Il leader bielorusso ha firmato una nuova legge che consente al ministero dell'Informazione di ordinare la chiusura di un organo di stampa

Il leader autoritario della Bielorussia Alexander Lukashenko ha firmato una legge che limita drasticamente le attività dei media e consente la loro chiusura senza un’udienza in tribunale. La mossa di Lukashenko è arrivata il giorno dopo l’arresto di un importante giornalista dell’opposizione il cui volo commerciale è stato dirottato con la forza in Bielorussia a causa di una presunta minaccia di bomba. L’arresto e la deviazione dei voli sono stati condannati dai Paesi occidentali e hanno attirato nuova attenzione sulla repressione della Bielorussia nei confronti dei media da quando sono scoppiate le proteste diffuse contro Lukashenko lo scorso anno.

La nuova legge di Lukashenko

In base alla nuova legge, ai mezzi di informazione è vietato fare resoconti in diretta su raduni di massa non autorizzati. Consente inoltre al ministero dell’Informazione di ordinare la chiusura di un media; in precedenza le chiusure dei media richiedevano una decisione del tribunale. Altre restrizioni includono il divieto di pubblicazione dei risultati di sondaggi d’opinione non autorizzati dal governo.

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