Il giorno dopo l'audizione del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, al Senato degli Stati Uniti, Cambridge Analytica si difende dalle accuse in merito allo scandalo dei dati che sarebbero stati rubati a 87 milioni di utenti del social network. "Non abbiamo hackerato Facebook né infranto le leggi, e non abbiamo influenzato il referendum sulla Brexit", ha fatto sapere l'azienda britannica, spiegando di aver ricevuto i dati in licenza dalla società di ricerca General Science Research che li avrebbe ottenuti "legalmente tramite uno strumento fornito da Facebook".

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