La premier nella capitale Kiev: "Potete contare sull’Italia, ci siamo stati e ci saremo"

Giorgia Meloni è in viaggio verso Kiev. La presidente del Consiglio, dopo il bilaterale di ieri a Varsavia col premier Mateusz Morawiecki, nella notte ha attraversato il confine tra Polonia e Ucraina a bordo del treno partito dalla stazione ferroviaria di Przemysl. Meloni oggi incontrerà il presidente ucraino Volodymir Zelensky.

A ridosso del primo anniversario del conflitto in Ucraina la premier è pronta a mettere piede a Kiev per incontrare il suo omologo ucraino. La visita più volte annunciata dalla premier si concretizzerà  24 ore dopo quella del presidente americano Joe Biden, arrivato a sorpresa nella capitale prima di spostarsi a Varsavia per il vertice con i Paesi dell’Est. Per qualche ora è circolata la voce anche di un possibile incontro tra Meloni e Biden, non previsto però dai rispettivi piani di viaggio. Quello di Meloni – volata da Roma a Varsavia per il bilaterale con il premier Mateusz Morawiecki e il successivo incontro col presidente polacco Andrzej Duda – è poi proseguita col trasferimento in treno fino a Kiev. Ad attenderla una visita ai luoghi più colpiti dal conflitto causato dalla Russia e l’incontro con Zelensky, il secondo di persona dopo quello andato in scena nello scorso Consiglio europeo a Bruxelles.

Al presidente ucraino, che ha già fatto sapere di attendere la premier italiana (“sono felice di accoglierla in Ucraina, la attendevamo da tempo”, le sue parole), Meloni ribadirà la solidità dello schieramento euro-atlantico di Roma contro l’aggressione russa, la serietà dell’impegno del governo nel supporto a Kiev. La presidente del Consiglio ne ha parlato anche al termine del bilaterale con Morawiecki: “Il governo polacco sa quanto l’Italia sia stata decisa a sostegno dell’Ucraina dall’inizio dell’invasione. Ci siamo stati con il sostegno finanziario, militare, umanitario, civile. A 360 gradi l’Ucraina sa di poter contare su di noi”. Parole interrotte più volte da decisi colpi di tosse che testimoniano le ancora non perfette condizioni della premier, reduce dall’influenza. Nel corso delle dichiarazioni post-bilaterale, Meloni ha sottolineato anche di “essere qui per ribadire che di fronte al conflitto ucraino la Polonia rappresenta il confine morale e materiale dell’Occidente: è una nazione alla quale noi come europei dobbiamo dire grazie per il lavoro straordinario che sta facendo a sostegno dell’Ucraina”.  Ucraina che, “ovviamente, può contare sull’Italia, perché come abbiamo dimostrato dall’inizio, anche trasversalmente ai governi, ci siamo stati e ci saremo”.

Per affrontare il presente, ma anche per pensare al futuro. Come spiegato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio Ue Esteri a Bruxelles, l’Italia infatti vuole essere “protagonista della fase della ricostruzione. E abbiamo già deciso di organizzare un grande evento in Italia per coinvolgere il maggior numero possibile di imprese, stiamo lavorando con altri ministri del governo al fine di dare un messaggio chiaro e che la presidente del Consiglio riferirà a Zelensky, della voglia dell’Italia di essere protagonista della ricostruzione di questo paese che sarà parte del mercato interno dell’Unione europea”.

Nessun accenno invece al possibile invio di caccia a Kiev da parte del governo italiano. “Noi abbiamo sempre inviato armi difensive, non offensive – ha ricordato il titolare della Farnesina –. Adesso stiamo inviando strumenti per la difesa aerea Samp/T insieme alla Francia, quindi credo che nelle prossime settimane si perfezionerà l’invio di questo sistema di difesa aerea per contribuire alla protezione dei cieli ed evitare bombardamenti e altre perdite tra i civili”. E di armi si è discusso anche nel faccia a faccia tra Meloni e Morawiecki, come riferito da quest’ultimo. “Abbiamo appena parlato di futuri rifornimento all’Ucraina affinché la pace possa venire al più presto possibile – le parole del premier polacco –. Per tornare alla normalità, per domare la crisi energetica, sappiamo esattamente cosa bisogna fare, l’Ucraina deve combattere la Russia con il supporto dei paesi del mondo libero e l’Italia e la Polonia parlano qua con la stessa voce e sentiamo questa responsabilità”.

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