Il presidente americano potrebbe scavalcare il Congresso e agire per fermare le circa 7mila persone dal Centramerica che devono ancora percorrere circa 3mila chilometri per arrivare al confine

Il presidente americano Donald Trump potrebbe scavalcare il Congresso e agire per decreto per fermare la carovana di migranti dal Centramerica. Il repubblicano già nella campagna elettorale per le presidenziali usò il tema dell'immigrazione come perno e strumento per attirare consensi e voti. Lo stesso sta facendo ora, in vista delle elezioni di metà mandato del 6 novembre, attaccando il viaggio di migliaia di persone partite dall'Honduras verso la frontiera con gli Usa.

Mentre l'argomento è però passato in secondo piano a causa dell'ondata di pacchi bomba spediti a personalità anti-Trump, i migranti proseguono il viaggio. Devono ancora percorrere circa 3mila chilometri per arrivare al confine, e potrebbero impiegare almeno un mese e mezzo. Secondo diverse stime, la carovana è composta da un numero compreso fra 4.500 e 7.200 persone, tra cui intere famiglie. Il presidente ha evocato la possibilità di agire per decreto sull'immigrazione, se i democratici rifiuteranno di appoggiare le sue decisioni. "Gli Usa spendono miliardi di dollari ogni anno sull'immigrazione illegale. Questo non succederà più. I democratici devono darci le vie per far passare leggi forti, ma giuste. Se non lo faranno, saremo obbligati a usare le maniere forti", ha scritto su Twitter.

Vari media americani ipotizzano che l'inquilino della Casa Bianca pensi di scavalcare il Congresso per togliere la possibilità ai migranti provenienti dall'America centrale di entrare negli Usa per chiedere asilo politico. Un passo che sarebbe probabilmente subito contestato davanti alla giustizia. Si potrebbe così ripetere quanto già accaduto con il controverso decreto sull'immigrazione con cui Trump voleva impedire l'ingresso negli Usa ai cittadini dei Paesi a maggioranza musulmana. Quella misura fu accolta da vaste polemiche e da una lunga battaglia legale.

Nel frattempo, la carovana di migranti avanza lentamente in Messico, composta in maggioranza da persone in fuga dall'instabilità e dalla violenza che dominano l'Honduras. Mentre alcune organizzazioni umanitarie e di soccorso stanno fornendo loro aiuto, tra cui la Croce Rossa che li cura spesso per disidratazione e sfiancamento, sul viaggio incombe il pericolo di estorsioni e sequestri, di cui i migranti sono spesso vittime in Messico. Sebbene Trump abbia promesso di non intendere far entrare i profughi nel Paese, gli Usa sono obbligati per legge a valutare i casi dei richiedenti asilo. La maggior parte delle persone in viaggio intende seguire questa via, mentre solo una minima parte pensa di tentare l'ingresso illegale negli Stati Uniti.

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