La 30enne romana si trova in una prigione di Teheran dal 28 settembre

Trent’anni da poco compiuti e 7 trascorsi in viaggio per il mondo: Alessia Piperno, la ragazza italiana arrestata a Teheran, aveva scritto su Instragram che non si sarebbe fermata, così come aveva detto in un primo momento, una volta compiuti 30 anni.

In una foto, sorridente mentre fa l’autostop, già in Iran, postata su Instagram 6 giorni fa, Alessia Piperno cerca di spiegare perché i suoi viaggi per il mondo non si sarebbero fermati.

“Mi sembra ieri quando caricai il mio primo zaino sulle spalle, per raggiungere la terra dei miei sogni, l’Australia – racconta – Al tempo avevo appena compiuto 24 anni, mentre oggi ne compio 30.

Mi ero ripromessa che a 30 anni mi sarei fermata, ora eccomi arrivata a questo giorno e mi chiedo: ‘Sono pronta a fermarmi?’.

No, affatto”. Alessia Piperno parla di quelli trascorsi a viaggiare come “gli anni più bella della mia vita”.

Il suo primo viaggio è stato in Australia. A settembre 2016, con un biglietto di sola andata, Alessia Piperno ha raggiunto Melbourne, dopo qualche tempo ha iniziato a lavorare in una fattoria, dove è rimasta per sei mesi. Messi da parte i soldi, ha iniziato ad attraversare in lungo e in largo l’Australia.

A Samoa, invece, qualche anno più tardi, si è ritrovata a insegnare in una scuola. E poi ancora Sri Lanka e dall’altra parte, fino in Islanda: tutti viaggi fatti solo con lo zaino in spalla.

Dopo l’Iran, Alessia Piperno voleva tornare in Pakistan. “Purtroppo un mese fa, una forte alluvione ha colpito il paese del mio cuore, e in più di 365.000 persone hanno perso la loro casa – confessa in un post – Non sono un muratore, non ho idea di come ricostruire una casa, ma anche i miei sogni un tempo mi sembravano impossibili.

Quando il mondo ti dà tanto, arriva il momento di dare tu qualcosa al mondo. ‘Esprimi un desiderio’, mi ha urlato Haniieeh mentre soffiavo le candeline. Questa volta non ci ho dovuto pensare, ho un sogno pronto nella testa e nel cuore. Ricostruire un villaggio in Pakistan.

E sapete qual é la cosa più assurda? Che so già che ci riuscirò”.

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