Il candidato governatore del Gop nonché ministro Brian Kemp ha annunciato un'indagine per un presunto attacco hacker sui Dem che, invece, lo accusano di scorrettezza. Negli ultimi giorni gli elettori dello Stato hanno ricevuto chiamate automatiche dai contenuti razzisti contro la rivale afroamericana, Stacey Abrams
Ultimi frenetici momenti di campagna elettorale in vista del voto di Midterm negli Usa, considerato un referendum sulle divisive politiche dei primi due anni di presidenza Trump. Il capo di Stato repubblicano continua il suo febbrile tour di comizi, il predecessore democratico Barack Obama si riserva un ultimo appello a Chicago, mentre entrambi guardano all'affluenza come a un fattore chiave. La pressione politica è alle stelle, come di rado nelle elezioni di metà mandato, e l'early voting in alcuni Stati registra inusuali picchi d'adesione. Alla disputa elettorale si aggiunge poi l'ultima polemica, scoppiata in Georgia: il candidato governatore del Gop nonché ministro Brian Kemp ha annunciato un'indagine sui Dem per un presunto attacco hacker. I Dem lo accusano di scorrettezza, mentre negli ultimi giorni gli elettori dello Stato hanno ricevuto chiamate automatiche dai contenuti razzisti contro la rivale afroamericana, Stacey Abrams.
I sondaggi continuano a pronosticare che i democratici riprendano il controllo della Camera, ma poco è prevedibile in questo Midterm dell'era Trump. Tra le maggiori incognite c'è l'impatto del magnate su entrambi gli schieramenti. Il partito di un presidente al primo mandato tende in genere a perdere seggi al Congresso, nel suo primo metà mandato. Ma un'economia in salute tende al contrario a favorirlo, e l'economia americana è cresciuta. Un nuovo sondaggio Washington Post-ABC News ha previsto che i Dem mantengano un vantaggio alla Camera, ma che il Gop potrebbero rafforzarsi grazie all'economia e agli allarmi e relative promesse di Trump sulla sicurezza dei confini. Gli elettori registrati, secondo il sondaggio, preferiscono i candidati Dem rispetto a quelli del Gop, 50% contro 43%, ma il dato è in calo dai 14 punti di vantaggio di agosto. Secondo un sondaggio Cnn Poll, invece, i Dem si attestano al 55%, mentre il Gop si ferma al 42%.
Un altro fattore in gioco: il voto arriva poco dopo che un uomo che odiava immigrati ed ebrei ha ucciso 11 persone in una sinagoga di Pittsburgh e che un fanatico sostenitore di Trump ha mandato bombe a noti suoi oppositori, tra cui Obama. I critici del presidente hanno accusato lui di aver avvelenato il clima, facendo sentire legittimati gli assalitori.
I repubblicani, invece, si concentrano sull'economia. Ronna McDaniel, presidente del comitato nazionale del Gop, ha dichiarato ad Abc: "Stanno facendo più soldi, stanno tornando più posti di lavoro, questo è un ottimo argomento conclusivo". Sembra però non pensarla così Trump, che continua a usare retorica xenofoba nei comizi, parlando di quella che lui definisce "l'invasione" di "pericolosi" migranti centramericani. Dall'altra parte, i democratici insistono sul fatto che solo loro proteggeranno le conquiste della sanità risalenti ai mandati di Obama, che Trump ha usato mezzi disumani contro i migranti, e che gli argomenti divisivi e le parole d'odio devono finire. Chris Van Hollen, presidente del comitato per la campagna democratica al Senato, sottolineando l'importanza del mantenimento delle conquiste in fatto di sanità si è mostrato cauto sull'esito del voto alla sua camera: "I democratici al Senato affrontano il più difficile scenario politico da 60 anni".
Nel frattempo, in Georgia sale la tensione nella sfida per chi diventerà governatrice o governatore. Secondo i sondaggi, è testa a testa fra Brian Kemp e Stacey Abrams, che potrebbe diventare la prima afroamericana al governo di uno Stato americano. L'ufficio di Kemp ha parlato di "un fallito tentativo di hackerare il sistema di registrazione di voto statale", che ha portato all'apertura di un'indagine che coinvolge i Dem. Nello Stato era già accesa una disputa sull'accesso al voto: i democratici hanno accusato Kemp di sfruttare il proprio ruolo pubblico per ostacolare il voto delle minoranze probabilmente favorevoli alla sfidante. Sono 53mila le registrazioni rimaste sospese, il 70% di afroamericani, a causa dei requisiti imposti a livello statale, secondo il Southern Poverty Law Center. I giudici federali sono intervenuti perché le procedure siano cambiate, ma Abrams teme comunque che gli elettori coinvolti rinuncino a votare.
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