Il bilancio si aggrava di ora in ora, si teme che le vittime possano essere più del doppio

Continua a salire di ora in ora il bilancio delle vittime del devastante terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito la parte meridionale della Turchia e la Siria. L’ultimo bilancio parla di oltre 12mila morti, ma si stima che possano essere più del doppio. Si tratta dell’evento sismico più mortale da oltre un decennio. “Ad oggi, il numero dei deceduti è di 8.574, il numero dei feriti è 49.133, il numero degli edifici distrutti 6.444”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlando nel corso della sua visita nelle zona colpite dal sisma. Per quanto riguarda la Siria, il bilancio è al momento di 1.250 morti e 2.054 feriti per le zone sotto il controllo del governo (bilancio fornito dal ministero della Salute) e di almeno 1.280 morti e oltre 2.600 feriti per le zone del nordovest ancora sotto il controllo dell’opposizione (bilancio fornito dai Caschi bianchi). 

 

Il totale, al momento, è quindi di 9.638 decessi accertati e circa 40mila feriti. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, si recherà nelle zone colpite dal sisma. Erdogan – viene spiegato – dovrebbe recarsi prima nel centro di Kahramanmaras, poi nel distretto di Pazarcik e infine ad Hatay. 

Secondo l’Oms, come riporta Ap, le vittime potrebbero addirittura superare i 20mila. Non si ferma nel frattempo il lavoro dei soccorritori che continuano a scavare tra le macerie dei tanti edifici crollati alla ricerca di sopravvissuti. Decine di migliaia le persone rimaste senza casa tra Turchia e Siria che hanno dovuto affrontare la notte al freddo. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato sette giorni di lutto nazionale.

Dispersa famiglia italiana di origine siriana

“Non riusciamo a rintracciare una famiglia italiana di origine siriana, tre adulti e tre minori che si trovano ad Antiochia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al Tg1. “Abbiamo chiesto notizie alla nostra protezione civile, già operativa ad Antiochia e alla protezione civile turca, ma ancora non ci sono ancora notizie di queste sei persone. Continuiamo a sperare di poterle rintracciare”, ha poi aggiunto Tajani a ‘Il cavallo e la torre’ su Rai3.

In Siria salvata bambina dopo 40 ore sotto le macerie

Una bambina è stata salvata a Salqin nella regione di Idlib in Siria dopo essere stata per 40 ore sotto le macerie in seguito al terremoto che ha colpito il Paese e la vicina Turchia. Lo riporta il Guardian che mostra anche un video con le immagini del salvataggio.

Bambino di 8 anni estratto vivo da macerie dopo 52 ore 

Un bambino di 8 anni è stato estratto vivo dopo 52 ore dalle macerie di un edificio crollato a causa del terremoto di lunedì in Turchia, nella provincia di Hatay. Lo riferisce la Bbc. Il bambino, Yigit Cakmak, è stato subito portato fra le braccia della madre. 

Bimba 18 mesi salvata in Turchia dopo 56 ore 

La piccola Masal, una bambina di un anno e mezzo, è stata salvata dai soccorritori a Kahramanmaras in Turchia dopo 56 ore sotto le macerie. Lo riporta Trt Turk. Masal, il cui nome significa ‘fiaba’, è stata nutrita dal latte materno. Anche la madre è stata salvata insieme alla bimba. 

Vigili del Fuoco italiani trovano ragazzo vivo sotto macerie 

In Turchia le squadre USAR dei Vigili del fuoco italiani hanno individuato un ragazzo in vita sotto il solaio in cemento di una palazzina crollata ad Antiochia. In corso le complesse operazioni per estrarlo in sicurezza.

Erdogan: “Non lasceremo nessun cittadino per strada”

“Non lasceremo per strada nessuno dei nostri concittadini”. Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, parlando nel corso di una conferenza stampa dalle zone colpite dal sisma. “Abbiamo mobilitato tutti i nostri mezzi”, ha aggiunto Erdogan citato da Anadolu. Il presidente turco ha affermato anche che tutti gli sfollati dal terremoto potranno soggiornare in hotel convenzionati ad Antalya, Alanya e Mersin. 

“Il nostro obiettivo è realizzare alloggi per gli sfollati nelle 10 province entro un anno, esattamente come abbiamo fatto in altro luoghi dove si sono verificati dei disastri”.

Nel corso della sua conferenza stampa dalle zone terremotate il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha ammesso che nelle prime fasi dei soccorsi ci sono stati “dei problemi”, ma “oggi va meglio e domani andrà ancora meglio”. Lo riporta Trt Turk.”Abbiamo mobilitato tutte le nostre risorse”, ha aggiunto. 

Tajani: “Raggiunti tutti italiani tranne Angelo Zen”

Riguardo alla situazione dei cittadini italiani che si trovavano nella zona del sisma fra Turchia e Siria “siamo alle notizie di ieri. Tranne l’imprenditore Angelo Zen sono stati tutti raggiunti“. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in collegamento con ‘Agorà’ su Rai 3. “Stiamo lavorando con la Protezione civile italiana e siamo in contatto con quella turca ma la situazione nel Paese è difficile e resa ancora più complicata dal maltempo”. Tajani ha spiegato che vicino all’epicentro del terremoto gli italiani erano “poche decine” mentre nella zona “più ampia” erano circa 170 “almeno coloro che erano registrati sull’app del ministro degli Esteri”. Quanto a Zen “doveva contattare il suo socio turco il giorno successivo alla notte in cui è avvenuto il terremoto ma non si sono visti”. 

Tajani: “Al lavoro per mandare aiuti in Siria via Beirut”

“Stiamo lavorando con il ministero della Difesa per far arrivare materiale sanitario nelle zone terremotate della Siria via Beirut”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in collegamento con ‘Agorà’ su Rai 3. “Tutto quello che possiamo fare lo faremo anche se in questo caso è più complicato”, ha aggiunto.

Papa: “Prego con commozione per Siria e Turchia”

“Il mio pensiero in questo momento va alle popolazioni della Siria e della Turchia duramente colpite dal terremoto che ha causato migliaia di morti e feriti”. Così Papa Francesco nel corso dell’udienza, in aula Paolo VI. “Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai famigliari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità. Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori in parte già martoriati da una lunga guerra. Preghiamo insieme perché questi nostri fratelli e sorelle possano andare avanti davanti a questa tragedia e chiediamo alla Madonna che li protegga”. 

Vigili del fuoco a lavoro in Turchia, base italiana ad Hatay

Il team Usar dei vigili del fuoco è stato impegnato per tutta la notte ad Antiochia, in Turchia, per le ricerche di dispersi sotto le macerie di una palazzina di cinque piani completamente crollata. In azione i nuclei cinofili. La situazione operativa resta molto complessa per gli enormi danni causati dalla scossa di domenica. Ultimato il campo base del contingente italiano ad Hatay.

Ue: “Sanzioni a Siria non hanno impatto su aiuti umanitari”

L’Unione europea ha ricevuto una richiesta dal governo siriano per l’assistenza attraverso il meccanismo di protezione civile. Bruxelles si è impegnata a condividere questa richiesta con gli Stati membri incoraggiandoli a contribuire. “Respingo categoricamente le accuse secondo cui le sanzioni dell’Unione europea hanno alcun impatto sugli aiuti umanitari”. Lo ha detto il commissario Ue per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic, nella conferenza stampa al termine del Collegio dei commissari. “Queste sanzioni sono state imposte dal 2011 in risposta alla violenta repressione del regime siriano contro la sua stessa popolazione civile, compreso l’uso di di armi chimiche. Colpiscono il regime e i suoi sostenitori in certi settori in cui il regime fa profitti”, ha spiegato.

Save the Children: “Gelo ostacola aiuti in Turchia e Siria” 

Le temperature gelide, le strade e gli aeroporti danneggiati stanno rendendo difficile per le agenzie e le organizzazioni umanitarie il raggiungimento di migliaia di bambini e delle loro famiglie, che hanno un disperato bisogno di assistenza dopo il devastante terremoto di lunedì. Lo dichiara Save the Children. Sono ormai migliaia i morti o feriti nel Sud della Turchia e nel Nord-Ovest della Siria, con numeri in continuo aumento e persone ancora intrappolate sotto le macerie. Save the Children ha attivato la risposta all’emergenza nelle regioni colpite, dove i sopravvissuti hanno un drammatico bisogno di ripari, coperte, cibo e cure mediche, in uno scenario in cui, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, circa 23 milioni di persone, tra cui circa 1,4 milioni di bambini, potrebbero essere colpite dal terremoto.  

Immagini satellitari mostrano distruzione in Turchia e Siria 

Le immagini satellitari rilasciate dalla società di tecnologia spaziale americana Maxar Technologies, pubblicate dal Guardian, mostrano la distruzione causata dal terremoto in Turchia e Siria. È possibile vedere la città di Nurdagi, vicino all’epicentro del sisma, in cui la maggior parte degli edifici sono crollati. I satelliti hanno registrato anche le numerose tende e i mezzi di soccorso che affollano le strade della città nelle ore successive al terremoto. Scene simili sono state riprese anche a Islahiye, a sud di Nurdagi.

Cina a Usa: “Revocare sanzioni unilaterali a Siria” 

“Gli Stati Uniti dovrebbero mettere da parte la loro ossessione geopolitica, revocare immediatamente le sanzioni unilaterali sulla Siria e aprire le porte all’assistenza umanitaria di fronte alla catastrofe” del terremoto che ha colpito il Paese lunedì. Lo ha detto una portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning. “Gli Stati Uniti sono stati a lungo coinvolti nella crisi siriana con interventi militari e sanzioni economiche, che hanno causato un gran numero di vittime civili e difficoltà nello sviluppo economico e nel processo di ricostruzione”, ha aggiunto il ministero degli Esteri di Pechino. 

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