Il dibattito in tv tra i due candidati alla presidenza che domenica si sfideranno nel ballottaggio

E’ il capitolo Ucraina a incendiare il dibattito per le presidenziali francesi fra Emmanuel Macron e Marine Le Pen. L’attuale inquilino dell’Eliseo, dato in vantaggio di 5 punti nei sondaggi, e la sua avversaria si ritrovano davanti alle telecamere a cinque anni dal testa a testa del 2017, dove Macron surclassò la rivale. In questa occasione, però, la sfida è diversa. Le Pen dimostra di aver imparato la lezione e ribatte colpo su colpo a un Macron che la interrompe spesso, così come quando il leader di ‘En Marche’ piazza l’affondo. “I tuoi interessi sono legati a quelli del potere russo. Dipendi dal potere russo e da Putin”, dice Macron riferendosi a un prestito ottenuto da una banca russa da parte di Le Pen. “Se sono stato costretta ad andare a fare un prestito all’estero è perché nessuna banca francese ha accettato di concedermelo. Sono una donna assolutamente libera”, la pronta risposta di Le Pen che non manca di sottolineare come ai tempi il ministro dell’Economia in Francia fosse proprio lo stesso Macron.

In merito al conflitto la candidata del Rassemblement esprime “solidarietà e compassione assoluta”, al popolo ucraino parlando di un’aggressione “non ammissibile” da parte della Russia. Le Pen si dice anche favorevole all’adozione di sanzioni ma non a quelle su gas e petrolio perché “non faranno male alla Russia che venderà ad altri Paesi mentre faranno molto male alla Francia”. Toni che restano accesi anche quando il focus del discorso si sposta sull’Unione Europea. Le Pen parla di un cambiamento da effettuare “dall’interno” per creare un Ue “delle nazioni libere”. Una narrazione che non convince Macron. “Il vostro progetto consiste sempre nell’uscire dall’Ue ma non lo dite più”, ribatte il presidente francese.

Gli attacchi di Le Pen arrivano invece sul fronte della politica interna a partire dalle pensioni. “Andarci a 65 anni è un’ingiustizia assolutamente insopportabile”, scandisce a chiare lettere. Per la candidata della destra l’obiettivo è quello di diventare la presidente del “rinascimento democratico, della concordia ritrovata e della fraternità nazionale” perché il più grande “atout” della Francia è “il suo popolo”. Parole che – a dire di Macron – non rappresentano il reale pensiero di Le Pen. Per il presidente infatti in caso di una cambio alla guida del Paese la Francia diventerebbe “il primo Paese al mondo che vieterebbe il velo sulle strade pubbliche. Un progetto che mina l’universalità francese”.

L’obiettivo di Macron è invece quello di rendere la Francia “più indipendente e più forte” in un momento in cui a dominare sono “paure e preoccupazioni”. Un progetto dove il Paese deve diventare “una grande potenza ecologica”. Ed è proprio sul clima che i due tornano a punzecchiarsi in maniera diretta. Macron accusa Le Pen di essere ‘climatoscettica’, la leader del Rassemblement risponde coniando il termine ‘climato-ipocrita’ nei confronti del presidente reo di portare avanti “il peggio dell’ecologia punitiva”.

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