Il tycoon: "Non voglio la guerra, sarebbe annientamento". E Teheran avverte. "Al minimo attacco le reazioni saranno devastanti per gli interessi americani nell'area"
Resta alta la tensione tra Iran e Stati Uniti. Dopo che il presidente Usa, Donald Trump, ha riferito di avere annullato all'ultimo momento dei raid contro tre siti in Iran a seguito dell'abbattimento di un drone Usa da parte di Teheran, l'esercito iraniano ha avvertito gli Stati Uniti che il minimo attacco al suo territorio avrebbe "conseguenze devastanti per gli interessi degli Stati Uniti nella regione".
"Se il nemico, specialmente l'America e i suoi alleati nella regione, fa l'errore militare di sparare sulla polveriera in cui si trovano gli interessi americani, la regione andrà a fuoco", ha detto il generale di brigata Abolfazl Shekarchi, portavoce dello Stato maggiore delle forze armate iraniane. "E gli interessi dell'America e dei suoi alleati saranno consumati dal fuoco".
In un'intervista al programma 'Meet the press' su Nbc Trump afferma che non vuole la guerra con l'Iran, ma avverte che se invece scoppiasse ci sarebbe una "distruzione come non l'avete mai vista". Il tycoon ha assicurato che gli aerei Usa non erano ancora decollati quando ha preso la sua decisione di bloccare tutto: "Ma sarebbero stati in aria rapidamente e le cose sarebbero arrivate a un punto in cui non avremmo più potuto fare marcia indietro".
La tensione è altissima a seguito dell'abbattimento di un drone Usa da parte dell'Iran nella zona dello Stretto di Hormuz: Teheran sostiene che il drone sia stato abbattuto in territorio iraniano, mentre Washington sostiene che il velivolo si trovasse nello spazio aereo internazionale.
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