Nella cittadina a nordovest di Kiev decine di morti per strada e fosse comuni. Charles Michel denuncia le «atrocità» dei russi

Trentanovesimo giorno di guerra in Ucraina dove nella notte le sirene d’allarme sono risuonate in molte città. Zelensky dichiara che la Russia punta a “prendersi il Donbass e il Sud” del Paese. Conferma del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov che dichiara: uno degli obiettivi principali di Mosca è “salvare le repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk“. Orrore a Bucha, a poco meno di 40 chilometri a nordovest di Kiev: scoperte fosse comuni con oltre 300 corpi, decine i cadaveri per le strade cittadine. Charles Michel, presidente del Consiglio europeo denuncia le “atrocità” dell’esercito russo nella regione di Kiev e chiede maggiori sanzioni nei confronti di Mosca. “E’ una guerra sacrilega, Ucraina Paese martoriato”, dice il Papa da Malta.

22h05 – Ucraina: media, Biden pensa a nuove sanzioni dopo fatti di Bucha

L’amministrazione Biden pensa a nuove sanzioni contro la Russia dopo quanto emerso a Bucha, sobborgo di Kiev, dove sarebbe stato compiuto un massacro di civili da parte delle forze russe. Lo riporta il Washington Post. Le sanzioni potrebbero colpire comparti dell’economia russa che sono stati risparmiati fino a ora come quello minerario e dei trasporti.

21h02 – Ucraina: Stoltenberg, attacco a membro Nato farebbe scattare risposta

 Un attacco ad un membro della Nato “farebbe scattare una risposta”. Lo ribadisce il segretario generale della nato, Jens Stoltenberg, a ‘Che Tempo che Fa’ parlando della ‘linea rossa’ che potrebbe far entrare l’Alleanza nel conflitto.

20h55 – Ucraina: Stoltenberg, bene Corte penale internazionale su crimini guerra

“Bene l’indagine della Corte penale internazionale su potenziali crimini di guerra in Ucraina. Chi si è reso responsabile deve essere condannato”. Lo ha detto il segretario generale della nato, Jens Stoltenberg, a ‘Che Tempo che Fa’.

20h52 – Ucraina: Stoltenberg, Putin ha sottovalutato coraggio ucraini e loro leadership

“Putin ha commesso un grande errore. Ha sottolvalutato il coraggio degli ucraini e la loro leadership. Un’operazione che pensava rapida si è trasformata in una guerra dove non ha raggiunto il suo obiettivo”. Lo ha detto il segretario generale della nato, Jens Stoltenberg, a ‘Che Tempo che Fa’. “Ora ci aspettiamo una concentrazione dei combattimenti all’est e al sud dell’Ucraina. Quella dei russi non è una ritirata ma un riposizionamento”.

20h35 -Ucraina: Zelensky, Usa non ci danno garanzie sicurezza richieste

“Vorrei ringraziare gli Stati Uniti e l’amministrazione Biden per il supporto di entrambe le parti per tutto ciò che fanno per noi. Tuttavia, gli Stati Uniti non ci hanno dato garanzie di sicurezza. Questo deve essere compreso”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Cbs.

20h30 – Ucraina: Zelensky, responsabili crimini saranno trovati e puniti

“Il mondo ha già visto molti crimini di guerra in tempi diversi e in diversi continenti. E’ tempo di fare tutto il possibile per rendere i crimini di guerra dell’esercito russo l’ultima manifestazione di un tale male sulla terra. Tutti i colpevoli di tali crimini saranno iscritti in un apposito libro dei carnefici. Verranno trovati e puniti”. Lo ha scritto su telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

19h18 Guterres su Bucha, urgente commissione inchiesta indipendente

Sono profondamente scioccato dalle immagini dei civili morti a Bucha in Ucraina. E’ essenziale che una commissione di inchiesta indipendente porti alle responsabilità effettive dell’accaduto”. Lo ha scritto su twitter Antonio Guterres segretario generale dell’Onu.

18h36 – Kiev, trovati 410 cadaveri nelle zone lasciate dai russi

Nelle zone abbandonate dai soldati russi nella regione di Kiev sono stati trovati i cadaveri di 410 civili. Lo annuncia su facebook Iryna Venediktova procuratore generale ucraino. Lo riporta Ukrinform.

18h31 – Johnson: “Affameremo la macchina da guerra di Putin”

“Gli spregevoli attacchi della Russia contro civili innocenti a Irpin e Bucha sono un’ulteriore prova che Putin e il suo esercito stanno commettendo crimini di guerra in Ucraina”. Lo ha detto in una dichiarazione il premier britannico Boris Johnson. “Farò tutto ciò che è in mio potere per far morire di fame la macchina da guerra di Putin. Stiamo intensificando le nostre sanzioni e il supporto militare, oltre a rafforzare il nostro pacchetto di supporto umanitario per aiutare i bisognosi sul campo. Non ci fermeremo finché non sarà fatta giustizia”, ha aggiunto.

18h28 – Kuleba, Russia è peggio dell’Isis

 “Il massacro di Bucha è l’atrocità più oltraggiosa del 21esimo secolo. Senza esgaerare possiamo dire che la Russia è peggiore dell’Isis per portata e spietatezza dei crimini commessi. Raccoglieremo tutte le prove, lavoreremo con tutte le istituzioni internazionali pertinenti per identificare i responsabili di questi crimini”. Lo afferma il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista alla radio britannica Times Uk. Qui il video. 

18h01 – Kiev: russi hanno deportato 40mila cittadini Mariupol

Sarebbe circa 40mila i cittadini di Mariupol che le forze armate di Mosca avrebbero trasferito con la forza o in Russia o nelle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk. A dirlo è Liudmyla Denisova, commissaria per i diritti umani del parlamento ucraino. Lo riferisce Ukrinform. “Il calcolo dei deportati è complicato, poiché i russi sequestrano i documenti ucraini alle persone”, ha detto Denisova.

17h46 – Kiev, 11 sindaci e politici locali nelle mani dei russi

Sono undici i sindaci e capi dei governi locali dell’Ucraina, che sono stati rapiti dai soldati russi e al momento si trovano nelle loro mani. Lo ha annunciato il vice primo ministro ucraino Irina Vereshchuk su Telegram. “Ad oggi, undici leader delle comunità locali di Kiev, Kherson, Kharkiv, Zaporizhia, Mykolaiv e Donetsk sono stati catturati”, ha dichiarato.

“Stiamo informando il Comitato Internazionale della Croce Rossa, l’Onu e tutte le altre organizzazioni che si occupano di civili scomparsi”, ha aggiunto Vereschuk, chiedendo a tutti di fare tutto il possibile per liberare i prigionieri.

17h33 – Mosca: Quando Bucha sotto nostro controllo no violenze su civili

 I militari delle forze armate russe non hanno commesso atti violenti contro gli abitanti dell’insediamento di Bucha. Lo ha detto il ministero della Difesa di Mosca. Lo riporta la Tass. “Durante il periodo in cui questo insediamento era sotto il controllo delle forze armate russe, nessun residente locale ha subito azioni violente”, si legge nella nota del monistero. I russi spiegano come “il 31 marzo, il sindaco della città di Bucha, Anatoly Fedoruk, nel suo videomessaggio, aveva confermato che non c’erano soldati russi in città, ma non aveva menzionato nessun residente locale colpito per strada con le mani legate”. Pertanto, secondo Mosca, “non sorprende che tutte le cosiddette ‘prove dei crimini’ a Bucha siano apparse solo a quattro giorni di distanza, quando ufficiali del servizio di sicurezza ucraino e rappresentanti della televisione sono arrivati in città”. Per i russi si tratta quindi di “un’altra provocazione”.

Ucraina, i russi allentano la morsa su Kiev e gli ucraini riconquistano la regione della capitale
Ucraina, i russi allentano la morsa su Kiev e gli ucraini riconquistano la regione della capitale

17h14 – Zelensky su Bucha: “Madri russe vedano che figli bastardi hanno allevato”

 “Bucarest, dichiarazione del vertice Nato il 3 aprile di 14 anni fa. C’era una possibilità di prevenire che la Russia arrivasse. Bucha, regione di Kiev, ora. I russi sono arrivati”. Lo scrive su telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky postando delle foto dei civili uccisi nella città. “Le madri dei soldati russi dovrebbero vedere tutto ciò. Guardate che bastardi avete cresciuto. Assassini, saccheggiatori, macellai”, aggiunge con un durissimo attacco.

16h59 – Draghi: “Russia dovrà rendere conto di orrori”

“Le autorità russe devono cessare subito le ostilità, interrompere le violenze contro i civili, e dovranno rendere conto di quanto accaduto. L’Italia condanna con assoluta fermezza questi orrori, e esprime piena vicinanza e solidarietà all’Ucraina e ai suoi cittadini”. Lo dichiara il presidente del Consiglio, Mario Draghi, commentando i massacri avvenuti nella città ucraina di Bucha.

15h58 – Draghi: “Massacri Bucha spaventosi e insopportabili”

“Le immagini dei crimini commessi a Bucha e nelle altre aree liberate dall’esercito ucraino lasciano attoniti. La crudeltà dei massacri di civili inermi è spaventosa e insopportabile”. Lo dichiara il presidente del Consiglio Mario Draghi.

16h41 – Casa Bianca: “Guerra è lontana dall’essere finita”

La guerra è “lontana dall’essere finita”. Lo ha detto il capo dello staff della Casa Bianca, Ron Klain, in un’intervista alla Abc. “Penso che ci siano molte prove relative al fatto che Putin stia semplicemente spostando le truppe dalla parte nord del Paese per riposizionarle nella zona orientale e rilanciare la battaglia da lì”, ha detto.

16h40 –  Wsj: direttore Cia andò a Kiev per rivelare piani dei russi

 A metà gennaio il capo della Cia, William Burns, si recò in segreto a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ed informarlo del piano di attacco della Russia. Lo riporta il Wall Street Journal. Secondo il giornale americano Burns avrebbe detto a Zelensky che i russi prevedevano un rapido attacco verso Kiev dalla Bielorussia. Inoltre era previsto un attacco all’aeroporto Antonov di Hostomel, vicino alla capitale ucraina, per farne la base dell’attacco contro Kiev dove l’intenzione era quella di rovesciare il governo.

16h21 – Stoltenberg: “Immagini di Bucha orribili e inaccettabili”

 Le immagini di quanto successo a Bucha “sono brutalità contro i civili che non vedevamo in Europa da decenni. E’ orribile ed è assolutamente inaccettabile che i civili vengano presi di mira e uccisi”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista alla Cnn.

16h08 – Zelensky: “Attacco russo è genocidio”

L’attacco russo in Ucraina “equivale a un genocidio”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Cbs. Zelensky ha spiegato che in Ucraina vivono persone di più di 100 nazionalità e “si tratta della distruzione e dello sterminio di tutte queste nazionalità. Siamo cittadini ucraini e non vogliamo essere sottomessi alla politica della Federazione Russa. Questo è il motivo per cui veniamo distrutti e sterminati. E questo sta accadendo nell’Europa del 21esimo secolo”.

16h02 – Stoltenberg: “Da Russia non ritiro truppe ma riposizionamento”

 Il ritiro delle truppe russe dalla zona di Kiev “non è un ritiro reale ma piuttosto un riposizionamento”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista alla Cnn.

15h44 – Blinken: “immagini di Bucha sono pugno nello stomaco”

Le immagini dei corpi di civili uccisi per le strade di Bucha “sono un pugno nello stomaco”. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in un’intervista alla Cnn. “E’ la realta di quanto accade ogni giorno da quando è iniziata la brutale invasione dell’Ucraina da parte della Russia”, ha aggiunto.

15h33 – Cremlino: Sanzioni contro Putin irrazionali

Le sanzioni contro Vladimir Putin “superano il limite della razionalità. Nessuno può immaginare una situazione in cui vengano imposte sanzioni contro i capi di Stato”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista al canale Rossiya 1.

15h29 – Sindaco Irpin: “Donne uccise e calpestate dai carri armati”

I russi nella città di Irpin “hanno ucciso brutalmente i civili. Hanno ucciso donne e ragazze e poi sono passati sopra i loro corpi con i carri armati”. Lo ha detto il sindaco della città Alexander Markushin. Lo riportano i media ucraini.

15h00 – Media Russia, nuova esplosione a Belgorod

Una nuova esplosione si è verificata a Russia nella regione di Belgorod, precisamente nel villaggio di Tomarovka. Lo riferisce Oleg Medvedev, capo dell’amministrazione del distretto urbano di Yakovlevsky, citato dall’agenzia di stampa Ria Novosti, aggiungendo che non sono stati registrati feriti.

14h47 – Vice sindaco Mariupol: “Russi non consentono a civili di partire”

“Le truppe russe non consentono alla gente che sta morendo di fame di partire. Il tentativo della Croce Rossa non è riuscito. Dei 530mila abitanti di Mariupol 150mila sono ancora in città”. Lo dice a ‘Mezz’ora in più’ il vicesindaco di Mariupol, Sergei Orlov. “Il 40% della città è occupata dai russi, specie le periferie orientali mentre il centro e la zona industriale sono sotto il controllo dell’esercito ucraino. Ci sono battaglie continue per le strade”, continua Orlov. 

14h38 – Cremlino: “Incontro Putin-Zelensky dopo documento scritto”

“Putin non ha mai rifiutato un tale incontro, e sì, è ipoteticamente possibile. Ma perché si svolga è necessario un documento scritto specifico. Poi, verrà il turno dell’incontro”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista al canale Rossiya 1 in merito a un incontro fra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky.

14h08 – Di Maio: “Accertare crimini di guerra, atrocità vanno punite”

“Bisogna “accertare il prima possibile l’esistenza di crimini di guerra” in Ucraina e “queste atrocità non possono restare impunite”. Così su Twitter il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, riferendosi alle immagini che arrivano da Bucha, a nordovest di Kiev. “Da Bucha immagini agghiaccianti. Corpi di civili ucraini a terra, uccisi, con le mani legate. Crudeltà, morte, orrore”, ha scritto Di Maio.

14h06 – Ambasciatrice GB in Ucraina: russi usano stupro come arma

“Lo stupro è un’arma di guerra. Nonostante non sappiamo ancora la portata totale di questo uso in Ucraina, è già chiaro che faceva parte dell’arsenale della Russia. Donne stuprate davanti ai loro figli, bambine davanti alle loro famiglie, come deliberato atto di soggiogamento. Lo stupro è un crimine di guerra”. Lo scrive su Twitter l’ambasciatrice del Regno Unito in Ucraina, Melinda Simmons.

13h57 – Di Maio: “Da Bucha immagini agghiaccianti, guerra russa va fermata”

“Da Bucha immagini agghiaccianti. Corpi di civili ucraini a terra, uccisi, con le mani legate. Crudeltà, morte, orrore. Accertare il prima possibile l’esistenza di crimini di guerra. Queste atrocità non possono restare impunite. Con il popolo ucraino, la guerra russa va fermata”. Così su Twitter il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

13h54 – Kiev: missili russi hanno colpito porto Mykolaiv

Diversi missili russi hanno colpito il porto ucraino di Mykolaiv, sul Mar Nero. Lo riferisce Anton Gerashchenko, collaboratore del ministero dell’Interno ucraino, citato dal Guardian. Le forze russe hanno attaccato diversi porti del sud dell’Ucraina, compresi Odessa, Mykolaiv e Mariupol, mentre provano a isolare l’Ucraina dal Mar Nero e creare un corridoio terrestre dalla Russia alla Crimea.

13h44 – Kiev: “Scene da film horror a Bucha e in altre città”

Le autorità ucraine hanno trovato prove di gravi crimini di guerra da parte delle truppe russe nei sobborghi di Kiev e i corpi di decine di civili sono stati trovati per le strade di Irpin, Bucha e Hostomel dopo il ritiro delle forze russe. Lo ha detto Oleksiy Arestovych, consulente del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, paragonando le scene a un “film dell’orrore”. Arestovych ha riferito che alcune vittime hanno ricevuto spari alla testa e avevano le mani legate, e che alcuni corpi avevano segni di torture. Ha accusato le truppe russe di avere stuprato donne e provato a bruciarne i corpi. Arestovych ha promesso che le autorità ucraine indagheranno sui presunti crimini di guerra e rintracceranno i responsabili. Qui il video

13h31 – Regista lituano Kvedaravicius morto nell’assedio di Mariupol

Il regista e documentarista lituano Mantas Kvedaravicius è stato ucciso in Ucraina, nella città portuale assediata di Mariupol, dove stava lavorando a un documentario. Lo ha reso noto il presidente della Lituania Gitanas Nauseda. “Abbiamo perso un creatore che ha lavorato in Ucraina ed è stato attaccato dall’aggressione della Russia”, ha dichiarato. Il 45enne regista è rimasto ucciso sabato in Ucraina, secondo i notiziari locali. Non è stato possibile confermare immediatamente le circostanze della sua morte. Kvedaravicius era noto per i suoi documentari sui conflitti militari in Cecenia e Ucraina. Il suo film ‘Mariupol’ è stato presentato in anteprima al Festival Internazionale del Cinema di Berlino 2016. La notizia della morte di Kvedaravicius è stata accolta con dolore e shock nella comunità artistica lituana.

13h17 – Von der Leyen: “sconvolta da orrori, si indaghi su crimini guerra”

 “Inorridita dalle notizie di orrori indicibili nelle aree da cui la Russia si sta ritirando. Urge un’indagine indipendente. Gli autori di crimini di guerra saranno ritenuti responsabili”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter.

12h41 – GB: “A Bucha atti spaventosi, indagare per crimini di guerra”

“Mentre le truppe russe sono costrette a ritirarsi, stiamo assistendo a prove crescenti di atti spaventosi da parte delle forze d’invasione in città come Irpin e Bucha. Sui loro attacchi indiscriminati contro civili innocenti durante l’invasione illegale e ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia si deve indagare come crimini di guerra”. Lo afferma la ministra degli Esteri britannica, Liz Truss.

 “Non permetteremo alla Russia di nascondere il suo coinvolgimento in queste atrocità attraverso una cinica disinformazione e garantiremo che la realtà delle azioni della Russia venga portata alla luce”, prosegue Truss, assicurando che “il Regno Unito sosterrà pienamente qualsiasi indagine della Corte penale internazionale, nel suo ruolo di istituzione primaria con il mandato di indagare e perseguire i crimini di guerra”. Poi la titolare della diplomazia britannica conclude: “Non ci fermeremo finché i responsabili delle atrocità, compresi i comandanti militari e gli individui del regime di Putin, non avranno affrontato la giustizia. In questo momento, più che mai, è essenziale che la comunità internazionale continui a fornire all’Ucraina il sostegno umanitario e militare di cui ha così tanto bisogno e che aumentiamo le sanzioni per tagliare alla fonte i finanziamenti per la macchina da guerra di Putin”.

12h35 – Borrell, scioccato da atrocità forze russe

 “Scioccato dalle notizie di atrocità commesse dalle forze russe. L’Ue assiste l’Ucraina nel documentare crimini di guerra. Tutti i casi vanno perseguiti, dalla Corte internazionale di giustizia”. Lo scrive su Twitter l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell. “Mi congratulo con l’Ucraina per la liberazione della maggior parte della regione di Kiev”, aggiunge Borrell, assicurando che “l’Ue continuerà a sostenere in modo forte l’Ucraina”. Il post si conclude con l’esclamazione “Gloria all’Ucraina”, scritta in ucraino.

12h31 – Media, distrutta da russi raffineria petrolio più grande del Paese

 I russi hanno distrutto la raffineria di petrolio più grande dell’Ucraina a Kremenchuk durante un attacco missilistico condotto il 1° aprile. Lo riporta il Kiev post, sottolineando che la Russia “conduce attacchi mirati su depositi di petrolio in diverse parti del Paese, fra cui Leopoli e Dnipro”.

12h21 – Kiev, massacro Bucha deliberato, ora nuove sanzioni G7

“Il massacro di Bucha è stato deliberato. I russi puntano a eliminare il maggior numero possibile di ucraini. Dobbiamo fermarli e cacciarli via. Chiedo nuove devastanti sanzioni del G7 ora: embargo su petrolio, gas e carbone; chiudere tutti i porti a imbarcazioni e beni russi; scollegare tutte le banche russe da Swift”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

 

11h50 – Michel, in arrivo nuove sanzioni Ue

 “Ulteriori sanzioni Ue e supporto sono in arrivo”. Lo annuncia il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in un post su Twitter in cui, riferendosi al “massacro di Bucha”, si dice “scioccato dalle immagini inquietanti delle atrocità commesse dall’esercito russo nella regione liberata di Kiev” e riferisce che “l’Ue sta assistendo l’Ucraina e le ong nella raccolta delle prove necessarie per il perseguimento presso le Corti internazionali”. Il post si conclude con l’esclamazione “Gloria all’Ucraina”, scritta in ucraino.

11h45 – Papa, guerra sacrilega, terra martoriata da bombardamenti

“Preghiamo per la pace, pensando alla tragedia umanitaria della martoriata Ucraina, ancora sotto i bombardamenti di questa guerra sacrilega. Non stanchiamoci di pregare e di aiutare chi soffre”. Così Papa Francesco durante durante l’Angelus, nella messa celebrata a Malta.

11h41 – Michel: “Scioccato da immagini massacro Bucha, Ue aiuta raccolta prove”

 “Sono scioccato dalle immagini inquietanti delle atrocità commesse dall’esercito russo nella regione liberata di Kiev”. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, usando l’hashtag ‘Massacro di Bucha’. Bucha è una cittadina a nordovest di Kiev le cui immagini stanno facendo il giro del mondo: sono stati trovati per strada corpi di civili anche con mani legate. “L’Ue sta assistendo l’Ucraina e le ong nella raccolta delle prove necessarie per il perseguimento presso le Corti internazionali”, aggiunge Michel.

11h18 – Croce Rossa italiana torna a Leopoli

 Partita stanotte da Roma per Leopoli la seconda missione di evacuazione di civili della Croce Rossa Italiana dall’Ucraina con l’obiettivo di portare in Italia, stavolta, circa cento persone fragili (bambini, anziani, diversamente abili ecc.).

Il convoglio CRI composto da 18 mezzi, incluse ambulanze, pulmini, minibus, mezzi ad alto biocontenimento, macchine e furgoni per materiali vari, è partita da Roma alla volta di Leopoli, via Polonia, con 51 persone a bordo tra cui volontari, staff, medici, infermieri OSS, operatori RFL.

La missione giungerà a Leopoli lunedì 4 aprile presso le strutture della Croce Rossa Ucraina e, dopo aver effettuato un triage sanitario e i tamponi Covid, tornerà in Italia con il gruppo di persone fragili.

Nel frattempo, la CRI è attiva in altre missioni tra Romania, Ucraina e al fianco della Protezione Civile in Polonia, con un dispiegamento totale di 80 operatori.

“Come promesso continua e cresce – sottolinea Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana – il nostro impegno in favore della Croce Rossa Ucraina e della popolazione colpita da questa terribile guerra. Porteremo in Italia altre persone vulnerabili, con problemi e storie diverse, segnalateci dai volontari sul campo perché, in quel contesto difficile, non avrebbero potuto ricevere le cure o il sostegno adeguato. A questo si aggiungono le nostre ormai costanti partenze di convogli di aiuti, una media di 2 convogli a settimana per un totale finora di oltre 300 tonnellate di aiuti, e l’avvio della costruzione di un hub logistico a Suceava (Romania), al confine con l’Ucraina. Tutto questo è possibile soprattutto grazie alla grandissima solidarietà di aziende e privati che continuano a sostenerci”.

10h35 – Mosca, troppo presto per incontro ai vertici

“La bozza di accordo” fra Mosca e Kiev “non è pronta per essere sottoposta a un incontro dei vertici”. Con queste parole il capo negoziatore della Russia, Vladimir Medinsky, suggerisce su Telegram che i tempi non sono ancora maturi per rendere possibile un incontro fra i presidenti Volodoymyr Zelensky e Vladimir Putin, come invece aveva detto precedentemente il capo negoziatore ucraino. Lo riporta la Bbc.

10h22 – Russia, distrutta raffineria petrolio a Odessa

“Stamattina missili di precisione da mare e aria hanno distrutto una raffineria di petrolio e tre impianti di stoccaggio per carburante e lubrificanti vicino alla città di Odessa, da cui veniva fornito carburante a un gruppo di soldati ucraini in direzione di Mykolaiv”. Lo riferisce un portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato dall’agenzia di stampa russa Interfax.

8h16 – Kuleba, Italia ci mandi armi, il peggio deve ancora venire

“Vorrei dire che coloro che rifiutano l’invio di armi all’Ucraina in realtà sostengono la continuazione della guerra. Prima noi saremo in grado di espellere i russi e prima la guerra sarà finita. Noi apprezziamo molto Mario Draghi e il mio collega Luigi Di Maio: si sono schierati dalla parte giusta della storia sin dal primo giorno di guerra. Noi ci aspettiamo dall’Italia le armi necessarie a difenderci e siamo felici si sia assunta il ruolo di Paese guida nello sforzo di farci entrare in Europa come membro a pieno titolo. La loro scelta, infine, di farsi garanti della nostra sicurezza negli assetti eventualmente nati dal processo di pace è un segno di grande amicizia e serietà”. Così il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista al Corriere della Sera. “Sappiamo che in Italia ci sono forze vicine a Putin: vorrei dire che ciò è immorale, illegale e politicamente perdente. Chi sta con Putin sostiene i crimini di guerra. Sulla questione garanzie, vorrei comunque rassicurare gli italiani: si possono trovare modi per cui le garanzie non comportano automaticamente il vostro coinvolgimento bellico diretto”, dice ancora Kuleba. Secondo il capo della diplomazia ucraina, “siamo nel mezzo della guerra, il peggio deve ancora venire. L’Ucraina ha vinto la battaglia di Kiev, ma quella per il Donbass e nel Sud sta per cominciare e sarà terribile, devastante, lo prova tra l’altro lo scempio di Mariupol”.

Kuleba fa poi un riferimento all’ipotesi di una visita di papa Francesco in Ucraina: “Come cristiano credo fermamente che Dio apprezzerebbe grandemente la visita del Papa a Kiev e noi lo accoglieremmo a braccia aperte”. “La stavamo preparando da ben prima dello scoppio della guerra il 24 febbraio. E adesso diventa anche molto più importante. La nostra ambasciata in Santa Sede lavorava per farla precedere dalla visita del segretario di Stato vaticano, come evento preparatorio. Ma ancora non abbiamo date o conferme finali che avvenga”, aggiunge il ministro degli Esteri ucraino, dicendo che al pontefice chiederebbe “di pregare per noi e di esercitare la sua influenza sui circoli russi per cercare di porre fine a questa assurda e violenta guerra, che va contro il volere di Dio. Qui tanti cristiani muoiono, anche tanti cattolici che combattono al nostro fianco, e lui certo potrebbe portare loro conforto”.

7h39 – Odessa, attacco dall’aria, abbattuti dei missili

“Odessa è stata attaccata via aria. Alcuni missili sono stati abbattuti dalle difese aeree”. Lo riferisce il Consiglio comunale di Odessa in una breve dichiarazione pubblicata su Telegram, in cui aggiunge che si hanno notizie di incendi in alcune aree ma non fornisce informazioni su cosa sia stato colpito nell’attacco. Stamattina due forti esplosioni sono state udite a Odessa, porto ucraino sul Mar Nero sede del quartier generale della Marina ucraina, e sulla città si sono levate colonne di fumo nero.

7h16 – Zelensky, russi vogliono prendere Donbass e sud

 “Qual è l’obiettivo delle truppe russe? Vogliono prendere il Donbass e il sud dell’Ucraina”. Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo video-messaggio notturno. “Qual è il nostro obiettivo? Difendere noi stessi, la nostra libertà, la nostra terra e il nostro popolo”, ha proseguito Zelensky, aggiungendo che le forze ucraine che stanno riprendendo le zone intorno a Kiev e Chernihiv non stanno consentendo ai russi di ritirarsi senza combattere.

7h04 – Udite forti esplosioni a Odessa, fumo sulla città

Due forti esplosioni sono state udite stamattina a Odessa, città ucraina sul Mar Nero, e sulla città si è levato del fumo nero. Al momento non ci sono informazioni ufficiali sulle possibili cause delle esplosioni. A Odessa si trova il porto più grande dell’Ucraina ed è qui che ha sede il quartier generale della Marina ucraina. Qui il video.

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