Anucha Tasako aveva 13 anni: è deceduto per una emorragia cerebrale dopo aver ricevuto numerosi colpi alla testa durante un incontro. Lui e l'avversario non indossavano il casco
Morire a 13 anni di Thai Boxe. È successo vicino Bangkok, dove Anucha Tasako è morto per un'emorragia cerebrale dopo avere ricevuto numerosi colpi alla testa durante un match di Muay Thai disputato per beneficenza il 10 novembre. Il ragazzino, che usava lo pseudonimo Phetmongkol Sor Wilaithong, combatteva dall'età di 8 anni e aveva alle spalle oltre 150 match. Nessuno dei due contendenti indossava un casco.
"Provo rammarico" per questo dramma, ha commentato sulla sua pagina Facebook il suo avversario, Nitikron Sonde. "Ma devo fare tutto il possibile per guadagnare e avere abbastanza soldi da pagarmi gli studi", ha aggiunto. E dall'altra parte lo zio della vittima, Aphichati Wannaphakdi, ai funerali ha detto ad Afp di non essere arrabbiato con l'arbitro né con l'altro ragazzo". "Nello sport succede", ha detto.
La pratica di questo sport molto violento è ritenuta dai professionisti pericolosa per i bambini, che sottolineano soprattutto i rischi di lesioni cerebrali. Il tutto è avvenuto mentre in Thailandia è al vaglio un progetto di legge che miri a vietare i combattimenti per i bambini di meno di 12 anni. Il numero due della giunta thailandese, Prawit Wongsuwan, ha incaricato il titolare dello Sport di "studiare la fattibilità" del divieto, ha annunciato mercoledì un portavoce del ministero della Difesa. Ma a questa ipotesi si oppongono diverse personalità della Thai Boxe, stimando che è contraria alla tradizione e avrebbe un effetto finanziario sulle famiglie dei giovani pugili, spesso molto povere.
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