L'attentato a Parigi il 13 novembre 2015, Meloni: "Terremo alta guardia contro terrorismo"
Sette anni fa la strage del Bataclan a Parigi. “A 7 anni dagli attentati di Parigi, non dimentichiamo l’italiana Valeria Solesin – uccisa al Bataclan – e tutte le vittime di quel terribile 13 novembre. Il Governo terrà sempre alta la guardia contro il terrorismo per garantire sicurezza e libertà in Italia e nel resto d’Europa”. Così la premier Giorgia Meloni in un tweet ricordando la vittima italiana della strage nel locale parigino avvenuta 7 anni fa.
Cosa accadde
La serie di attentati coordinati del 13 novembre 2015 a Parigi colpì, più o meno simultaneamente, lo Stade de France, diversi ristoranti e la sala concerti del Bataclan. Ad agire furono almeno tre gruppi di un commando jihadista, che si lasciarono dietro un bilancio complessivo di 130 morti, di cui 90 nel solo Bataclan (e fra loro l’italiana Valeria Solesin) e circa 450 feriti. Il tutto cominciò intorno alle 21.20 e si concluse verso l’1.40.
13 NOVEMBRE 2015
– 21.16 e 21.20 Due attentatori suicidi si fanno esplodere fuori dallo stadio nazionale appena a nord di Parigi dopo non essere riusciti ad entrarvi. Muoiono una guardia giurata ed entrambi gli attentatori.
– 21.24 alle 21.36 Tre esplosioni si verificano in diversi ristoranti nel 10° e 11° arrondissement di Parigi. Muoiono 39 persone.
– 21.41 Un attentatore suicida fa esplodere il suo giubbotto vicino a un altro ristorante, non uccide nessuno ma ferisce due persone.
– 21.47 Tre uomini armati assaltano la sala da concerto del Bataclan, uccidendo 90 persone.
– 21.53 Un attentatore suicida fa esplodere il suo giubbotto vicino allo stadio nazionale. È l’unica vittima dell’attacco.
– 22.00 Le prime forze dell’ordine entrano al Bataclan. Alle 23.45 viene lanciato l’assalto finale. L’edificio viene dichiarato sicuro verso l’1.40.
14 NOVEMBRE 2015
– Mattina presto: Salah Abdeslam, che aveva lasciato gli attentatori dello stadio e il cui fratello era uno degli aggressori del ristorante, fugge in Belgio.
– 12.12 Forze speciali della polizia entrano nel Bataclan, due terroristi si fanno esplodere, uno viene ucciso dalla polizia.
– 11.42 Il gruppo dello Stato islamico rivendica la responsabilità degli attacchi come rappresaglia contro la Francia per “aver insultato il Profeta” e aver compiuto attacchi aerei in Iraq e Siria.
17-18 NOVEMBRE 2015 – La polizia fa irruzione in una casa nel sobborgo settentrionale di Saint-Denis, dove sono nascosti due uomini coinvolti negli attacchi. Uno degli uomini fa esplodere il suo giubbotto esplosivo e muoiono insieme a una donna che si trova con loro.
18 MARZO 2016 – Salah Abdeslam viene catturato nell’area di Molenbeek a Bruxelles, in Belgio.
22 MARZO 2016 – Tre attentatori suicidi collegati agli attentati di Parigi del novembre 2015 uccidono 32 persone e ne feriscono più di 300 a Bruxelles.
8 APRILE 2016 – Mohamed Abrini, coinvolto negli attentati di Parigi e negli attentati di Bruxelles, viene arrestato ad Anderlecht fuori Bruxelles.
8 SETTEMBRE 2021 – Si apre a Parigi il processo per gli attentati del 13 novembre 2015. In tutto sono imputati 20 uomini. Abrini, Abdeslam e altri 12 sono comparsi in tribunale. Cinque degli imputati sono presumibilmente morti e uno è in fuga.
27 GIUGNO 2022 – È il 148esimo e ultimo giorno del processo a Parigi. “Non sono un assassino. Se mi condannerete, commetterete un’ingiustizia”, le parole di Salah Abdeslam davanti alla corte d’assise speciale di Parigi.
29 GIUGNO 2022 – Al processo 19 imputati sono dichiarati colpevoli di terrorismo. Salah Abdeslam è dichiarato colpevole di omicidio e tentato omicidio con associazione terroristica, è condannato all’ergastolo senza possibilità di sconto della pena.
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