Von der Leyen: "Ricostruire non è solo interesse ma dovere morale" . Il governo ucraino: "In Donbass non è finita". Intelligence Gb: "Ora Russia punterà a conquista Donetsk"

Il 131esimo giorno di guerra in Ucraina inizia con il peso della conquista di Lysychansk da parte della Russia. Ieri la conferma di Mosca e anche di Kiev: secondo il Cremlino è caduta l’ultima città del Luhansk ma l’Ucraina dichiara che in Donbass non è ancora finita. “Torneremo a Lysychank” dice Zelensky. Oggi la conferenza internazionale sulla ricostruzione in Svizzera, bombardamenti a Kharkiv, almeno tre morti tra i civili.

IN AGGIORNAMENTO

17h51 Von der Leyen incontra presidente Bers per ricostruzione 

“Un piacere incontrare la presidente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, Odile Renaud-Basso, alla Urc2022 per discutere i nostri sforzi comuni sulla ricostruzione dell’Ucraina. Bers ha una lunga e positiva esperienza in Ucraina. So che la sua esperienza sarà molto preziosa nel plasmare gli investimenti e le riforme nel paese”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter.

16h43 Premier Shmyhal: “Per ricostruzione servono 750 mld dollari, i russi paghino”

Il premier dell’Ucraina, Denys Shmyhal, intervenendo alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina a Lugano, in Svizzera, ha presentato un piano di ricostruzione in tre fasi da 750 miliardi di dollari, che si dovrebbe concentrare prima sulle necessità immediate, poi sulla “ripresa rapida” e poi sulla “ripresa di lungo termine”. Per lui, fino a 500 miliardi di dollari di fondi congelati, anche agli oligarchi russi, dovrebbero contribuire a coprire le spese. “Le autorità russe hanno scatenato questa sanguinosa guerra. Hanno causato questa massiccia distruzione e dovrebbero esserne ritenuti responsabili”, ha detto il premier ucraino.

15h52 Borrell: “Satellite Ue aiuterà indagini crimini guerra”

 “Queste immagini satellitari saranno di grande importanza nelle indagini dei crimini di guerra e le situazioni di violazione dei principi di diritto internazionale. E in Ucraina vediamo molto chiaramente attraverso queste immagini di una precisione sorprendente come città intere sono state distrutte, come, non solo viene distrutto un ordine mondiale basato sul diritto, ma anche infrastrutture civili”. Così l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, in visita al Centro Satellite dell’Unione europea (SatCen) a Madrid. 

14h41 Von der Leyen: “Ricostruire non è solo interesse ma dovere morale” 

“Tutti voi qui nella stanza e molti altri altrove vogliono sostenere e aiutare a ricostruire l’Ucraina. Non è solo nel nostro interesse, ma anche un obbligo morale. Ecco perché la Commissione europea ha proposto al governo dell’Ucraina di allestire una piattaforma di ricostruzione”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento di apertura alla Conferenza di Lugano sulla ricostruzione dell’Ucraina.

14h35 Mosca: “Occidente non sa fermare oltraggi contro i media russi”

La Russia non ha iniziato la “guerra contro i giornalisti” ed è interessata a finirla, è l’Occidente che non riesce a fermare i suoi oltraggi contro i media russi. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in una conferenza stampa a seguito dei colloqui con il ministro degli Esteri venezuelano Carlos Faria, come riporta l’agenzia Tass. “Non abbiamo iniziato questa guerra contro i giornalisti. Ci interessa farla finita, ma non vedo come l’Occidente possa fermare i suoi eccessi, perché è andato troppo oltre, e ora è impossibile che si fermi senza perdere la faccia”, ha detto Lavrov. Per il ministro degli Esteri russo, la maleducazione nei confronti dei giornalisti russi all’estero, in particolare negli Stati Uniti, nell’Ue e in Ucraina, ha acquisto una portata tale da non poter più essere tollerata. L’Occidente “ha smesso di seguire il diritto, lo viola in continuazione e ha inventato le proprie regole – ha affermato Lavrov -. Le sue regole dicono che spetta all’Unione europea decidere cosa sia la libertà d’informazione e cosa sia la propaganda”. A supporto di questa tesi Lavrov ha ricordato che il presidente francese Emmanuel Macron, alla domanda sul perché gli accrediti all’Eliseo per i media russi RT e Sputnik fossero stati rifiutati, aveva risposto che “sono strumenti di propaganda, non media”.

14h13 Lavrov: “Risolvere caso nave russa bloccata in Turchia”

Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha detto che è necessario risolvere il caso della nave cargo russa bloccata al largo della costa della Turchia. “Dobbiamo capire questa situazione. La nave sembra essere davvero russa, con bandiera russa; appartiene, secondo me, al Kazakistan e il carico era sotto contratto tra Estonia e Turchia”, ha detto Lavrov in una conferenza stampa di cui riferisce l’agenzia Interfax.

14h04 Zelensky: “Mosca vuole dimostrare che Europa è debole”

“L’aggressione della Russia contro l’Ucraina non è semplicemente un tentativo di impossessarsi della nostra terra e distruggere le nostre istituzioni statali e indipendenza. È un confronto molto più ampio di prospettive conflittuali di un sistema antidemocratico e antieuropeo”. Così il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento di apertura alla Conferenza di Lugano sulla ricostruzione dell’Ucraina.

“La Russia cerca di dimostrare che è presumibilmente più potente dell’Ucraina, dell’Europa e del mondo democratico. Cerca di dimostrare che l’Europa è presumibilmente debole e incapace di difendere i suoi valori”, ha aggiunto.

13h25 Putin: “Offensiva avanti dopo conquista Luhansk” 

“Le formazioni militari” devono “portare avanti i loro incarichi secondo i piani precedentemente approvati. Mi auguro che tutto andrà nella direzione giusta come è avvenuto finora nel Luhansk”. Così il presidente russo, Vladimir Putin, parlando durante un incontro con il ministro della Difesa, Sergey Shoigu. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Ria. Le unità dell’esercito russo “che hanno preso parte nelle ostilità attive e hanno ottenuto il successo, la vittoria” nel Luhansk, nell’est dell’Ucraina, “dovrebbero riposare e aumentare le loro capacità di combattimento”, ha detto anche Putin. 

12h40 Ucraina: capo intelligence, Russia vuole completa distruzione nostro paese  

“Posso dirvi con piena responsabilità che i piani della Russia sono la completa distruzione dell’Ucraina, assolutamente completa”. Lo ha detto il capo della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa Ucraina, Kyrylo Budanov, in un’intervista a Rbk-Ucraina. “Non intendo rispondere a qualsiasi insinuazione sul fatto che, forse, si limiteranno al Donbass”, ha detto ancora Budanov.

12h10 Ucraina: filorussi, unità Mosca avanzano verso Seversk nel Donetsk  

Le unità militari russe stanno avanzando verso Seversk, città nella regione del Donetsk, “da due direzioni contemporaneamente”. Lo riferisce il ministero degli Interni dell’autoproclamata Repubblica popolare di Luhansk (Lpr), secondo quanto riporta l’agenzia Tass. Porre Seversk sotto il controllo dell’esercito russo consentirà di sviluppare un’offensiva contro Kramatorsk e Slavyansk, ha affermato ancora il ministero degli Interni.

11h50 Ucraina: Kiev, negoziati con Russia dopo cessate il fuoco e ritiro truppe

“Cessate il fuoco. Ritiro delle truppe Z. Rientro dei cittadini rapiti. Estradizione di criminali di guerra. Meccanismo di risarcimenti. Riconoscimento dei diritti sovrani dell’Ucraina. La controparte russa conosce bene le nostre condizioni. Il capo di Peskov non deve preoccuparsi: verrà il momento e metteremo tutto nero su bianco”. Lo ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymir Zelensky, rispondendo a distanza alle parole del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, secondo cui l’Ucraina deve capire e accettare le condizioni della Russia per un accordo di pace.

11h01 Ucraina: intelligence Gb, ora Russia punterà a conquista Donetsk  

Sarà la regione del Donetsk il nuovo obiettivo militare della Russia. Secondo l’aggiornamento quotiano dell’intelligence britannica, dopo che il ministero della Difesa russo ha affermato di aver “completato l’accerchiamento di Lysychansk e di essersi assicurato il pieno controllo della città”, “l’ultimo grande centro abitato rimasto nella regione di Luhansk sotto il controllo ucraino”, “l’obiettivo della Russia ora si sposterà quasi sicuramente sulla conquista della regione di Donetsk, gran parte della quale resta sotto il controllo delle forze ucraine”. Sempre secondo il rapporto dell’intelligence britannica, “la lotta per il Donbass è stata dura e logorante ed è altamente improbabile che ciò cambi nelle prossime settimane”.

10h10 Ucraina: Siria, Usa e Turchia mandano combattenti Isis  

“Non ci sorprende che Stati Uniti, Occidente e Turchia stiano mandando militanti delle organizzazioni terroristiche Isis e Jabhat al-Nusra da Idlib all’Ucraina, perché questi gruppi, sebbene siano chiamati in modo diverso, sono strumenti usati dall’Occidente contro i popoli pacifici”. Lo ha detto l’ambasciatore siriano in Russia, Riad Haddad, a Tass. “In questo modo, trasformano l’Ucraina in un hub per terroristi e mercenari, senza rendersi conto delle conseguenze negative che una tale politica comporterebbe per la sicurezza mondiale”, ha aggiunto Haddad.

9h31 Ucraina: sindaco Enerhodar, tecnico centrale Zaporizha torturato a morte  

Le forze russe hanno torturato a morte il tecnico subacqueo della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha detto il sindaco di Enerhodar, Dmytro Orlov, che ha riferito che Andrii Honcharuk è morto in ospedale dopo essere stato brutalmente picchiato dalle forze russe per essersi rifiutato di tuffarsi nella piscina dell’impianto. Orlov ha detto che Honcharuk era in coma quando è arrivato in ospedale e non ha ripreso conoscenza prima della sua morte. Lo riporta il Kyiv Independent.

08h20 Ucraina: viceministra Mudra, ricostruiremo come Kuwait dopo Saddam

La proposta è quella della “creazione di un meccanismo vincolante a livello internazionale per compensare l’Ucraina: affidare a una commissione l’esame delle richieste di risarcimento mentre i Paesi firmatari dell’accordo avranno l’autorità di confiscare i beni russi di proprietà statale e di trasferirli a un fondo per la ricostruzione”. A spiegarla, in un’intervista a Repubblica, è la viceministra della Giustizia Ucraina, Iryna Mudra. “L’invasione – sottolinea – ha provocato e continua a provocare immense sofferenze umane e ingenti distruzioni. Le nostre stime a fine maggio ammontano a 92 miliardi di dollari, ma purtroppo i danni aumentano ogni giorno. La Russia deve essere ritenuta responsabile: per questo tra le priorità c’è quella di avviare l’istituzione di una commissione per il risarcimento dei danni”.”Il presidente Zelensky – aggiunge – ha creato un gruppo di lavoro che comprende personalità internazionali. Il modello a cui ci riferiamo è quello della Commissione per la compensazione delle Nazioni Unite, utilizzato per risarcire il Kuwait invaso dall’Iraq. L’accordo internazionale tra l’Ucraina e gli Stati interessati fornirebbe il quadro giuridico. E, se necessario, potrebbe promulgare una legislazione speciale sulla confisca, come è stato fatto dalCanada. Pure gli Stati Uniti hanno procedure molto avanzate e il Parlamento Ue ha chiesto di istituire uno strumento giuridico per finanziare la ricostruzione con i beni russi sequestrati”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata