Il nuovo telescopio pronto a scovare nuovi mondi, anche potenzialmente capaci di ospitare vita

La Nasa ha lanciato con successo il suo nuovo telescopio spaziale Transiting Exoplanet Survey Satellite (Tess), del valore di 337 milioni di dollari e destinato a cercare pianeti di dimensione simile alla Terra e potenzialmente capaci di ospitare vita. Il satellite, grande come una lavatrice, è stato lanciato alle 18.51 da Cape Canaveral, in Florida (0.51 in Italia). "Tre, due, uno, decollo!", ha dichiarato il commentatore dell'agenzia spaziale americana al momento del lancio con il Falcon 9 della società Usa SpaceX. Il satellite impiegherà due mesi per raggiungere la sua orbita finale e restituirà i primi dati a luglio. "Siamo entusiasti di vedere Tess sulla via per aiutarci a scoprire mondi che non abbiamo ancora immaginato, mondi che potrebbero essere abitati o ospitare la vita", ha commentato Thomas Zurbuchen, uno dei responsabili alla Nasa.

SpaceX lunedì aveva rinunciato al lancio, due ore prima dell'ora prevista del decollo, per verificare i sistemi di navigazione. L'obiettivo della missione è analizzare le stelle più vicine alla Terra e quelle più brillanti, per cercare esopianeti nella loro orbita. Secondo la Nasa, Tess potrebbe scoprirne 20mila, di cui una cinquantina della dimensione della Terra e circa 500 due volte più grandi del nostro pianeta. I pianeti saranno poi studiati da telescopi terrestri e spaziali, che cerceranno segni di abitabilità come terreno roccioso, grandezza simile a quella della Terra e distanza dal sole che renda possibile una temperatura compatibile con l'esistenza dell'acqua liquida.

Il 'predecessore' di Tess, il telescopio spaziale Kepler lanciato nel 2009 dalla Nasa, aveva permesso la scoperta di 2.300 esoplaneti confermati da altri telescopi. L'agenzia spaziale prevede poi il lancio di un altro dispositivo nello spazio nel maggio 2020: si tratta di James Webb, successore di Hubble e più potente telescopio mai costruito, con una sensibilità 100 volte superiore a quella di Hubble, lanciato nel 1990 e che aveva rivoluzionato l'astronomia. James Webb potrà studiare l'atmosfera degli esoplaneti e "sondare le strutture misteriose e le origini del nostro universo", ha promesso della Nasa.

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