Provengono da famiglie numerose a basso reddito che vivevano in zone ad alta pericolosità

Arrivano oggi intorno alle 17 in Piemonte, 50 bambini provenienti dall’Ucraina accompagnati dalle loro mamme e da un papà. “Famiglie numerose a basso reddito e con bambini con disabilità provenienti da zone ad alta pericolosità”, si legge nell’autorizzazione all’evacuazione che la Fondazione Aief per l’infanzia e l’adolescenza ha ricevuto dalla deputata ucraina Olena Kryvoruchkina, in coordinamento con l’autorità militare ucraina, che esprime “profonda gratitudine all’Italia e alla Fondazione Aief per la disponibilità ad accogliere madri con tanti figli che sono costretti a fuggire dagli orrori della guerra”. Provenienti da Kryvyi Rih e da Mariupol, le famiglie, per raggiungere Leopoli, hanno affrontato un viaggio lungo e pericoloso: tre giorni per i più fortunati, a piedi e poi in macchine di fortuna, perché il treno è troppo pericoloso per spostarsi con i bambini o i binari non esistono più. Un’insegnante di fisica alle scuole superiori, un’impiegata comunale, una commessa, una logopedista, un operaio, molti di loro con più di tre figli e molte vedove. Le storie delle mamme e dell’unico papà presente, la cui moglie è rimasta a combattere a Mariupol, raccontano di famiglie costrette a lasciare tutto, anche i loro affetti più cari.

Da Leopoli, dove si sono tutti raggruppati grazie al coordinamento della Fondazione ucraina per i giovani guidata da Julia Gershun, un bus li ha accompagnati fino a Medyka, città polacca al confine con l’ Ucraina e punto d’incontro con Aief.”Secondo gli ultimi dati dall’inizio del conflitto sono 4,3 milioni i bambini e gli adolescenti ucraini sfollati all’interno del paese o che si sono rifugiati all’estero. Un’emergenza infanzia che conta anche decine e decine di bambini uccisi e oltre mille divenuti orfani di guerra”, commenta il presidente Aief, Tommaso Varaldo. “Terrore, dolore e smarrimento. Non ci sono parole idonee per descrivere le storie di chi ha lasciato tutto, casa, affetti, lavoro, per fuggire dalla morte e dalla guerra. Grazie ai volontari e ai sostenitori, con le due missioni umanitarie, Aief ha portato in salvo in Italia 100 bambini, evacuati da zone pericolose, e ha consegnato in Ucraina quasi 10 tonnellate di beni di prima necessità. L’impegno di Aief per i bambini ucraini continua anche con la messa in campo di progetti psicosociali di prima accoglienza, di insegnamento della lingua italiana e di sostegno all’inserimento scolastico”.

La Fondazione Aief è partita questo lunedì dal Sermig Arsenale della Pace che ha contribuito alla spedizione umanitaria con 3 tonnellate di beni di prima necessità. Con il suo bus da 74 posti, organizzato grazie alle donazioni di Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus, Banca Patrimoni Sella & C, Fondazione Mario e Anna Magnetto e Pier Luigi Loro Piana. Aief è giunta a Medyka nella giornata di martedì 29 marzo. Qui i volontari Aief hanno caricato tutti i beni donati sul bus utilizzato dai bambini per arrivare al punto di ritrovo, al fine di far giungere direttamente e in tempi brevi aiuti ai piccoli rimasti a Leopoli.L’accoglienza dei piccoli profughi in struttura di accoglienza a Torino è coordinata da Aief con la Protezione Civile della Regione Piemonte. Oltre al presidente Tommaso Varaldo, Aief ringrazia i preziosi e valorosi volontari per la partecipazione a questa spedizione umanitaria e il grande impegno impiegato: Vittorio Arrigotti, Martina Benetto, Angela Hrabovetska e Olga Ilchenko.

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