Il 4 agosto scorso saltava in aria un deposito di sostanze chimiche: furono 211 i morti nella capitale libanese
(LaPresse) Sono passati sei mesi dal giorno in cui Beirut fu sconvolta da una potentissima esplosione che provocò 211 morti e migliaia di feriti e sfollati. Ancora oggi i danni nell’area del porto, dove saltò in area un enorme deposito di nitrato di ammonio, sono evidenti: tantissimi palazzi sono ancora ridotti in macerie e moltissimi sopravvissuti stanno ancora lottando per poter riprendere le proprie attività nella zona distrutta dalla deflagrazione. Anche il Libano è alle prese inoltre con la pandemia e le autorità hanno imposto il lockdown che sta andando avanti da quasi un mese. Il disastro del 4 agosto 2020 fu causto da un incendio scoppiato all’interno di un magazzino dove da sei anni erano stoccate sostanze chimiche molto pericolose.
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