Lo dice ha detto il leader della Cgil alla manifestazione per la pace in Ucraina in corso a Roma

(LaPresse) “Nel condannare Putin e le scelte che sta facendo, non si può non affrontare i problemi di tutti i popoli, compresi quell del popolo russo e del popolo ucraino. Il punto è che non è accettabile che la guerra torni a essere lo strumento che regola i rapporti tra gli Stati e le persone. Questa cosa viene prima di ogni ragionamento”. Lo dice ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, alla manifestazione per la pace in Ucraina in corso a Roma, in piazza Santi Apostoli. “In questa fase lo strumento delle sanzioni è sicuramente da mettere in campo. Necessario il ritiro delle truppe e riaprire i negoziati per ridare centralità all’Europa”, ha aggiunto il segretario.

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