L'ex premier: "Il momento di oggi è il più drammatico di quelli che ho vissuto nella mia esperienza politica"

Il cambiamento dei trattati è difficile in questo momento, ma è necessario. Con l’unanimità non si può più procedere, è antidemocratico, trasforma ogni nano in un gigante”. Così l’ex premier Romano Prodi in occasione della presentazione del libro ‘David Sassoli. La saggezza e l’audacia’ al teatro Quirino, a Roma. È “obbligatorio il proseguimento a due velocità, come è stato fatto con l’Euro. Bisogna che ci sia un nucleo forte, che i paesi fondatori facciano da nucleo di riferimento per un grande salto in avanti. Il problema dell’Ue è che un corpo fermo non sta in equilibrio. Senza movimento non saremo protagonisti o coprotagonisti”, ha aggiunto. 

Il momento di oggi è il più drammatico di quelli che ho vissuto nella mia esperienza politica” ha sottolineato Prodi. “Nessun momento dei 200 anni della mia esperienza politica – ha scherzato – è stato così difficile, persino la crisi dei missili di Cuba aveva un suo equilibrio. La sfida di oggi non è omogeneizzare le diversità ma creare una regola per la quale le diversità possano coesistere. Trovare il compromesso tra le grandi diversità del mondo è il grande compito dell’Europa. È questo che ha saputo fare fino ad ora”.

 

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