L'attivista si sarebbe rifiutata di lasciare il Paese

La Bielorussia ha confermato l'arresto della dissidente Maria Kolesnikova al confine con l'Ucraina. La polizia di frontiera di Minsk ha diffuso le immagini delle telecamere di sicurezza che mostrerebbero l'auto dell'oppositrice del presidente Lukashenko "mentre cercava di uscire illegalmente dal Paese". Sull'arresto però ci sono versioni discordanti. Secondo una prima ricostruzione l'attivista era scomparsa dopo un blitz nel centro della capitale bielorussa, e poi scortata al confine, dove le sarebbe stato intimato di lasciare il Paese. Koleshnikova si sarebbe però rifiutata strappando deliberatamente il suo passaporto. Secondo la versione fornita dalle autorità bielorusse Maria Kolesnikova era bordo dell'auto con gli altri due dissidenti, Anton Rodnenkov e Ivan Kravtsov riusciti a espatriare in Ucraina, ma sarebbe stata spinta fuori dal veicolo e poi arrestata dalla polizia di frontiera.

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