Nota congiunta del portavoce dell'alto rappresentante dell'Ue e del vice portavoce principale del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti: "Disinnescare le tensioni e astenersi da provocazioni e minacce"

L’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione “per la persistente situazione di tensione nel nord del Kosovo“, dove la popolazione di etnia serba protesta da giorni con blocchi stradali contro il presunto arresto ingiustificato di tre serbi e l’invio dalla capitale Pristina di unità armate della polizia speciale. In una nota congiunta, il portavoce dell’alto rappresentante dell’Ue e del vice portavoce principale del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti hanno affermato di lavorare “con il presidente Vucic e il primo ministro Kurti per trovare una soluzione politica al fine di disinnescare le tensioni e concordare la via da seguire nell’interesse della stabilità, della sicurezza e del benessere di tutte le comunità locali”.

 

 

Chiediamo a tutti di esercitare la massima moderazione, di agire immediatamente per ridurre incondizionatamente la situazione e di astenersi da provocazioni, minacce o intimidazioni“, si legge nella nota, “Accogliamo con favore le assicurazioni della leadership del Kosovo che confermano che non esistono elenchi di cittadini serbi del Kosovo da arrestare o perseguire per proteste/barricate pacifiche. Allo stesso tempo, lo stato di diritto deve essere rispettato e qualsiasi forma di violenza è inaccettabile e non sarà tollerata”. Stati Uniti e Ue auspicano che “il Kosovo e la Serbia tornino a promuovere un ambiente favorevole alla riconciliazione, alla stabilità regionale e alla cooperazione a beneficio dei loro cittadini”. La dichiarazione si conclude: “Tutti gli obblighi del dialogo devono essere pienamente attuati senza indugio“. 

Cremlino: “Mosca sostiene la Serbia”

In mattinata il portavoce del Cremlino, Dimitry Peskov, sul tema aveva dichiarato: “Sosteniamo Belgrado nelle sue azioni. La Serbia è un Paese sovrano. È assolutamente sbagliato cercare una sorta di influenza distruttiva della Russia. Naturalmente, la Serbia protegge i diritti dei serbi che vivono nelle vicinanze in condizioni difficili. E reagisce duramente quando questi diritti vengono violati”, ha detto Peskov rispondendo a una richiesta di commento a dichiarazioni di Pristina su una presunta influenza destabilizzante della Russia nei Balcani.

 

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