Obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra al 45,5% entro il 2030
Il Marocco ha presentato il suo nuovo contributo a livello nazionale (CDN) al segretariato esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), con un nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra al 45,5% entro il 2030, di cui il 18,3% incondizionato e raggiunto senza il sostegno della cooperazione internazionale, ha affermato ieri il ministero dell’Energia, delle Miniere e dell’Ambiente. Con questo aggiornamento il Marocco conferma così il suo impegno per raggiungere gli obiettivi dell’accordo sul clima di Parigi. Il Regno nordafricano si era impegnato, poco prima dell’organizzazione della 22esima Conferenza delle Parti sul clima (COP22) a Marrakech nel 2016, a ridurre le proprie emissioni di gas serra del 42% entro il 2030.
Il piano si basa su un portafoglio di 61 progetti di mitigazione, 27 dei quali condizionati dal supporto internazionale, precisa la stessa fonte, rilevando che questi coprono sette settori: energia (produzione di energia elettrica), industria, (compresi fosfati e produzione di cemento come due nuovi sottosettori), edilizia abitativa e costruzioni, trasporti, rifiuti, agricoltura, gestione del territorio e silvicoltura. Il costo totale di questo portafoglio di progetti è stimato a 38,8 miliardi di dollari, di cui 21,5 miliardi di dollari per i progetti condizionati.
Include inoltre obiettivi strategici di adattamento per i settori dell’acqua, agricoltura, pesca e piscicoltura, silvicoltura, pianificazione dell’uso del suolo, gestione urbana e salute, nonché ecosistemi fragili (costieri, montuosi e oasi), e il costo totale di misure di adattamento per le quali è stato stimato in circa 40 miliardi di dollari, rileva il ministero.
Il nuovo NDC ha subito ricevuto apprezzamenti dal Segretario Esecutivo dell’UNFCCC, Ms. Patricia Espinosa, e dal Presidente della COP26 (Regno Unito) Mr. Alok Sharma, che hanno elogiato gli sforzi del Paese nella riduzione delle emissioni di gas serra e nel rafforzamento della resilienza dei settori più vulnerabili, conclude la dichiarazione.
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