Al momento dell'esplosione, c'erano 110 persone nella miniera

Sale a 41 il bilancio delle vittime nell’esplosione della miniera di carbone Ttk Amasra Muessese Mudurlugu, in Turchia, secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Interno Suleyman Soylu. Undici sono rimasti feriti e ricoverati in ospedale, mentre altri 58 sono riusciti a uscire dalla miniera da soli o sono stati salvati illesi. 

I soccorritori sono al lavoro per liberare dalle macerie i minatori rimasti instrappolati. L’esplosione è avvenuta nella miniera statale Ttk Amasra Muessese Mudurlugu nella città di Amasra, nella provincia costiera di Bartin, sul Mar Nero. Il ministro dell’Energia Fatih Donmez ha affermato che una valutazione preliminare indicava che l’esplosione era probabilmente causata dal grisù, gas infiammabili trovati nelle miniere di carbone.

Al momento dell’esplosione, c’erano 110 persone nella miniera, ha detto il ministro dell’Interno Suleyman Soylu, che si è recato ad Amasra per coordinare le operazioni di salvataggio. La maggior parte dei lavoratori è stata in grado di evacuare dopo l’esplosione, ma 49 sono rimasti intrappolati in un’area della struttura a rischio più elevato, ha affermato il ministro. Soylu non ha fornito un numero per quelli ancora intrappolati, dicendo che alcuni dei 49 erano stati portati in salvo.

 

Operai sotto le macerie

Sono almeno 15 gli operai ancora bloccati nella miniera di carbone esplosa in Turchia. Il ministro dell’Energia Fatih Donmez ha affermato che gli sforzi continuano per raggiungere gli operai. La maggior parte di loro si trova nella galleria della miniera dove sta ancora bruciando un fuoco.

Erdogan sul luogo della tragedia

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha visitato il luogo dell’esplosione. Erdogan era affiancato da funzionari, minatori e soccorritori e ha promesso di porre fine ai disastri minerari. “Non vogliamo vedere carenze o rischi inutili”, ha dichiarato Erdogan, aggiungendo che un’indagine rivelerà i responsabili dell’esplosione. 

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