Terminata l'operazione delle forze di sicurezza dopo un assedio durato quasi 20 ore. Liberati gli ostaggi
Sono 21 le persone morte nell'attacco a un complesso alberghiero di lusso a Nairobi, in Kenya. Tra le vittime ci sono anche un cittadino britannico e un americano sopravvissuto all'attentato dell'11 settembre 2001. Dopo un assedio di quasi 20 ore "tutti i terroristi sono stati eliminati", ha dichiarato il presidente keniota Uhuru Kenyatta, confermando che "l'operazione delle forze di sicurezza a Dusit è finita" e 700 civili sono stati salvati evacuandoli dall'edificio.
L'attacco è stato rivendicato dagli islamisti di Al-Shabaab martedì pomeriggio, che ora aggiungono la motivazione dietro il gesto. L'attacco sarebbe stato realizzato in risposta alla decisione del presidente Usa Donald Trump di dichiarare Gerusalemme capitale di Israele. Gli Shabaab, nella prima dichiarazione ufficiale sull'attacco all'hotel DusitD2 a Nairobi, intitolata 'Gerusalemme non apparterrà mai agli ebrei', spiegano che l'operazione di Nairobi segue la direttiva del leader di al-Qaeda Ayman al-Zawahiri in cui si chiedeva di prendere di mira "interessi occidentali e sionisti" e in risposta all'annuncio di Donald Trump su Gerusalemme capitale di Israele.
Almeno un attentatore si è fatto esplodere nell'albergo mentre alcuni uomini armati hanno sparato contro le forze di sicurezza prima di rintanarsi nei locali del complesso.
Un gruppo di ostaggi è stato liberato dopo 12 ore, intorno alle 3.30 del mattino, ha dichiarato un giornalista dell'AFP presente sul posto. Esplosioni e spari sono stati uditi poco prima dell'alba.
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