La crisi umanitaria generata dall'invasione russa rischia di essere la peggiore in Europa dal secondo conflitto mondiale

La crisi umanitaria generata dall’invasione russa e dalla  guerra in Ucraina rischia di essere la peggiore in Europa dal secondo conflitto mondiale. Secondo i dati diffusi oggi dalle Nazioni Unite hanno superato i 2 milioni e mezzo i profughi generati dalla guerra in Ucraina. 200 mila in più di ieri.

 Dal 24 febbraio 1.52 milioni di persone sono arrivate solo in Polonia dall’Ucraina. Il 90% sono donne con figli. 360 mila i rifugiati giunti in Romania e poi ci sono Ungheria e Slovacchia. 

 Nella dichiarazione del Consiglio europeo informale di Versailles sull’aggressione militare russa contro l’Ucraina i capi di stato e di governo comunitari si impegnano a offrire “Protezione temporanea a tutti i profughi di guerra provenienti dall’Ucraina. Lodiamo i paesi europei, in particolare ai confini con l’Ucraina – si legge nel documento – per aver mostrato un’immensa solidarietà nell’ospitare i profughi di guerra ucraini. L’Ue e i suoi Stati membri continueranno a mostrare solidarietà e fornire sostegno umanitario, medico e finanziario a tutti i rifugiati e ai paesi che li ospitano”. L’impegno finanziario:  “Chiediamo che i fondi siano resi disponibili senza indugio attraverso una rapida adozione della proposta sull’Azione di coesione per i rifugiati in Europa (Care) e attraverso ReactEu – aggiungono i leader -. Chiediamo alla Russia di rispettare pienamente i suoi obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale. Deve garantire un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli alle vittime e agli sfollati interni in Ucraina e consentire un passaggio sicuro ai civili che vogliono andarsene”.

 

 

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