Una svolta nelle relazioni diplomatiche tra i due paesi, dopo la crisi scaturita l'anno scorso dall'ospitalità prestata da Madrid al capo dei separatisti del Polisario

 Svolta nella posizione della Spagna sulla questione del Sahara Occidentale. In una lettera indirizzata dal Governo di Madrid al Re del Marocco Mohammed VI, il Premier spagnolo Pedro Sánchez precisa che la Spagna “riconosce l’importanza della questione del Sahara per il Marocco”, e a questo proposito “la Spagna considera l’iniziativa marocchina di autonomia presentata nel 2007 come la base più seria, realistica e credibile per la risoluzione di questa controversia”.

 Nel suo messaggio, il capo del governo iberico ha elogiato “gli sforzi seri e credibili del Marocco nel quadro delle Nazioni Unite per cercare una soluzione mutuamente accettabile”. Questa presa di posizione rappresenta una svolta nelle recenti relazioni diplomatiche tra Spagna e Marocco, dopo la crisi scoppiata in occasione dell’ospitalità prestata  l’anno scorso al capo dei separatisti delle milizie del Polisario sotto falsa identità diplomatica algerina. Un atto che fu considerato dal Marocco non conforme allo spirito di fiducia e di partenariato tra i due paesi, e che aveva costretto il Marocco a richiamare in patria la sua Ambasciatrice a Madrid.

 Nel 2020 gli Stati Uniti avevano riconosciuto l’integrità territoriale del Marocco e la sovranità sul Sahara occidentale e ribadito la loro posizione anche nel 2021 con la nuova amministrazione guidata da Biden. Per gli Stati Uniti la proposta di autonomia del Marocco rappresenta l’unica base per una soluzione giusta e duratura alla controversia sul territorio del Sahara occidentale. Solo negli ultimi due anni più di 25 paesi da tutto il mondo hanno aperto le loro rappresentanze consolare in questa regione marocchina riconoscendo la sua sovranità e l’integrità territoriale del Marocco. Sulla stessa scia anche tanti altri paesi europei che hanno manifestato il loro sostegno all’autonomia presentata dal Marocco, l’ultimo in ordine di arrivo la Germania pochi mesi fa.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata