dove la Russia ha alcune truppe. Lo riporta il Guardian. L’ordinanza di revoca del documento è stata pubblicata sul sito del Cremlino e afferma che la decisione è stata presa per “garantire gli interessi nazionali della Russia in relazione ai profondi cambiamenti in atto nelle relazioni internazionali”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata