Gli stilisti accusati di razzismo per alcuni spot pubblicitari e costretti ad annullare la sfilata. Nel videomessaggio: "Amiamo il vostro Paese. Faremo tesoro di questa esperienza e proveremo a fare di meglio". Ma forse è tardi

Le scuse fredde, con un anonimo comunicato stampa, non sono state sufficienti. E così Domenico Dolce e Stefano Gabbana provano a porre rimedio al 'pasticciaccio brutto' cinese mettendoci la faccia. Perché, si sa, le scuse, per essere credibili, si fanno di persona, e non via posta.

I due, dietro una scrivania, maglione scuro girocollo d'ordinanza e tappezzeria rosso scuro damascata alle spalle, facce contrite e espressioni serie, tentano di recuperare una situazione che precipita di ora in ora. Un video di un minuto e mezzo in cui parlano in italiano, ma con sottotitoli in inglese e mandarino, in cui giustificano la caduta di stile, presa così male dai cinesi da costringerli ad annullare la sfilata e da eliminarli dalle piattaforme di e-commerce.

"In questi giorni – inizia Domenico Dolce – abbiamo ripensato moltissimo, con grande dispiacere, a tutto quello che ci è successo e che abbiamo causato nel vostro Paese e ci scusiamo tantissimo. Le nostre famiglie ci hanno sempre insegnato a rispettare le varie culture di tutto il mondo, e per questo vogliamo chiedervi scusa se abbiamo commesso degli errori nell'interpretare la vostra". Gli fa eco Gabbana, volto segnato dalla vicenda, precisando di prendere "molto seriamente le scuse e questo messaggio".

Ma non c'è scusa senza redenzione, e, siccome sbagliando si impara, i due stilisti aggiungono che faranno "tesoro" di quanto successo e che "di certo non succederà mai più. Anzi, proveremo a fare di meglio. Rispetteremo la cultura cinese in tutto e per tutto".

L'excusatio, però, forse è tardiva, o magari le clip con la modella che mangia pizza e pasta con le bacchette e i messaggi razzisti postati dal profilo social di Gabbana (secondo la casa di moda hackerato) sono davvero imperdonabili. Il commento che ricorre più spesso sotto il video è "Too late". Troppo tardi. Ma il mondo delle passerelle è volubile e Dolce e Gabbana possono sperare che, al prossimo cambio di moda, anche questa brutta macchia sul curriculum venga spazzata via insieme ai capi della stagione autunno/inverno. 

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